Locali pubblici, Vcs: “Bene la proroga della moratoria”

Il comitato: “Soddisfatti che il Comune abbia recepito il nostro appello”
Nuova moratoria per i locali pubblici, il comitato Vivere il centro storico, preoccupato per l’avvicinarsi della data di scadenza della stessa, dice sì alla proroga: “Non possiamo che ringraziare l’amministrazione comunale per il sollecito accoglimento della nostra richiesta di procedere urgentemente alla preparazione e al varo di una nuova moratoria dei locali pubblici – scrivono – visto che quella attuale scadrà il 30 settembre”.
“Comprendiamo benissimo che una amministrazione appena insediata non può avere tutto sotto controllo e – proseguono – visto che le associazioni dei commercianti non se ne curavano, nonostante il fatto che i loro assistiti sarebbero stati i primi a rimetterci, abbiamo ritenuto opportuno essere noi del comitato Vivere il Centro Storico a fare questa segnalazione”.
Le polemiche, però, non si placano: “Ci sorprende l’intervento della Confcommercio che si inserisce nell’argomento e afferma – scrive il gruppo – che la moratoria ‘Deve essere inquadrata in un contesto più ampio nel quale, oltre a varie altre cose, bisogna trovare dei punti di incontro fra i residenti e la necessità di non mortificare la vitalità serale del centro storico’. In pratica – commenta il gruppo – dopo non aver sollecitato un provvedimento necessario per i suoi assistiti, una volta che qualcun altro lo fa al posto loro, la Confcommercio suggerisce di inserirci dei fantomatici punti di incontro che peraltro sono già ben stabiliti dalle leggi”.
“Ci sembra un po’ bizzarro – commenta Vcs -. Di recente due esponenti della Confcommercio hanno manifestato la loro approvazione per la recente ordinanza antibivacco (che anche noi condividiamo), lamentando inoltre il comportamento degli artisti di strada (anche questo un problema condiviso da alcuni residenti)- Abbiano scritto all’Ascom offrendo loro la nostra collaborazione per questa finalità che pare essere condivisa, aggiungendo inoltre che sarebbe anche il caso di affrontare il problema del transito dei risciò e delle biciclette in Fillungo. Sicuramente una petizione al Comune firmata da commercianti e residenti insieme avrebbe molto più valore che se fatte singolarmente. Peccato – conclude il gruppo – che non abbiamo ricevuto alcun riscontro”.