Una studentessa dell’Ite Carrara è volata a New York come ‘ambasciatrice del futuro’

31 marzo 2022 | 12:20
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Una studentessa dell’Ite Carrara è volata a New York come ‘ambasciatrice del futuro’
Una studentessa dell’Ite Carrara è volata a New York come ‘ambasciatrice del futuro’
Una studentessa dell’Ite Carrara è volata a New York come ‘ambasciatrice del futuro’
Una studentessa dell’Ite Carrara è volata a New York come ‘ambasciatrice del futuro’
Una studentessa dell’Ite Carrara è volata a New York come ‘ambasciatrice del futuro’

La sedicenne Vittoria Bernacchi ha infatti partecipato alla ‘World students connection’

Una studentessa dell’Ite Carrara è volata alla National high school model united nations, tenutasi al New York Hilton Midtown di Manhattan. La conferenza Model Un è la più grande e prestigiosa al mondo per studenti delle scuole secondarie e rappresenta un’occasione unica di simulazione diplomatica del modello Onu per i cinquemila giovani, provenienti da cento Paesi, che ogni anno vi partecipano.

Vittoria Bernacchi è una sedicenne che frequenta la 3RA del Carrara. Non aveva mai viaggiato da sola, ma, tentata dalla prospettiva di un’esperienza singolare si è fatta coraggio e ha presentato la candidatura alla World students connection. Accolta fra i partecipanti italiani (trecentocinquanta in tutto) e munita di una borsa di studio, nei mesi di dicembre e gennaio si è preparata grazie a un corso protocollare di trentasei ore che le ha fornito gli strumenti culturali e operativi necessari per relazionarsi con giovani che, come lei, nei panni di ambasciatori e diplomatici, discuteranno, con le stesse modalità adottate dall’Onu, temi oggetto dell’agenda politica internazionale. Una volta a New York, dove ha soggiornato dal 14 al 23 marzo, anche a Vittoria è stato affidato un Paese da rappresentare diverso dal proprio (nel suo caso, l’Indonesia) che ha dovuto imparare a conoscere in modo approfondito per sostenerne il punto di vista.

Introdotta da una suggestiva cerimonia e dagli interventi di Douglas Emhoff, marito di Kamala Harris, vicepresidente degli Stati Uniti d’America, e di Christopher Talamo, direttore esecutivo di  Nhsnmun, la grande simulazione diplomatica Onu si è ormai conclusa, ma a Vittoria e ai suoi compagni resterà il ricordo di un’esperienza positiva che li ha indotti a comprendere le ragioni altrui, a confrontarsi in modo costruttivo sulla base di solide argomentazioni, ad ampliare, necessariamente, i propri orizzonti culturali e linguistici e a stringere amicizie.