Ercolini lancia una petizione online: “Norme urgenti per incentivare riciclo e riuso”

Il presidente di Zero Waste: "Il via alle firme nella giornata della terra"

“A fronte di un gran parlare di transizione ecologica nel nostro Paese si sta facendo poco o nulla per passare da un modello sprecone, usa e getta, ad uno basato sulla circolarità del riutilizzo e dell’allungamento del ciclo di vita dei prodotti”. E’ per questo che Rossano Ercolini, presidente di Zero Waste Italia, lancia una petizione online per chiedere una normativa urgente che incentivi il riuso e il riciclo.

“Diventa strategico sia per ridurre emissioni che inquinamento, sia per promuovere importanti opportunità di impresa e di posti di lavoro creare le infrastrutture necessarie per estrarre dalle miniere urbane dei nostri prodotti a fine vita – afferma Ercolini – preziose materie prime che il nostro Paese privo di giacimenti deve acquistare letteralmente a peso d’oro. I cosiddetti beni durevoli a partire dagli elettrodomestici se riparati e/o riciclati possono consentire l’estrazione delle ormai indispensabili ‘terre rare’ sempre più alla base del passaggio (insieme ai ‘metalli critici’ come coltan, litio, cobalto, tungsteno ecc.) all’elettrico e alle energie rinnovabili”.

“Realizzare piattaforme di riparazione e di riutilizzo di questi beni e non solo ma anche di mobili – prosegue Ercolini -, computer, smartphone, biciclette ecc. consente peraltro di evitare estrazioni inquinatissime ma anche di sottrarsi a ingenti consumi di energia oltre che fornire l’opportunità imprenditoriale di creare posti di lavoro. Per favorire questa svolta occorre un’urgente iniziativa governativa e parlamentare che sull’esempio di quanto già avvenuto nel 2017 in Svezia consenta significativi sgravi fiscali ai cittadini che riparano i loro beni e/o acquistano usato. Tale impegno, deve valere anche per rendere finalmente attuativo il promesso e mai realizzato decreto per la preparazione per il riutilizzo attraverso il quale fornire una concreta opportunità per generalizzare le riparazioni e l’upcycling di beni e prodotti di cui sopra”.

“Già oggi (vedi la mappatura realizzata per conto di Zero Waste Italy da Danilo Boni e da Maurizio Bertinelli) sono emerse nel nostro Paese – spiega Ercolini – oltre 130 realtà ed è lo stesso Ministero dell’Ambiente ad affermare nel 2015 che oltre 80.000 addetti risultano coinvolti in questo comparto. Purtroppo dai nostri monitoraggi dell’attuazione del Pnrr ci risultano pochissimi esempi di progettazione di queste infrastrutture e se questa opportunità venisse persa sarebbe imperdonabile”.

“È questo il senso della petizione (clicca qui) non a caso promossa nella giornata mondiale della terra – spiega Ercolini -. Ognuno può contribuire con la propria firma ad un cambio necessario ed epocale”.

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