La questora saluta: “Lucca è stata una sfida: ora lascio un territorio più sicuro”
Alessandra Faranda Cordella: “Spero che chi arriverà possa portare avanti il convegno sulla cybersecurity e aprire di uno sportello provinciale per gli uomini maltrattanti”
“Lascio un territorio sicuro, che mi ha dato tanto e a cui spero di aver lasciato un po’ della mia energia”. È questo, in estrema sintesi, il bilancio tutto personale della questora Alessandra Faranda Cordella, che martedì (19 aprile) lascerà ufficialmente la guida della polizia lucchese per andare a Novara cedendo il posto a Dario Sallustio, che assumerà l’incarico a partire da mercoledì 30.
Un resoconto ‘breve ma intenso’ che parte nell’agosto del 2020, nel pieno della pandemia, che affronta un anno e otto mesi di malumori legati alla crisi economica e sociale, e che ancora fatica a scrivere la parola fine. Due i progetti rimasti in sospeso che Alessandra Faranda Cordella spera i suoi successori possano portare avanti: la costruzione di un convegno con le aziende del territorio sulla cybersecurity e l’apertura di uno sportello provinciale per gli uomini maltrattanti. Entrambe questioni legate a quella relazionalità che la questora ha cercato di tessere ascoltando il territorio, riconosciutali da istituzioni e cittadini lucchesi.
“Lucca è stata una sfida – ha detto Cordella -. Quando sono arrivata c’era una pandemia e già si vedevano gli effetti del long covid con l’emergere di diverse situazioni di disagio che richiedevano maggiori sforzi per mantenere l’ordine pubblico, con le manifestazioni di protesta che crescevano e alle quali non abbiamo mai negato permessi. Lucca è una realtà bella e ricca con un’alta qualità della vita che allo stesso tempo richiede alte aspettative di sicurezza. Su questo fronte mi sento di dire che lascio un territorio sicuro, che mi ha lasciato tanto dal punto di vista umano e culturale e che spero di poter vivere ancora da ‘turista’. L’ascolto del territorio è sempre stato l’obiettivo da perseguire, per non rischiare di applicare schemi fuori contesto: ogni provincia ha le sue peculiarità. Questo certo mi ha portato a consumare tante energie ma allo stesso tempo a costruire una rete di collaborazioni che spero possa essere portata avanti. Non tutto è stato risolto e non tutto può essere risolto dalla polizia: le soluzioni si trovano affrontando la complessità. Abbiamo quindi investito sulla prevenzione per contribuire a creare una società coesa con la consapevolezza che tutto è perfettibile”.
“Ora lascio una città sicura e una bella questura, più ordinata, più pulita e attenta alle esigenze del cittadino – conclude Cordella -. Ringrazio tutti coloro che hanno seguito la mia visione e che per farlo hanno fatto uno sforzo operativo ed emotivo. Spero che i miei successori proseguano quanto non sono riuscita a malincuore a portare a termine, in particolare in materia di cybersecurity e violenza sulle donne”.