L’Oltreserchio ha le sue fognature: completati i lavori del tubone
Domani (5 marzo) gli amministratori del Comune e Geal illustreranno l’opera agli abitanti di Nozzano
Una firma su un pezzo di tubo segna la svolta: la fognatura è arrivata in Oltreserchio. Dopo decenni di attese e tempi burocratici da rispettare, a poco più di due anni dall’avvio del cantiere Geal tra Nozzano e Pontetetto, oggi si sono conclusi i lavori al cosiddetto ‘tubone’. 9,5 chilometri di condotte in pressione, cinque stazioni di sollevamento, 8,7 milioni di euro di investimento e un bacino potenziale di 9 mila utenti da servire.

Questi i numeri tra passato e futuro che consentiranno, nel brevissimo periodo a circa 400 utenti tra Nozzano Castello, Nozzano San Pietro e Gattaiola di allacciarsi alla rete fognaria, approfittando sia della messa in funzione dei collegamenti già realizzati tra il 2006 e il 2009, sia di una nuova estensione di rete avviata da Geal nel 2021 in via di Ponte Salissimo. Un’opera realizzata grazie a un risparmio di 300 mila euro dal costo complessivo dell’infrastruttura alla quale ne seguiranno altre nel medio-lungo periodo per raggiungere poi verosimilmente l’intero bacino dei quasi 10 mila utenti potenziali. Un traguardo che domani (5 marzo) gli amministratori del Comune e Geal illustreranno agli abitanti di Nozzano con l’inaugurazione ufficiale che si terrà nella sala adiacente al campo sportivo, a cui parteciperà anche la Filarmonica Puccini.
“È un traguardo storico per il territorio lucchese – ha esordito il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini durante la presentazione dell’opera di questa mattina (4 marzo) alla Casa del Boia -. Dopo decenni di attesa la possibilità di dotare di fognature le zone dell’Oltreserchio è realtà e già nei prossimi giorni la rete esistente a Nozzano potrà collegarsi al depuratore di Pontetetto. Una conquista importante per il territorio per la quale voglio ringraziare Geal per il grande impegno profuso per realizzare un’opera senza precedenti per Lucca. E voglio esprimere gratitudine anche per i cittadini di Nozzano che hanno aspettato anni questo momento”.
Un lungo iter progettuale, protrattosi dal 2014 al 2019, ha portato nel novembre di quest’ultimo anno all’avvio dei lavori, messo per scritto su un simbolico pezzo di ‘tubone’. Lavori che hanno dovuto fare i conti con diversi sotto-attraversamenti della linea ferroviaria e autostradale oltre a quello del fiume Serchio e che si sono perfino imbattuti nel ritrovamento di una bottega artigianale di epoca romana con conseguente intervento della soprintendenza per la supervisione del cantiere che avrebbe dovuto realizzare una stazione di sollevamento, spostata di qualche metro per mantenere accessibili gli scavi.
“Quattro delle cinque stazioni di sollevamento sono state realizzate ex novo ma il passaggio più difficile è stato lo staffaggio ai piloni del viadotto autostradale – è entrato nel dettaglio l’amministratore delegato Geal Salvatore Pipus -. Proprio a causa di questo attraversamento e delle necessarie autorizzazioni da parte del ministero delle infrastrutture e di Autostrade per l’Italia (circa un anno di attesa) si è creato un ritardo di alcuni mesi nella conclusione dell’opera rispetto ai tempi preventivati, che hanno dovuto sfidare anche gli effetti della pandemia. Ma nonostante questo la sicurezza sul lavoro è sempre stata garantita, studiando minuziosamente interventi che in parte sono stati effettuati anche su piattaforme elevatrici”.
“Nonostante la pandemia, l’impegno di Geal e del Comune – ha commentato l’assessore ai lavori pubblici Francesco Raspini – è stato fortissimo e adesso possiamo dire che finalmente abbiamo risolto una questione, quella della possibilità di dotare l’Oltreserchio di fognature, che nessuno nella storia amministrativa della città era riuscito a risolvere. Il Comune nel frattempo ha fatto la sua parte finanziando la quota residua degli impresi con l’accordo di programma del 2006 con quasi tre milioni di euro che stanno permettendo ulteriori investimenti sulla rete fognaria. Insieme a Geal continueremo a fare il possibile per garantire nuove estensioni e capitalizzare un intervento così importante”.
“Quest’opera, che io ho raccolto solo in divenire, ha un impatto positivo anche per la qualità dell’ambiente, specialmente in una zona esposta a contaminazioni come quella di Nozzano – ha detto l’assessora all’ambiente Valentina Simi -. Infrastrutture come questa, che molto spesso in Italia si fa fatica a portare a termine, sono fondamentali in ottica della transizione ecologica: mi auguro che il nostro lavoro possa essere un esempio anche per altri Comuni”.
“L’arrivo del collegamento fognario – ha concluso il presidente Geal Giulio Sensi – permetterà la messa in funzione dei 3,7 chilometri di rete realizzati fra il 2006 e il 2009 a Nozzano e potranno a breve allacciarsi 92 utenze per un totale di quasi 300 abitanti equivalenti. Più di 100 sono quelli di Gattaiola e Montuolo interessati dalla nuova opera. Il piano di estensione proseguirà, pur nelle limitate possibilità di investimento dei prossimi anni di Geal a causa del breve tempo residuo della concessione, con un primo intervento nei prossimi mesi in via dei Frasconi e la progettazione delle successive estensioni in zona. Fra queste quella che interesserà gli abitanti nei dintorni del Castello: stiamo studiando diverse soluzioni ed è un intervento molto complesso a causa della conformazione geologica e architettonica della zona. Voglio ringraziare tutti i lavoratori di Geal e gli amministratori delegati che si sono succeduti, Andrea De Caterini e Salvatore Pipus per il fortissimo impegno che hanno messo nel progettare e realizzare l’opera. Abbiamo fatto la nostra parte e siamo orgogliosi di questa opera”.