Circolo di Balbano, il vicinato replica: “Avevamo solo chiesto di ridurre il numero dei concerti”

Dopo l’annuncio dello ‘stop’ alla musica dal vivo i residenti ribattono: “Da parte del gestore nessuna volontà di scendere a compromessi”
“Da parte del gestore nessuna volontà di scendere a compromessi”. Sì sono sentiti chiamati in causa alcuni residenti di Balbano, additati come ‘artefici’ della fine degli spettacoli di musica dal vivo al Circolo Ctg di paese. Una decisione presa dalla presidente e gestrice dopo i ripetuti avvertimenti e le conseguenti segnalazioni arrivate ai vigili urbani da parte del vicinato, stanco del continuo esibirsi di gruppi e band a pochi metri dalle case dove risiedono lavoratori e famiglie.
“Il vicinato aveva semplicemente chiesto di ridurre il numero di spettacoli dal vivo, concentrandoli magari solo in alcuni fine settimana – racconta Gianni Rossi, consigliere del circolo -. Ma qui è un continuo susseguirsi di eventi, che tra prove, esibizioni dal vivo e vociferare spesso dalle 16 a mezzanotte inoltrata non lasciano un attimo di pace a lavoratori e famiglie che abitano a pochi passi dal Circolo. Da parte del gestore però non c’è stata nessuna attenzione alle nostre richieste, quindi ci siamo visti costretti a segnalare la situazione ai vigili, stanchi di non riuscire più a dormire la notte per poi la mattina andare a lavorare”.
Se gli spettacoli di musica dal vivo in inverno non avevano sollevato troppe proteste da parte dei vicini, l’estate e le finestre aperte hanno fatto scendere la ‘soglia dei decibel’ tollerati dai residenti, non abituati a una così alta concentrazione di eventi (e generi) musicali, amplificatasi con l’arrivo, due anni fa, della nuova gestione, passata all’attuale presidente del Circolo.
“A me la musica non ha mai dato fastidio – precisa l’ex gestore nonché residente sopra il Circolo – ma capisco anche che qui vicino abitano anziani, famiglie con bambini piccoli e persone che anche il sabato mattina si alzano per andare a lavorare e che quindi, con l’estate, sono diventate poco tolleranti nei confronti di serate musicali ‘hard rock’ ad alta frequenza, che spesso iniziano col soundcheck delle 16 e si dilungano con gli schiamazzi dei partecipanti oltre la mezzanotte. Chi sceglie di venire a vivere a Balbano lo fa per trovare un po’ di tranquillità rispetto alla vita cittadina, e capisco che tanta vitalità a qualcuno possa dare fastidio”.