Dal no alla guerra fino alla difesa del clima, i giovani festeggiano l’Europa in piazza

9 maggio 2022 | 14:08
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Tante le scuole della Piana che questa mattina si sono ritrovate a parlare di diritti dopo il progetto Nice to meet Eu

Aborto, eutanasia, istituzioni più ‘giovani’ e una lotta sempre più forte alle discriminazioni e al cambiamento climatico. Come vorrebbero l’Europa del domani i giovani d’oggi ce l’hanno decisamente ben chiaro: in tanti e pieni di sogni i ragazzi che questa mattina (9 maggio) – in occasione della Festa dell’Europa – hanno partecipato in Piazza Napoleone all’evento conclusivo del progetto Nice to meet Eu, il ciclo di incontri nelle scuole promosso dalla Provinciadi Lucca nell’ambito dell’iniziativa lanciata dalla Commissione Europea.

A salutare gli studenti il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, il presidente della Provincia Luca Menesini e l’onorevole Pietro Bartolo, membro del Parlamento europeo ed ex sindaco di Lampedusa, da anni in prima linea in materia di asilo e migrazione, membro della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni.

Durante la mattinata anche il contributo musicale degli alunni del liceo musicale Passaglia di Lucca che hanno intonato le note dell’Inno di Mameli.

Ma parliamo nel dettaglio del progetto. Il ciclo di incontri Nice to meet EU si è tenuto nelle scuole del territorio dal 16 marzo al 5 aprile ed ha portato a confrontarsi con gli studenti delle classi IV e V di alcuni istituti superiori il presidente della Provincia Menesini. Il quale, lo ricordiamo, è anche membro del Comitato Europeo delle Regioni: l’organo consultivo dell’Unione Europea composto da rappresentanti eletti a livello locale e regionale provenienti dai 28 Stati membri dell’UE; il Comitato, quindi, che consente agli amministratori locali di esprimere formalmente la loro opinione nel processo legislativo dell’Unione Europea.

“Siamo qui oggi per ricordare una data importante per l’Unione Europea – ha commentato il sindaco Tambellini –. L’Europa ha alle spalle oltre settant’anni e non è ancora un percorso compiuto: dopo così tanti anni infatti non possiamo ancora parlare di una comunità economica europea con le caratteristiche che vorremmo. L’unificazione politica reale è ancora, per molti aspetti, da costruire, e l’idea di Europa è ancora troppo lontana da noi, distante dalla nostra concezione abituale. L’Europa a mio parere credo che abbia una missione da compiere all’interno del contesto internazionale: abbiamo visto che senza coniugazione politica significativa tra i paesi europei l’alternativa è la guerra, e abbiamo visto cosa sta succedendo ora nell’est europeo. Le identità culturali servono come dono per una crescita collettiva, non per imporci agli altri”.

“I ragazzi hanno avuto modo di confrontarsi con funzionari delle istituzioni UE su tematiche di interesse attuale ma anche su percorsi ed opportunità che l’Europa stessa può offrire – spiega il presidente della Provincia Luca Menesini -. La conclusione di questo ciclo di incontri consente agli studenti di presentare le loro proposte proprio in occasione della Festa dell’Europa, di illustrare gli elaborati all’europarlamentare Bartolo nel contesto della Conferenza sul Futuro dell’Europa. Sia il sottoscritto sia l’on. Bartolo ci prenderemo l’impegno di sottoporre le idee dei cittadini più giovani a Bruxelles affinché possano essere di riferimento per l’Europa del futuro. Un’Europa che, come l’emergenza sanitaria ci ha insegnato, può e deve avere un ruolo più incisivo e centrale nella vita quotidiana dei suoi cittadini. Da soli, abbiamo capito, non si va più da nessuna parte”.

“Per me oggi essere qua è veramente importante – ha commentato l’onorevole Bartolo – Oggi è la festa dell’Europa, un’Europa che in questo momento si trova in difficoltà per la guerra che abbiamo ai nostri confini. Una guerra terribile che sta facendo tanti morti, tanti giovani come voi che stanno combattendo per la libertà, per la democrazia, e lo stanno facendo un po’ anche per noi. Quella in Ucraina è una guerra che ci tocca marginalmente perché sì si trova in Europa ma non nell’Unione europea, quindi è un paese che presto si accingerà ad entrare in questa famiglia che dà fiducia e sicurezza. Sono tanti gli stati che vogliono entrare in questa unione straordinaria legata da valori come l’accoglienza, la solidarietà, la fratellanza ed il rispetto dei diritti umani e dello stato di diritto. Europa infatti è amore: amore per gli altri, per il diverso, per l’ambiente, per il clima. Basi solide di una grandissima intuizione, forse la più bella che l’uomo abbia mai potuto concepire. Prima dell’unione europea i popoli erano sempre in guerra, poi abbiamo avuto oltre settant’anni di pace. Oggi è anche la giornata dei giovani: il 2022 è l’anno dei ragazzi e spero che portino questa Europa verso un mondo migliore, più umano, più coeso e soprattutto di pace. Si parla di guerra in Ucraina ma nel mondo ce ne sono molte altre: ci occupiamo certamente della guerra che è più vicina a casa nostra, ma non dobbiamo dimenticare gli altri. L’Europa ha dato una risposta meravigliosa all’emergenza ucraina, ma c’è ancora tanto da lavorare”.