Lucca celebra la Festa della Libertà: la Compagnia dei Balestrieri rinnova la tradizione secolare

23 aprile 2022 | 16:16
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Lucca celebra la Festa della Libertà: la Compagnia dei Balestrieri rinnova la tradizione secolare

Dopo la messa in duomo la rievocazione dell’insediamento e giuramento dei gonfalonieri dei tre terzieri della città e la gara di tiro

L’8 aprile 1369, prima domenica dopo Pasqua detta Domenica in Albis, l’imperatore Carlo IV liberò la città di Lucca ed i suoi territori dalla dominazione straniera. Oltre quattro secoli di Repubblica autonoma, fino all’occupazione napoleonica, che hanno segnato profondamente il territorio, le tradizioni ed il modo di essere dei cittadini lucchesi.

Un avvenimento della storia di Lucca, antico di 6 secoli, che è ancora vivo nella tradizione popolare di Lucca e della Garfagnana. Da quel lontano giorno la parola Libertas campeggiò sullo stemma bianco-rosso di Lucca; la storia della Repubblica lucchese iniziò da quel tempo, il tempo della Libertà com’è chiamato nelle carte pubbliche, il glorioso cammino che permise alla città di conservare intatta la sua indipendenza fino al 1800.

Il nuovo governo formato dal Gonfaloniere di giustizia, gli anziani e i consiglieri, constatando che “abbattuta la tirannide” Lucca è arrivata alla desiderata libertà, come primo atto, dopo la loro ricostituzione istituiscono una festa che ricordi nei secoli questa data. Quindi, in considerazione della grazia ricevuta da Dio, ordinano che tutti i lucchesi di ogni età partecipino alla celebrazione di una messa ed il governo partecipi ad un celebrazione nel duomo ove, successivamente, venne eretto un altare su cui domina la statua di Cristo Liberatore ed un bassorilievo con la rappresentazione della Città di Lucca.

La Compagnia Balestrieri, nella sua costante ricerca delle più profonde tradizioni cittadine, da oltre quaranta anni ha voluto ripristinare la Festa della Libertà con una cerimonia che prevede domani (24 aprile) la presenza dell’intero gruppo in costume alla messa delle 10,30 in duomo cui prendono parte le principali autorità cittadine volendo così confermare il legame voluto dai nostri antenati fra l’amore della città di Lucca per la Libertà e la sua devozione per il Volto Santo.

Da alcuni anni anche le altre associazioni cittadine di rievocazione storica, hanno aderito a questa cerimonia, tanto da far si che, da due anni, sia la stessa amministrazione comunale a farsi parte attiva nella proposizione dell’Antica Festa della Libertà. Nel corso della cerimonia viene letta l’antica preghiera scritta dal vescovo Alessandro Guidiccioni ed approvata dal Vaticano con Bolla del Papa Clemente VIII ritrovata alcuni decenni or sono nella canonica di Pieve Fosciana dove la festa è stata celebrata regolarmente sino ai giorni nostri.

Al termine della celebrazione eucaristica, i gruppi storici presenti, il celebrante e le autorità, si recano in processione all’altare della libertà ove depongono un omaggio floreale e recitano un breve orazione. Successivamente nella Piazza di San Martino, dopo la lettura dell’Editto dell’8 aprile 1369 emesso dall’imperatore Carlo IV, la Compagnia Balestrieri rinnova l’antica tradizione di insediamento e giuramento dei gonfalonieri dei tre terzieri della città e poi le associazioni presenti danno vita a giochi di bandiera, figure dei musici e balli.

Nel pomeriggio al campo di tiro della Compagnia Balestrieri Lucca, campo di tiro sottostante la casermetta del baluardo San Pietro  (di fronte al Villaggio del Fanciullo), si svolgerà una gara fra le compagini della Federazione italiana balestrieri a memoria della Festa della Libertà.