Bibite e cibo al concerto sugli spalti, è subito polemica
Critiche dei fan per il sistema dei gettoni. Niente maxischermo per l’esibizione per un guasto tecnico
Food and beverage sugli spalti delle Mura: è subito polemica.
Il sistema per il pagamento previsto per gli stand allestito lungo gli spalti e lungo la cortina delle mura, infatti, è stato da molti ritenuto incongruo e a dir poco esoso.
Il sistema è quello più volte utilizzato soprattutto nei villaggi vacanze dei token, gettoni da cambiare prima dell’acquisto nei singoli stand. Il valore del singolo token è di tre euro, con cui si acquista una bottiglietta d’acqua (con due si acquista una birra). Peccato che c’è un prezzo di ingresso minimo di cinque token, ovvero 15 euro.
Con il paradosso, evidenziato da molti, che non si può acquistare una singola bottiglietta d’acqua (in una serata afosa e condizionata anche dal clima pesante legato all’incendio sulle colline) se non spendendo 15 euro. Tralasciando il fatto che non tutti necessariamente possono pensare di portarsi dietro a un concerto denaro per una tale spesa.
La questione ha, inevitabilmente, creato malumori e problemi alle casse con gente incredula che ha contestato anche in maniera vibrante il sistema, pretendendo di pagare la singola consumazione.
Un problema che va al di là dei prezzi praticati dagli stand (9 euro per una focaccia, 12 per un hamburger) e che riguarda in generale la logistica all’interno del recinto degli spalti delle mura. Considerando, peraltro, che i token sono utilizzabili solo per la sera del concerto (chi sarà ai concerti di Blanco e Justin Bieber non potrà usare token ‘avanzati’ stasera) e non sono rimborsabili.
I problemi non sono mancati, poi, nel primo concerto della stagione, con sul palco Zucchero Fornaciari. Niente maxischermi laterali al palco, forse per un guasto, forse per un ritardo nel montaggio lampo della struttura. Una situazione stigmatizzata anche dallo stesso cantante: “Sono proprio buono – ha commentato – Una volta mi sarebbero girati i coglioni, ma stasera è una serata bellissima. Alè”.
Inoltre è stato impedito, nonostante i larghi spazi vuoti, a coloro che avevano un biglietto di posto a sedere di godersi il concerto in piedi nel prato centrale alle spalle del mixer. Motivi di sicurezza, certamente, che poteva essere superato con un po’ di buon senso e valutando come la situazione fosse ampiamente sotto controllo.
Domani si replica con Blanco, con numeri tripli rispetto al concerto di stasera. Su allestimento, logistica e soprattutto food and beverage c’è tempo per alcuni (possibili) correttivi.