Suolo pubblico, sospeso fino al 31 luglio il pagamento per bar e ristoranti lucchesi

Stesso provvedimento esteso fino al 30 settembre per gli ambulanti. Sarà possibile anche rateizzare la somma, ma non sono previste per ora nuove gratuità
Sarà sospeso fino al 31 luglio il pagamento del suolo pubblico delle concessioni in corso per quanto riguarda gli esercizi di somministrazione di bevande e alimenti come bar e ristoranti. Sospensione che sarà estesa invece fino al 30 settembre per gli ambulanti.
“Il provvedimento, che sarà assunto dalla giunta nei prossimi giorni, è il risultato di un confronto con le associazioni di categoria e servirà ad alleggerire gli impegni economici a carico degli esercenti e degli ambulanti in corrispondenza dell’avvio della stagione turistica – spiega l’amministrazione comunale -. La dilazione del pagamento consentirà di verificare l’andamento della stagione: gli eventuali interventi a favore degli operatori economici potranno infatti essere assunti in sede di assestamento di bilancio, previsto appunto nel mese di luglio, quando sarà possibile avere certezza delle disponibilità finanziare del Comune e degli eventuali sostegni da parte del governo”.
Oltre alla sospensione del pagamento per alcuni mesi, sarà possibile anche rateizzare la somma da pagare per tutte le concessioni, sia quelle stabili che quelle temporanee, che potranno così essere corrisposte in un massimo di dodici rate, a seconda dell’importo.
Mentre ancora si attende la posizione della Confcommercio, che a gran voce aveva chiesto la proroga della gratuità del suolo pubblico, la nota di Confesercenti è conciliante: “Un segnale che attendavamo dall’amministrazione comunale dopo le riunioni e relative sollecitazioni di queste settimane. Già spostare i pagamenti di qualche mese, consente agli imprenditori di pianificare meglio l’oramai imminente stagione turistica e quindi il suo avvio. Importante che il Comune abbia intanto compreso come anche gli ambulanti fossero nella stessa barca dei pubblici esercizi, tutte categorie alle prese con una lenta ripartenza sulla quale incidono i costi del caro bollette e delle tasse, compresa quella del suolo pubblico. Spostare il pagamento a fine luglio per bar e ristoranti consente comunque di iniziare la stagione senza il peso di un canone a fronte di incassi ancora da verificare. Stesso discorso per gli ambulanti con lo slittamento a settembre, considerando che nel loro bollettino si trova anche la tassa sui rifiuti”. Mesi che secondo Confesercenti Toscana Nord “dovranno servire a valutare la reale forza di questa ripartenza e predisporre misure di sostegno, secondo noi comunque ancora necessarie fino alla fine dell’anno. In questa direzione ribadiamo la richiesta di applicare uno sconto sul canone del suolo pubblico, magari calibrandolo in base alle zone, oppure di individuare bonus attraverso bandi mirati per ambulanti e pubblici esercizi”.