Rimpatriata dopo quarant’anni per il ‘giro’ di piazza San Giusto

Dal 1978 al 1986 è stato il luogo di ritrovo per una generazione di lucchesi: che si sono rincontrati da Giulio in Pelleria
Dopo più di 40 anni hanno voluto ritrovarsi da Giulio in Pelleria e ricordare non senza emozione un’intensa parte della loro vita passata, come ritrovo, al bar Torselli in piazza San Giusto.
Tutto ebbe inizio nel 1978 e il “giro” continuò a ritrovarsi fino al 1986. Una volta erano i cosiddetti “giri” a essere il punto di ritrovo per i giovani lucchesi di allora. Luoghi simbolo dove sono nate grandi amicizie, i primi amori, le prime esperienze… di vario genere. La piazza, piazza San Giusto appunto, era il riferimento, il luogo dove si decideva cosa fare, dove andare a ballare, dove fare le festine in casa, quale posto andare insieme a visitare.
La piazza era il punto d’incontro e di confronto, di scambio di idee politiche, di fede calcistica, sui generi musicali, artistici e scolastici.
Tutto veniva vissuto con spensieratezza. La forza del “giro” era lo stare insieme: ogni occasione era buona per andare a casa degli amici per ascoltare l’ultima novità discografica oppure per fare bella mostra della nuova vespina o per i più fortunati far vedere la nuova moto con le sue cromature fiammanti.
Non c’erano i telefonini e la cabina del telefono era contesa da molti. Poi gli appuntamenti fissi del sabato sera all’indimenticabile Green Ship con il grande Riccardo Cioni, le gite a Livorno a comprare le cassette musicali registrate e la domenica pomeriggio di rigore al Seven Apples. La colazione della domenica all’Emiliana costituiva l’unica eccezione.
Rivedere gli amici di quarant’anni fa ormai con l’argento nei capelli e per qualcuno con l’immancabile pancetta maschile è stata una grande gioia ed emozione.
“Diciamo che la nostra generazione ha vissuto un periodo fantastico – dicono quelli del giro di piazza San Giusto – per la musica che ci accompagnava, per i sogni che facevamo ad occhi aperti, il senso del gruppo, e le emozioni che ci procuravamo facendo cose molto semplici”.
La memoria è’fatta di emozioni che spesso sono date dal semplice ascolto di una canzone, o rivedere una vecchia foto e così è stato durante la serata con il dovuto ricordo e un grande bacio a chi purtroppo se ne è andato troppo presto.