Esplode il caro caffè, ma non a Lucca: evitati i rincari (per ora)

I dati di Assoutenti segnalano rincari generalizzati ma non nella nostra provincia
Rincari caffè al bar, la provincia di Lucca resiste, al momento, insieme a sole altre 4 province italiane, e non si registrano aumenti del costo medio. Singolarmente possono essersi verificati aumenti ma mediamente Lucca si dimostrata virtuosa nel contrastare almeno fino ad oggi il rincaro dell’espresso nei bar.
La crisi, dovuta prima alla pandemia e ora anche alla guerra e alle sanzioni soprattutto relative all’aumento dei costi dell’energia, ha provocato, tra le altre cose, anche un innalzamento dei prezzi medi finali per il cliente che beve il classico caffè espresso al bar. I temuti aumenti dei mesi scorsi in Lucchesia non si sono poi verificati. Anzi, al contrario Lucca e altre 4 province resistono indomite al “caro caffè”.
I dati ufficiali sono stati divulgati oggi (30 maggio) da Assoutenti sono chiari e categorici. Esplode in Italia il caro caffè. La tazzina al bar, rituale irrinunciabile per molti italiani, arriva costare 1,25 euro, con un aumento del 16% rispetto allo scorso anno. A rivelarlo Assoutenti secondo cui la palma del caro-caffè spetta al Trentino Alto Adige, con i bar di Trento che vendono l’espresso consumato al banco in media a 1,25 euro, 1,24 euro a Bolzano. Anche a Cuneo il caffè costa 1,24 euro. In ben 3 province dell’Emilia Romagna (Ferrara, Ravenna e Reggio Emilia) l’espresso abbatte la soglia psicologica di 1,20 euro, così come in Veneto (Rovigo e Venezia), mentre a Padova e Vicenza il prezzo medio è di 1,19 euro. Il caffè più economico d’Italia è quello servito dai bar di Messina (0,89 euro), seguita da Napoli, città dove l’espresso è una tradizione storica (0,90 euro) e da due province calabresi (Reggio Calabria e Catanzaro, 0,92 euro). Inoltre, sempre secondo Assoutenti, solo 5 province italiane, come detto sono riuscite a resistere, Napoli, Biella, Lucca, Novara e Macerata, che hanno mantenuto stabile il prezzo medio del caffè, mentre in tutte le altre città italiane si registrano aumenti anche pesanti.
Il prezzo medio nazionale del caffè è oggi di circa 1,10 euro contro 1,038 euro del 2021 afferma Assoutenti. “Nei mesi scorsi avevamo denunciato i primi ritocchi dei listini del caffè nei bar italiani: i numeri ufficiali confermano oggi il nostro allarme, e il trend al rialzo, che oggi sfiora una media annua del +6%, è destinato a proseguire nei prossimi mesi – afferma il presidente Furio Truzzi – . A generare i rincari da un lato il caro-bollette, che impone maggiori costi energetici agli esercenti poi scaricati sui consumatori finali attraverso i prezzi al dettaglio, dall’altro le tensioni nelle quotazioni delle materie prime, che hanno portato a rincari per beni come caffè e zucchero. A fare le spese di tale situazione sono i consumatori, considerato che in Italia si consumano ogni giorno 9,3 milioni di tazzine di espresso al bar”, conclude Truzzi.