Fare spazio al coraggio, ultima giornata ricca di ospiti

10 settembre 2022 | 08:45
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Fare spazio al coraggio, ultima giornata ricca di ospiti
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Fare spazio al coraggio, ultima giornata ricca di ospiti
Fare spazio al coraggio, ultima giornata ricca di ospiti

Cala il sipario sulla convention

Successo anche per la terza giornata di Fare spazio al coraggio che prosegue anche domani (11 settembre).

La mattinata è partita con incontri importanti a tal punto da riempire due intere sale e con la partecipazione di più di 100 persone online. In una sala Gianluca Favero, presidente dell’associazione Spazio etico e direttore responsabile della rivista online Laborcare Journal, nel suo incontro intitolato Il coraggio di stare nella cura ha dato voce all’importanza della relazione, del gesto dell’ascolto e del principio etico nel raccontare la malattia, che non è un’assenza ma può far parte della vita.

Insieme a lui, Lorena Mariani, direttrice dell’area infermieristico – assistenziale Rsa del Convento di San Francesco della Misericordia di Borgo a Mozzano, coordinatrice generale delle attività della Confraternita ed esperta della cura della persona in età senile, che torna a trovarci dopo lo scorso anno, parlando questa volta di coraggio ritenendolo un tema particolarmente importante per chi sta nella cura, “perché nessuno nasce coraggioso ma è una virtù che ognuno di noi deve coltivare e ha accompagnato il suo intervento con due momenti di arte, prima con la canzone di Fiorella Mannoia Il peso del coraggio e poi con l’interpretazione del terzo canto dell’inferno di Dante”. Questo incontro si è concluso con Marta Bernardeschi, laureata in pedagogia e sociologia e vice presidente dell’associazione Spazio Etico che con il suo Elogio del coraggio, ha lodato il coraggio di coloro che durante la giornata sono coraggiosi senza esserlo e ha elencato una serie di possibilità di vivere il coraggio: ha parlato di coraggio del pensiero, di coraggio della relazione, di coraggio di essere fragili, di coraggio di cambiare, del coraggio di lasciare e soprattutto del coraggio della gioia.

L’incontro poi è proseguito con Mara Fadanelli, infermiera e tutor nel corso di laurea in infermieristica, membro del comitato per l’etica clinica dell’Asl Toscana Centro e del nucleo di supporto alle attività regionali di bioetica e sperimentazione clinica della Regione Toscana, con Il coraggio di mettere l’etica al centro della cura, Matteo Galletti, professore associato di filosofia morale e bioetica all’Università degli Studi di Firenze, esperto di etica teorica e applicata, il quale si è principalmente interessato alle questioni etiche relative all’inizio e al fine vita, alla genetica e alle neuroscienze, direttore della collana ‘Tecnica e vita – Collana di filosofia pratica, con Il coraggio nella cura. Un modello morale? e Carla Benedetti, con Essere una caregiver familiare: coraggio, lucidità, relazioni.

Nell’altra sala in contemporanea Cristina Simonelli, docente di teologia patristica a Verona e alla facoltà di teologia dell’Italia Settentrionale, già presidente del coordinamento delle teologhe e scrittrice, ha raccontato Il coraggio delle donne tra storia e storie di oggi nell’incontro moderato da Donatella Turri, direttrice della Fondazione coesione sociale di Lucca.

Successivamente un incontro missionario con ben quattro relatori che hanno raccontato la propria esperienza missionaria con un filo conduttore che le ha unite, quello delle famiglie missionarie a chilometro 0, “perché quando si parla di missione non dobbiamo solo pensare al partire e al tornare in terra straniera, ma ci si può mettere anche a servizio della comunità locale come ad esempio della chiesa o della diocesi”. Per fare questo c’è bisogno dell’abbandono fiducioso di chi sa di essere amato e per questo ama anche lui senza misura, tutto questo darà il coraggio di affidarsi. “Un grazie speciale – scrivono gli organizzatori – per la partecipazione a questo incontro a Claudia del Rosso, segretaria del Centro missionario della Diocesi di Lucca e membro del Consiglio Missionario Nazionale, che ha raccontato insieme a suo marito Marco Bechini, socio fondatore della Cooperativa agricola sociale biologica Calafata la loro esperienza in Burkina Faso, a Gerolamo Fazzini (in collegamento on-line), giornalista, saggista, relatore al Festival della Missione 2022 e autore del libro ‘Famiglie a km 0’, ed infine a Emanuela Iacono, esperta di comunicazione per il Terzo Settore, formatrice e valutatrice d’impatto sociale, la quale ha vissuto tre anni in una canonica con tutta la sua famiglia, spiegando come la vita ordinaria può diventare missionaria, mettendo il Vangelo al centro di tutto”.

Nel pomeriggio la visione del video di un nuovo ed importante progetto Hic sum, dove proprio in questa giornata viene inaugurato il monastero che Spazio Spadoni sta ricostruendo insieme a nuove abitazioni e ad altri terreni con 2000 alberi da frutto, per permettere ai siriani di poter tornare a vivere in Libano. Successivamente l’invito in video messaggio, del direttore del quotidiano Avvenire Tarquinio, ad avere coraggio per costruire relazioni tra i popoli, coraggio di fare pace in ogni luogo della nostra vita e ci ricorda che Papa Francesco chiama questo coraggio fraternità, intesa come rapporto tra fratelli e sorelle di dire basta, coraggio di credere e coraggio come forza di realizzare il luogo che ancora non c’è (utopia) e conclude con l’augurio “buon Avvenire”.

Incontro appassionante con Johnny Dotti, imprenditore sociale, formatore, docente universitario, che ha smosso un po’ le nostre coscienze affermando che “oggi dobbiamo avere il coraggio dell’impossibilità di educare, in una società dove non servono più beni o servizi ma più condivisioni e dove non bisogna fare le cose per gli altri ma con gli altri”.

Ritorna il secondo ed ultimo momento libro di questa edizione, con Marco Dotti, direttore editoriale di Emi Editrice Missionaria Italiana, giornalista, scrittore e docente, in dialogo con l’autrice del libro Le acrobazie degli invisibili. Storie di uomini e donne immensamente amati Annamaria Amarante, missionaria, partita nel 2012 per la Costa d’Avorio e tornata con queste storie di vite invisibili che ci ha anticipato e che ci hanno particolarmente emozionato.

Per concludere un momento di riflessione molto coinvolgente, con Elena Bongiovanni, educatrice professionale e counselor sistemico relazionale professionista, e Francesca Natascia Brancato, laureata in scienze della formazione indirizzo Esperto dei processi formativi, che hanno guidato i partecipanti in sala e in diretta online in un’attività laboratoriale Human Art dal titolo La creatività del cuoraggio: i linguaggi universali del cuore, dove attraverso un percorso sensoriale, prima visivo poi uditivo, ciascuno ha lasciato andare le vibrazioni dei propri cuori e ha condiviso l’emozione che si è attivata in loro.

Il programma di domani

E’ in programma domani (11 settembre) la quinta e ultima giornata di questa seconda convention di Spazio Spadoni, e non si poteva concludere che con ospiti importanti e internazionali come monsignor Lucio Adrian Ruiz, Gabriela Sacco, Alessandro Mrakic, Luis Liberman e Suor Nathalie Becquart.

La mattina alle 9, monsignor Lucio Adrian Ruiz, segretario del dicastero per la comunicazione della Santa Sede e capo ufficio del servizio internet Vaticano, nominato da Papa Francesco, racconterà Una camminata di speranza, dove ci sarà la presentazione e l’analisi del libro di Sua Santità ‘Perché avete paura? Non avete ancora fede?’.

Grande curiosità per la partecipazione dell’amica e collaboratrice di Papa Francesco, Gabriela Sacco, direttrice e membro fondatore dell’Istituto per il dialogo globale e la cultura dell’incontro (Igdce, un’organizzazione che lavora vicino a Papa Francesco) la quale dialogherà insieme al ritrovato Alessandro Mrakic, funzionario del programma delle nazioni unite per lo sviluppo, che parteciperà on-line nell’incontro dal titolo Il coraggio è l’energia della speranza. Il coraggio di sperare.

La convention proseguirà con l’incontro Il coraggio è l’energia della speranza. L’era francescana, coraggio e speranza come costruzione antropologica con Luis Liberman, antropologo, fondatore ed ex direttore dell’istituto per il dialogo globale e la cultura dell’incontro, un programma ispirato al messaggio di Papa Francesco, orientato all’educazione, al lavoro e all’ambiente, professore associato all’Università di Buenos Aires e presidente dell’Instituto Universitario del Agua y el Saneamiento (Iuas).

L’ultimo appuntamento di questa edizione si svilupperà con la straordinaria partecipazione in diretta on-line della prima ed unica suora voluta da Papa Francesco sottosegretaria del Sinodo dei Vescovi, Suor Nathalie Becquart, dal 2019 Consultore della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi e dal 2012 al 2018 Direttrice del Servizio Nazionale per l’Evangelizzazione dei giovani per le vocazioni della Conferenza dei Vescovi in Francia che ci parlerà de Il coraggio della conversione sinodale.