Cicloturismo, la Piana di Lucca sarà la nuova meta: al via il progetto per una filiera ‘bike friendly’
Avviato lo studio di fattibilità per sviluppare un sistema pubblico-privato di promozione del territorio grazie e attraverso gli appassionati della due ruote
La Piana di Lucca sempre più bikefriendly. È questo l’obiettivo del progetto presentato questa mattina (29 marzo) a palazzo Orsetti da due realtà – Bike hub e Pedalitaly – che insieme alle amministrazioni dei Comuni di Lucca, Capannori, Altopascio, Porcari, Montecarlo e Villa Basilica contribuiranno a fare del nostro ambito territoriale meta attrezzata per il cicloturismo.
Se con la bicipolitana, la Greenway e la ciclabile Puccini il numero dei tracciati per la due ruote è in continua crescita, più lento invece rimane lo sviluppo di servizi dedicati a chi preferisce un tipo di turismo sostenibile. Così è stato attivato lo studio di fattibilità – realizzato dal Comune di Lucca in collaborazione con la start-up Nexp srl – che consentirà prima di avere un quadro dei percorsi idonei per il cicloturista modello, poi di formare le imprese locali ad accoglierlo (ad esempio con bike parking nelle strutture ricettive o incrementando i punti di noleggio e riparazione) per arrivare nell’arco di due o tre anni ad allestire e promuovere un sistema pubblico-privato di ambito in grado di fare della Piana il terzo Bike hub d’Italia.
“Come previsto dal Pto Bike di Toscana Promozione Turistica con questo progetto vogliamo promuovere l’ambito turistico della Piana di Lucca – spiega l’assessore al turismo del Comune capofila Stefano Ragghianti -, non solo a livello culturale ma anche paesaggistico: in questo senso il cicloturismo può essere uno degli elementi di forza di un territorio come il nostro, fatto di monumenti storici cittadini ma anche di campagne e borghi. A maggior ragione in un periodo sì di ripartenza ma anche di incertezza, diversificare l’offerta è essenziale per la vitalità delle nostre imprese locali”. “Ad oggi i chilometri di ciclabile sul territorio sono oltre 48 ma vogliamo arrivare a 90 nei prossimi anni – aggiunge l’assessore alla mobilità Gabriele Bove – mantenendo una visione strategica interterritoriale. Il mondo della due ruote sta crescendo, così come la cultura della bicicletta. È questa che vogliamo sviluppare nei giovani, anche con progetti come il Bicibus: serve un cambio di paradigma a partire proprio dai ragazzi”.
“Il progetto che stiamo presentando oggi è un progetto di sistema – ha sottolineato Gabriele Mirra, co-founder e ceo Nexp srl Pedalitaly – che ha l’obiettivo di far sì che la Piana possa diventare una destinazione cicloturistica professionale, passando da un turismo di destinazione a un turismo di motivazione: dove il viaggiatore si reca in lucchesia non solo per la meta in sé ma perché sa che qui può fare delle cose. La pandemia ha dato una spinta incredibile al turismo outdoor e puntare sulla bike significa creare indotti in maniera orizzontale. Il ciclista arriva, mangia e dorme, attivando tutta la filiera in stagioni non per forza di punta, raggiunge i piccoli borghi e in media spende più di un turista sedentario, si stima ad esempio 940 euro a settimana rispetto agli 863. Ora con la crescita dell’e-bike e quindi della pedalata assistita riesce a intercettare un target più ampio, che ha bisogno però di servizi dedicati”.
“Dal 2015 il format Bike Hub affianca le pubbliche amministrazioni e le imprese dei territori creando destinazioni cicloturistiche che tengano conto della valorizzazione identitaria del territorio con una specifica formazione e preparazione di tutte le attività della filiera – aggiunge Silvia Livoni, founder del format -. Preparare un territorio a divenire una meta cicloturistica permette la creazione di nuovi posti di lavoro grazie alla generazione di un nuovo ecosistema locale, incrementando i flussi turistici in termini di presenze e generando ricadute positive sulle comunità che verranno sollecitate alla co-progettazione culturale per la promozione del territorio. Per questo creeremo dei percorsi permanenti e una volta intercettato il target formeremo le strutture ricettive ad accogliere il turista con servizi specifici per poi promuovere la nuova Piana di Lucca bikefriendly attraverso i nostri canali”.
“Siamo entusiasti – commenta l’assessore alle politiche turistico-culturali del Comune di Altopascio, Alessio Minicozzi – di questa progettualità che mette in rete territori, competenze, enti e realtà cosi diverse. Come amministrazione riteniamo di fondamentale
importanza potenziare al massimo i nuovi turismi che puntano alla lentezza, alla riscoperta di luoghi e paesaggi. Offrire ai visitatori, e ai cittadini, la possibilità di godersi il territorio in sella alla bici diventa un’opportunità per far conoscere le bellezze che ci circondano con un approccio sostenibile e rispettoso dell’ambiente. Sul territorio di Altopascio siamo già abituati a questo modo di viaggiare slow, grazie alla presenza di un ampio tratto della via Francigena: destinare ulteriori spazi ed energie al potenziamento dell’uso della bicicletta può rappresentare un volano capace di generare benefici a tutti i livelli, economici, sociali e culturali”.
“Il progetto che presentiamo stamani è di grande importanza perché coniuga la valorizzazione e lo sviluppo del turismo alla sostenibilità investendo sulle due ruote e il turismo lento – conclude l’assessora al turismo del Comune di Capannori, Lucia Micheli -. II cicloturismo che ritengo particolarmente adatto alle caratteristiche del nostro territorio in grado di offrire percorsi di grande bellezza tra pianura e colline, da qualche anno sta facendo registrare un vero e proprio boom e si configura quindi come un volano importante per attrarre nuovi turisti italiani e stranieri nella Piana di Lucca. Un progetto che arriva in un momento significativo, ovvero all’avvio della stagione turistica 2022 che si prospetta migliore di quelle precedenti, nei tempi giusti quindi per svolgere una promozione utile ed efficace”.