Studenti di nuovo in piazza per il clima e per la pace: al corteo anche il collettivo Gkn
Concentramento in piazzale Verdi e comizio finale in piazza Napoleone
Si è aperto con la bandiera della pace il corteo di Fridays for future che questa mattina (25 marzo) ha visto scendere di nuovo in piazza gli studenti lucchesi a manifestare per un futuro diverso da quello che si prospetta senza azioni di contrasto al cambiamento climatico.
Un corteo diverso da quello a cui i giovani ci hanno abituato da tre anni a questa parte, oggi costretto a fare i conti con un’altra crisi, strettamente legata all’ambiente: quella umanitaria ed economica che si è palesata dopo l’invasione russa dell’Ucraina. Gli striscioni e i cartelloni alzati in aria per chiedere ai governi interventi netti in favore delle energie rinnovabili e un futuro sostenibile si sono mischiati così ai colori della pace. Con loro i frame in cui le nuove generazioni si trovano a convivere, ma non per ad accettare così come sono: la scuola, il lavoro, le disuguaglianze, il conflitto.
Per questo accanto a loro, hanno partecipato alla manifestazione diverse sigle ambientaliste fra cui Earth Strike e Fridays for Future, l’Unione degli Studenti di Lucca ma anche la Cgil di Lucca con il segretario Rossano Rossi, Europa Verde e alcuni lavoratori della Gkn di Sesto Fiorentino, in mobilitazione permanente dopo l’annuncio del licenziamento collettivo e alla vigilia della mobilitazione nazionale indetta per domani (26 marzo) a Firenze.
Partito alle 9 da piazzale Verdi, il corteo ha poi percorso un tratto di mura per arrivare in piazza Napoleone dove si sono tenuti i comizi finali.









“Facciamo questo sciopero in un contesto di guerra alle porte dell’Europa – hanno detto i giovani di Fridays for future, rappresentati da Giorgio De Girolamo -. Senza entrare nel merito del conflitto, anche se non si può dividere il mondo in buoni e cattivi, è meritorio entrare negli effetti che questo scenario produce a livello di politica interna di un paese. Effetti che si producono su due piani per quanto riguarda la nostra lotta per il clima: sul piano energetico e sul piano del paradigma emergenziale dei governi anche se la prima è iniziata ben prima del conflitto. L’unica strada per abbassare il costo dell’energia è quella di attuare una politica seria di intervento per le energie rinnovabili”.
Poi l’invito, esteso, a prendere coscienza e lottare per un nuovo modello di sviluppo economico e ambientale che passi dalla salvaguardia del lavoro. Una “lotta di tutti” che ha spinto una delegazione di lavoratori della Gkn intervenire in piazza Napoleone, davanti agli studenti per raccontare la loro storia e quella del collettivo di fabbrica.
“Volentieri siamo venuti qua insieme a voi perché in qualche modo la nostra è una battaglia comune: abbiamo scelto un motto ‘Insorgiamo’, che proviene dalla resistenza partigiana fiorentina – hanno detto Michele di Paola e Iacopo Gallo -, Come i nostri compagni noi oggi dopo 20 anni di deregolamentazione del mondo del lavoro ci troviamo a dover alzare la testa, ad alzarci e a vincere. Invito quindi tutti voi a prendere parte domani a Firenze a questo grande corteo che convergerà tutte le diverse realtà nazionali. Perché noi la nostra battaglia non l’abbiamo mai voluta fare per evidenziare il nostro problema, ma il nostro obiettivo è sempre stato quello di uscire dai cancelli di quella fabbrica e chiedere a tutte le altre realtà di convergere e insorgere”.