Assi viari, il comitato alza la voce dopo l’avvio dei saggi Anas: “L’azienda dia spiegazioni, la politica intervenga a tutelare la Piana”

Il coordinamento Altrestrade: “Serve un tavolo di confronto per la visione di tutti gli atti amministrativi e autorizzativi dell’intervento in corso nelle proprietà dei privati”
Terreni privati, coltivati e curati negli anni dalle mani di chi, su quel suolo, ha investito gli affetti e il futuro della propria famiglia. Di chi con sacrificio e sudore, ha lavorato per tirare su una casa e un’azienda impegnandosi con determinazione e costanza: per poi trovarsi, da un giorno all’altro le ruspe trivellate accedere alle proprie abitazioni per saggiare il terreno con scavi di un metro e mezzo di profondità, le cosiddette “indagini archeologiche”.


È quanto raccontano nelle ultime settimane a San Cassiano, Picciorana, San Pietro a Vico, Lammari e in via delle Ville: frazioni a nord del comune di Lucca interessate dal progetto degli assi viari, in particolare dell’asse nord-sud che collegherebbe il centro con il Brennero e la Valle del Serchio. Del costo complessivo di 247 milioni di euro, il nuovo assetto viario è stato elaborato con l’obiettivo di liberare la circonvallazione dal traffico pesante dei tir, smaltendo smog e intasamenti. E migliorando così la vita dei cittadini.
I cittadini che ricostruiscono la vicenda si oppongono con fermezza a un progetto ritenuto inadeguato. Inadeguato dal punto di vista del traffico, da quello della ecosostenibilità, della tutela dell’ambiente e del rispetto del suolo, ma in primis, da quello legislativo. Di questo si è discusso nella sala parrocchiale di San Cassiano a Vico tappezzata di cartelloni contro l’opera questa sera (21 aprile), dove il comitato Altrestrade ha spiegato le ragioni degli abitanti, partendo dalla contestazione ad Anas di aver iniziato saggi e sopralluoghi in terreni privati senza voler mostrare le autorizzazioni a intervenire. Così parlano i fatti accaduti a partire dall’inizio dell’anno, quando in alcuni terreni delle frazioni interessate dalla futura tangenziale est, si sono introdotte le ruspe della società cui sono affidati i lavori.
Lavori invasivi per gli abitanti, che si sono visti notificare un preavviso di accesso alle loro proprietà senza avere ulteriori spiegazioni, esclusa la citazione dell’articolo 15 del Dpr 327/2001, che “autorizza per la progettazione di opere pubbliche e di pubblica utilità tecnici incaricati a introdursi nelle aree interessate”. Ma se le aree sono private, non enti di pubblica amministrazione, dicono dal comitato, la normativa vigente (articolo 6, comma 8, D.P.R. 327/2001) prevede la stipula di una concessione o un atto di affidamento. Un documento amministrativo, quindi, che Anas, pur con ripetute sollecitazioni da parte del comitato Altrestrade, non ha mai fornito ai cittadini, né in risposta alla prima sollecitazione datata 19 gennaio, né alle successive dell’8 febbraio e dell’8 aprile. Tre mesi durante cui anche la prefettura di Lucca è stata messa al corrente della situazione, senza professare parola.
“Un silenzio tombale: questa la risposta della prefettura di Lucca – spiega Alessio Stefanini, presidente dell’associazione e abitante di San Cassiano a Vico, che prosegue – ma l’atto più grave è accaduto in seguito alla sospensione dei saggi nel terreno di Davide Gemignani”. “Quel giorno dell’11 aprile – spiega il signor Gemignani – in cui mi sono trovato le ruspe in casa, ho chiamato la polizia che ha interrotto i lavori. Nel pomeriggio, i tecnici dell’Anas sono tornati, per poi essere allontanati di nuovo dai carabinieri della stazione di Lammari, con la richiesta di mostrare una autorizzazione della pubblica amministrazione per condurre gli interventi”. Il risultato? Una diffida datata 11 aprile 2022 e firmata Anas a non ostacolare l’accesso all’area, diretta al comitato e al proprietario del terreno. Proprietario che, dopo la formale istanza di accedere agli atti, è stato dichiarato “un soggetto non più interessato dai saggi archeologici e senza diritto di verificare la documentazione”.
Da un lato, sempre secondo la versione del comitato, la documentazione richiesta e respinta da Anas ben 4 volte, invocando con diffide il risarcimento danni; dall’altra, il silenzio della prefettura di Lucca, anch’essa più volte sollecitata a intervenire. L’ultima, il 16 aprile con la richiesta scritta di un incontro urgente con Altrestrade, per fare chiarezza sulla vicenda. “Per il momento – osserva il presidente Stefanini – dalla prefettura non abbiamo ricevuto risposte”.






Risposte arrivate da nessun’altra voce. A partire dalle amministrazioni dei comuni coinvolti, che erano presenti al tavolo dell’inchiesta pubblica nazionale della provincia sugli assi viari datata 2014,”da cui venne fuori che solo il 3,6 per cento dei veicoli merci della circonvallazione sarà convogliata sugli assi viari – spiega il presidente del comitato – I finanziamenti saranno utilizzati semplicemente per spostare il traffico da una parte all’altra, creando un grande danno alla più grossa arteria agricola della Piana. I campi saranno tagliati nel mezzo, senza più poter essere coltivati. Per non parlare del tracciato del progetto, disegnato su una carta degli anni ’90 quando oggi il territorio è urbanizzato e trasformato”.
“A fronte di queste trasformazioni, ci sarebbero sicuramente altre soluzioni e migliori per risolvere il problema del traffico di mezzi pesanti. In primis, investire sulla rete ferroviaria come già alcune aziende hanno proposto”, una direzione inoltre ecologica e sostenibile, in linea con le tematiche ambientaliste invocate dalla politica.
Una politica distante, secondo il comitato Altrestrade, dai cittadini: e più volte sollecitata a un confronto costruttivo sul tema degli assi viari. “In questo momento di campagna elettorale, inoltre, è grave che nessun candidato sindaco si stia facendo vivo, se non per parlare attraverso slogan. A cosa serve la politica se non parla con i cittadini?”.
“Sarebbe auspicabile – conclude Stefanini – che la politica facesse la sua parte e chiedesse ad Anas un tavolo di confronto, o quantomeno la visione di tutti gli atti amministrativi connessi alla campagna dei saggi attualmente in corso. La cittadinanza e, soprattutto i proprietari coinvolti, hanno diritto di sapere chi si introduce nelle loro proprietà ed a che titolo”.
Del coordinamento del comitato Altrestrade, presente all’incontro della serata di oggi, fanno parte Alessio Stefanini (San Cassiano a Vico), Mauro Branca (Picciorana), Giulio Della Santa (San Pietro a Vico), Giuliano Giorgetti (Lammari zona nord), Geni Caturegli (Lammari zona sud), Adolfo Davini (Antraccoli), Giancarlo Raschioni (Picciorana), Davide Gemignani (via delle Ville) e Franco Franceschi (San Cassiano a Vico).