Bivacchi, l’ordinanza resta in vigore. Il sindaco prepara le linee guida per l’applicazione: “Non vietiamo di sedersi, diciamo no all’inciviltà”
Il primo cittadino prende la parola dopo giorni di polemiche. Raspini: “Le norme così sono inapplicabili”
Lucca non cede sull’ordinanza anti bivacchi ma il sindaco domani trasmetterà delle linee guida per una corretta applicazione delle nuove norme, che resteranno in vigore fino alla fine di novembre, data entro la quale sarà modificato il regolamento di polizia urbana. Nella sostanza le direttive non cambieranno ma sarà data una chiave precisa per l’applicazione: “Non siamo una città che non accoglie e dove non si può mangiare un gelato”, ha detto il sindaco Pardini prendendo la parola dopo giorni di polemiche.
Prosegue così il botta e risposta sull’ordinanza che vieta i bivacchi in centro storico. Questa sera (29 agosto) è stato il sindaco Mario Pardini ha fatto chiarezza in consiglio comunale.
“Non accetto le strumentalizzazioni – commenta il primo cittadino -. Il regolamento di Borgo a Mozzano, per esempio, all’articolo 12, dice che ‘sul suolo pubblico è vietato bivaccare, sedersi o sdraiarsi per terra nelle strade, nelle piazze, eccetera’. Ho preso questo comune perché ho visto degli interventi da parte del sindaco (Andreuccetti ndr), ma potrei citarne molti altri, anche di ulteriori Comuni di centrosinistra. Niente è perfetto, ci mancherebbe, ma Lucca è una città accoglientee dove ci si può tranquillamente sedere tranne quando vengono fatti comportamenti incivili. Ho letto che noi non stiamo dando la possibilità di usufruire a pieno la città, ma è tutto falso: stiamo facendo proprio l’opposto. È tutto legittimo, ci mancherebbe, ma no alla strumentalizzazione. Detto questo, domani manderemo delle indicazioni, delle linee guida per l’applicazione dell’ordinanza fatte da me, visto che l’ordinanza l’ho fatta io. Cercherò di spiegarla meglio, ma voglio ribadire che non siamo in un Comune non ospitale in cui non si può sedere e mangiare un gelato tranquillamente”.
La replica del capogruppo Pd Francesco Raspini: “Noi ribadiamo la nostra contrarietà nel merito e per come è scritta (riferendosi all’ordinanza ndr). Se a Borgo a Mozzano o in altri Comuni del centrosinistra ci sono norme uguali o simili per quel che mi riguarda non vale niente. Non dobbiamo procedere copiando, anche se questa ordinanza sembra uguale a quella di Pisa. Prendiamo atto del parziale passo indietro fatto dal sindaco questa sera, ma ripetiamo che lo strumento adatto non è l’ordinanza. E, ripeto, così per com’è scritta è inapplicabile”.
Sull’argomento è intervenuto anche il consigliere di Sinistra con Lucca, Daniele Bianucci, durante la fase delle raccomandazioni. “Apprendiamo con sollievo che pure il sindaco, come tanti e tanti cittadini in questi giorni, ha capito lo sbaglio perpetrato con un’ordinanza scritta male – ha sottolineato Bianucci -. Naturalmente leggeremo il contenuto delle linee guida, prima di esprimerci a riguardo. Ci fa piacere che finalmente sia il primo cittadino a mettere la faccia su un provvedimento così significativo: sul quale, fino ad oggi, ad intervenire pubblicamente era stato solo l’assessore Barsanti. Non capiamo infatti come mai, su tutti i provvedimenti più importanti, sia sempre e solo l’assessore di Casapound a prendere la parola di fronte alla città, pure sui temi che non riguardano la sua delega: quasi sia lui, e non Pardini, il sindaco effettivo. Il nostro auspicio è che il primo cittadino esplichi a pieno le sue prerogative: senza supplenze di cui francamente ci sfugge il senso”.