Ritiro rifiuti in centro storico, ancora polemiche per gli orari: “I turisti se ne vanno”

21 giugno 2022 | 14:50
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Dopo gli esercenti di via san Frediano a protestare è il titolare del Caffè del Mercato di piazza San Michele: “Qualcuno trovi una soluzione”

“Sorry, i can’t eat here”. È una frase che si sente dire spesso il proprietario del Caffè del Mercato Marco Chiocca, costretto ad empatizzare con turisti e gli avventori del locale che decidono di alzarsi dal tavolino perché infastiditi dagli odori o dal panorama, seppur nella centralissima piazza San Michele.

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È il lato della chiesa davanti allo storico bar conosciuto dai lucchesi come ‘Peschino’ a essere infatti il punto di conferimento della spazzatura di parte degli esercizi commerciali – quattro per esattezza – di una delle zone più frequentate dalla movida cittadina, e di conseguenza tra le più ‘produttive’ in termini di rifiuti. La raccolta di questi ultimi da parte di Sistema Ambiente torna così nel mirino degli esercenti del centro, che ormai da tempo lamentano il passaggio dei mezzi proprio nelle ore del pranzo, quando i tavoli dei locali, soprattutto con la bella stagione, sono pieni di gente.

Tele Dico in Diretta – Il rifiuto è servito: ristoratori protestano per i ritiri all’ora di pranzo

“Non so più come fare – dice esasperato il titolare del Caffè del Mercato – ho provato a contattare associazioni di categoria, Comune e Sistema Ambiente senza mai ottenere niente. Sono anni ormai che mi trovo a fare i conti con clienti che si alzano perché non accettano, giustamente, di mangiare accanto alla spazzatura il cui odore, con il sole e il caldo dell’estate, diventa sempre più intollerabile. L’ultimo episodio è proprio di ieri, quando una cliente affezionata che ogni estate viene a Lucca per tre mesi, se n’è andata dispiaciuta, dicendo che ‘non era normale’ ed era ‘uno schifo’ mangiare con la spazzatura accanto. Manca poco a mezzogiorno e la situazione qui è questa: dalle 12 alle 15 dovrebbero passare a ritirare i rifiuti ma spesso gli orari non vengono nemmeno rispettati. Quando lo sono i mezzi arrivano proprio nei momenti in cui i tavolini sono pieni di clienti che si fermano a pranzo e che quindi sono costretti a subirsi  odori e rumori dello ‘spettacolo’ tra un boccone e l’altro. Non si può andare avanti così: bisogna cambiare sistema o trovare il modo di tornare ad anticipare l’orario della raccolta. Perché stamani c’è il multimateriale, domani il vetro ma lo scenario qui non cambia. È il momento che qualcuno si muova davvero e in modo definitivo per risolvere un problema che oltre a me e agli altri esercenti riguarda l’immagine stessa della città”.