“Ferie rinviate a infermieri e oss”: la Cisl preannuncia una diffida nei confronti dell’Asl

30 marzo 2022 | 16:28
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“Ferie rinviate a infermieri e oss”: la Cisl preannuncia una diffida nei confronti dell’Asl

Il sindacato: “Abbiamo scoperto che l’azienda ha sospeso le ferie programmate al pronto soccorso, salute mentale e area medica”

“Rinviate le ferie programmate a infermieri, Oss e tecnici sanitari a causa della carenza di personale”. Così la Cisl Fp Toscana nord preannuncia che partirà con una diffida nei confronti dell’Azienda Usl Toscana nord ovest.

“La Asl sta ledendo gravemente i diritti di tutti i lavoratori e anche delle organizzazioni sindacali che li rappresentano – spiegano dal sindacato, che poi si rivolge ai lavoratori -. Troveremo il modo di fermare l’arrogante politica aziendale anche a costo di chiedere le dimissioni dei dirigenti responsabili”.

“Al momento – proseguono dal sindacato – abbiamo scoperto che l’azienda ha sospeso le ferie programmate al pronto soccorso, salute mentale e area medica. Ai sindacati non è stata data nessuna informativa, e ai lavoratori la lieta notizia è stata comunicata con un messaggio whatsApp inviato dal coordinatore. I lavoratori sgomenti ci hanno allertato su problematiche che riguardano diversi settori, e, fatte le dovute indagini, abbiamo portato alla luce anche un fitto sottobosco di situazioni, comportamenti e scelte di alcune figure professionali che sono un vero e proprio esempio negativo, che necessita di essere monitorato dai livelli gestionali superiori in modo da evitare il ripetersi di errori che la Cisl non può tollerare in quanto lesivi del rispetto della dignità umana”.

“Il personale Os già assegnato a settori del San Luca, è stato spostato dalla sera alla mattina alle cure intermedie Covid di Campo di Marte, con la massima leggerezza, senza nemmeno sottoporre il lavoratore alla prescritta visita da parte del medico competente – prosegue la Cisl Toscana nord -. Nel settore della salute mentale il personale è frequentemente chiamato per la sorveglianza del paziente psichiatrico a rischio suicidio, ricoverato in settori diversi dal Servizio Pdc, in questi casi viene attivata la pronta disponibilità, quale previsione contrattuale già contestata dalla Cisl in assenza del prescritto Piano annuale”.

“Chiederemo un’assemblea per approfondire le criticità del settore e contestualmente all’azienda l’immediata sospensione della Pd, attivata nel 2020 in modo provvisorio e sperimentale, dal dirigente Mirco Gregorini – vanno avanti -. Sul territorio, nel settore dell’Assistenza domiciliare le cose non vanno meglio, anzi. Il clima interno è completamente deteriorato il personale si è visto costretto ad attivare il percorso benessere organizzativo. Ultimamente è stata prevista una riorganizzazione del servizio di assistenza domiciliare sul territorio che vede impegnati gli infermieri di famiglia e prevede un aumento delle festività lavorate ed implementazione delle cure palliative. Il tutto senza il benché minimo coinvolgimento degli operatori interessati ed in assenza di un accenno/informativa alle organizzazioni sindacali. Non è corretto: tali omissioni limitano l’esercizio dell’attività sindacale e della partecipazione democratica”.

“Abbiamo accertato – spiegano ancora – che al personale del blocco parto che fa turni di 12 ore, è stato decurtato retroattivamente il minutaggio timbrato per cambio divisa e passaggio di consegne, senza una preventiva comunicazione né agli interessati né alle organizzazioni sindacali. Queste operazioni, che vanno a incidere sulle registrazioni degli orari, sono illegittime, per cui i minuti timbrati e lavorati, laddove siano stati incautamente cancellati, devono riapparire, ed essere conteggiati. Ad ogni modo, la nota dolente che riteniamo responsabile della gran parte dei problemi rappresentati, resta la carenza di personale che si aggrava ogni giorno di più, in buona sostanza i lavoratori di tutti i profili dei diversi settori ed ambiti, sono insufficienti a garantire i servizi. Questo è sicuramente un punto fermo dal quale far partire ogni ragionamento”.

“Ma la Asl, pur nella consapevolezza delle criticità dovute alla carenza di organico, ha deciso di non rinnovare gli Oss interinali già formati, in scadenza il 31 marzo e di gestire la necessità urgente di Oss per le cure intermedie, andando ad impoverire l’assistenza notturna nei setting dell’area medica e dell’area chirurgica del San Luca, a danno dell’utenza e dei lavoratori che si devono fare carico di un numero di pazienti che non rispetta gli standard – concludono -. Ma dove si vuole arrivare? Per la Cisl il dialogo è ancora aperto, ma la corda si sta per spezzare”.