Moratoria per gli esercizi pubblici, i commercianti chiedono un tavolo: “Da sola non basta”
I vertici di Confcommercio al Comune: “Serve una visione complessiva a tutela del settore e delle peculiarità del centro”
La sola moratoria dei pubblici esercizio non può bastare a intervenire strutturalmente sul rilancio del commercio cittadino. A dirlo sono i vertici della Confcommercio di Lucca, che chiedono in questo senso al Comune l’apertura di un tavolo che spazi però alle varie problematiche che, nonostante la ripresa, continuano ad affliggere il settore.
“Siamo da sempre favorevoli alla moratoria- commentano il presidente Rodolfo Pasquini e la direttrice Sara Giovannini – tant’è che ne siamo stati tra i promotori anni fa e la sua introduzione si è resa possibile anche grazie ai correttivi da noi indicati alla Regione Toscana per superare alcune criticità. Allo stato attuale però riteniamo prioritario un incontro tra l’amministrazione e tutte le categorie economiche coinvolte per valutarne l’effettivo ambito di applicazione, all’interno di un progetto di più ampio respiro che riguarda il commercio cittadino. Riteniamo infatti che la sola moratoria sia un pezzo di un mosaico più esteso, il cui fine deve essere quello di proteggere e sostenere le peculiarità del centro di Lucca e del suo intero tessuto commerciale”.
Bisogna intervenire anche in altri contesti, secondo Pasquini e Giovannini: “Sono a nostro avviso necessari anche ulteriori strumenti di tutela delle attività tradizionali per evitare che, nel tempo e a seguito di eventuali cambi di gestione, possano subire stravolgimenti o modifiche tali da farne perdere l’originaria impronta: a tal proposito il caso dell’ex negozio Ristori e dei suoi arredi ci deve mettere sull’avviso di intervenire in questo senso, perché i fondi che posseggono delle qualità strutturali o accessorie uniche non sono pochi in centro e devono essere salvaguardate. Questo è solo un esempio ma tanti sono gli aspetti su cui intervenire e pertanto ribadiamo con ferma convinzione la necessità di un tavolo che metta in comunicazione l’amministrazione comunale con tutti gli attori coinvolti non solo per discutere i dettagli della proroga della moratoria (estensione o meno alla prima periferia, ad altre tipologie o meno di esercizi) ma proprio anche per confrontarsi su una visione complessiva del commercio tutto nel centro storico”.