Ready, in arrivo il questionario per rilevare la qualità della vita delle persone Lgbt+

22 aprile 2022 | 15:43
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Ready, in arrivo il questionario per rilevare la qualità della vita delle persone Lgbt+

L’obiettivo è arrivare a un report che riunisca i dati, le elaborazioni ed eventuali raccomandazioni emerse dallo studio

I cittadini lucchesi saranno coinvolti direttamente per compilare il questionario realizzato dall’Università di Pisa, per rilevare quel è la qualità della vita delle persone Lgbt+ sul nostro territorio, e come è percepita la comunità all’interno dell’intera cittadinanza lucchese.

Il progetto, predisposto dall’ateneo in collaborazione col Comune di Lucca e su finanziamento della Regione Toscana con le risorse della rete Ready è stato presentato durante un incontro pubblico a Villa Bottini, a cui hanno partecipato il consigliere comunale delegato ai diritti Daniele Bianucci, il sindaco Alessandro Tambellini, l’assessora Ilaria Vietina, la presidente dell’associazione LuccAut Romina Incorvaia, Arturo Marzano delegato dal rettore dell’Università di Pisa per le attività di Gender studies and equal opportunites, e la dottoressa Sandra Burchi che cura direttamente l’iniziativa per conto dell’Università. Le conclusioni sono state dell’assessora regionale Alessandra Nardini. Nel gruppo scientifico che coordina il progetto, oltre a Bianucci, Vietina e Marzano, sono coinvolte anche Marta Bonetti e Romina Incorvaia per il Comune di Lucca e Renata Pepicelli, Gianluca Fulvetti e Carlotta Ferrari degli Uberti per l’Università di Pisa.

“Abbiamo fortemente voluto questa collaborazione con l’Università di Pisa, che grazie al contributo della Regione oggi abbiamo potuto centrare, per compiere un salto di qualità importante all’impegno che l’amministrazione comunale assicura per combattere ogni discriminazione – sottolinea Bianucci  – Il questionario (con metodologia Cawi) vedrà coinvolti adesso i cittadini lucchesi: saranno raccolti elementi conoscitivi tesi a valutare la percezione della qualità della vita da parte delle persone lgbt+ sul nostro territorio. I temi di indagine potranno includere: grado e luoghi di visibilità, grado di accoglienza, luoghi e momenti di invisibilità ed ostilità, esperienze personali di pregiudizio e discriminazione. L’obiettivo è arrivare a un report che riunisca i dati,  le elaborazioni ed eventuali raccomandazione emerse dallo  studio. Il report sarà presentato nell’ambito di un’iniziativa pubblica che possa essere momento di riflessione e di dibattito per la Città intera e per le associazioni interessate: e ci aiuterà, siamo sicuri, a porre in essere politiche di integrazione e lotta alle discriminazioni, ancora più puntuali ed efficaci”.