Tornano i turisti a Lucca: alberghi sold out per Pasqua
Resta sulla sfondo la preoccupazione per la guerra. Federalberghi: “Per attirare gli stranieri in modo stabile occorre puntare di più sui grandi eventi, come il Summer Festival”
Riparte la stagione e, complici le belle giornate primaverili, Lucca si riempie di turisti. Non è difficile incrociarli negli ore più calde, ai tavoli dei ristoranti o nelle piazze del centro storico a scattare foto ai monumenti. Una scena che fino a non molto tempo fa veniva considerata una normalità, ma che, complice la pandemia, si era trasformata in un evento raro e in questi due anni il flusso turistico si era notevolmente contratto.
Restrizioni, controlli anti Covid-19 e green pass, non sono un buon biglietto da vista per i viaggiatori provenienti dall’estero. Se a questi, si aggiunge la concorrenza di paesi che offrono prezzi bassi e nessuna restrizione, ce n’è abbastanza per essere preoccupati per la ripresa turistica. E invece il sole e l’atmosfera primaverile hanno spazzato via le ultime nubi dal cielo e oggi, gli operatori del settore guardano alla nuova stagione con rinnovata speranza.
“Finalmente ci siamo – dice Pietro Bonino, presidente di Federalberghi Lucca e titolare dell’hotel “Alla corte degli angeli” -, siamo pronti, grazie al tempo che sta migliorando, all’aeroporto di Pisa che ha riaperto un sacco di rotte e sta portando molti turisti in Toscana, diciamo che vedo una stagione molto positiva”.
La situazione internazionale è migliorata rispetto a questi due anni di pandemia, però all’orizzonte il cielo non è così limpido e sullo sfondo si staglia nitida l’insidia della guerra in Ucraina che rischia di contrarre la ripresa economica. I turisti russi erano linfa vitale per alcune mete Toscane, che adesso dovranno farne a meno, vale anche per i turisti che vengono a Lucca?
“Un po’ di paura per la guerra in Ucraina c’è – ammette Bonino -, però a seguito dello scoppio, non abbiamo registrato cancellazione alle prenotazioni. Lucca città, Capannori e la piana in generale sono meno influenzate dal turismo russo, che fino al 2020 si era maggiormente concentrato sul litorale della Versilia. Nelle zone interne di solito abbiamo un turista che proviene per la maggior parte dall’America, dall’Australia, nord Europa e tanti italiani. Quindi sinceramente credo che questa situazione a noi non rechi un danno eccessivo”.
Le previsioni per le feste di Pasqua sono più che rosee quindi?
“Siamo sold out, sold out da un po’, ci sono tantissimi italiani in questo periodo della stagione come da tradizione. Perché la stagione turistica per gli stranieri comincia un po’ dopo la metà di aprile. In concomitanza con le vacanze scolastiche di Pasqua è l’italiano che si muove di più, faranno il ponte e lunedì riprenderanno la strada di casa. Nello scenario che ci si prospetta, la concorrenza non viene più dalla città vicina ma è il paese vicino, perché la Spagna, la Slovenia e il nord Europa stanno facendo un sacco di pubblicità. Noi dobbiamo rispondere con l’ospitalità e la cortesia che sempre ci contraddistingue”.
Nonostante tutto, lo stop di questi due anni potrebbe aver cambiato la scelta delle mete del turista straniero, di conseguenza occorre affilare le unghie, se si vuole ritornare protagonisti di primo piano all’interno del settore turistico mondiale. In che modo Lucca può diventare meta turistica più apprezzata rispetto ad altre?
“La prima cosa è la parola Toscana, molto apprezzata dai clienti dell’estero, l’altra sono gli eventi – spiega Pietro Bonino -. Gli eventi sono il traino che ci pubblicizza in giro per il mondo, perché riescono a convogliare diversi generi di flussi di tantissime età e di tantissimi ceti sociali. In questo modo possiamo completare tutto l’organigramma del turismo, quelli che stanno poco e visitano velocemente la città, chi si ferma per visitarla più attentamente, chi si ferma per un evento e poi decide di tornare perché gli è piaciuta. Poi ci sono moltissimi gruppi che stanno ritornando nella nostra città. Per l’ospitalità, l’evento che influenza più il turismo è il Summer Festival, sopratutto per la sua durata. Hanno un battage pubblicitario mondiale e un periodo molto esteso di concerti e in quelle occasioni convogliano in città un flusso molto esteso di gente che è disposta a spendere. Tanti, si innamorano a tal punto che ci comprano anche casa”.
Oltre al settore alberghiero, sono molte le attività commerciali legate al settore turistico, tra quelle più peculiari troviamo il noleggio Chrono Bikes di corso Garibaldi, la cui attività è strettamente legata al flusso turistico proveniente dall’estero, tanto che le prime prenotazioni di biciclette da corsa sono iniziate già durante i mesi invernali.
“La nostra stagione è iniziata già durante l’inverno – dichiara il titolare, Paladino Meschi -. Abbiamo avuto le prime email di prenotazione riguardo a certi tipi di bici che diamo a noleggio. Offriamo dei servizi di noleggio per vari tipi di richieste, dalla bici da corsa fino alla trekking bike, quindi la richiesta è variegata. Nel noleggio è compresa la cartina di Lucca, con all’interno vari quarcode per scaricare sul cellulare gli itinerari preferiti”.
Il turismo di Chrono Biker è legato al mondo della bicicletta e sfrutta la passione che accomuna il proprietario dell’attività e il cliente, anche proveniente dall’estero.
“Noi non abbiamo un turismo di massa – spiega Meschi -, ma un turismo familiare di qualità che torna, torna quasi tutti gli anni e c’è addirittura chi torna più volte in una anno e si è affezionato anche ai locali del centro storico. Senza contare la passione per la bici, che contraddistingue me, mio figlio che lavora qui e i miei collaboratori e si trasmette ai clienti, sia lucchesi che stranieri, come un modo anche per esplorare il nostro territorio con le sue bellezze”.
La passione per la bicicletta diventa quindi un modo per diffondere il turismo e cultura del nostro territorio.