La commemorazione |
1 - Newsletter
/
Dalla Città
/

Lucca ricorda Angelo Orsucci, martire della fede

10 settembre 2022 | 13:03
Share0

Il vescovo in collegamento dal Giappone durante la cerimonia che si è tenuta in via Guinigi

Si è tenuta oggi (10 settembre) a quattrocento anni dal martirio, la commemorazione del missionario lucchese, Angelo Orsucci, morto sul rogo a Nagasaki, in Giappone, nel 1622.
Alla celebrazione, che si è tenuta in via Guinigi, sotto la lapide in memoria del beato, era presente anche il sindaco di Lucca, Mario Pardini, una delegazione dell’arcidiocesi di Lucca, guidata dall’arcivescovo Paolo Giulietti ha raggiunto la città di Nagasaki per partecipare alle celebrazioni dei martiri che si tenevano in contemporanea.

In collegamento telefonico durante la cerimonia, il vescovo Paolo Giulietti ha raccontato l’evento che si è tenuto in nel Paese del Sol Levante: “Ci siamo trovati in piazza a Nagasaki di fronte al memoriale che ricorda i martiri cristiani in Giappone – dice Giulietti -. Siamo andati in processione in cattedrale tenendo in mano le tavolette con tutti i nomi dei martiri e poi abbiamo celebrato l’eucarestia. Ma molto interessanti sono stati anche i giorni precedenti, che ci sono serviti per riscoprire la figura di Orsucci e il ruolo dei missionari occidentali qui in Giappone. Nonostante pochi anni di evangelizzazione, fatta con la delicatezza di tener conto di una cultura locale, ha tenuto duro per due secoli e mezzo con una trasmissione a livello famigliare, nonostante si rischiasse la morte. Questo è un aspetto sorprendente. Orsucci, viene in Giappone sapendo di rischiare grosso, e a fronte dei pochi mesi in cui riesce a stare vicino alla popolazione locale, passera gli ultimi quattro anni della sua vita in prigionia, che culminerà con il martirio”.

Lucca, il prossimo anno, in occasione dei 450 anni dalla nascita di Angelo Orsucci avvenuta nel 1573, ospiterà una delegazione proveniente dal Nagasaki.
I 450 anni dalla nascita – prosegue il vescovo -, potrebbero essere un’altra occasione per rivalutare questa figura di Orsucci e dell’azione missionaria di quegli anni in Giappone. Spero quindi che la commemorazione di oggi di fronte alla lapide possa essere un punto di partenza che ci veda uniti in questo legame che può nascere tra noi e la città di Nagasaki”.

Il sindaco Pardini dopo aver deposto una corona in memoria del martirio di Angelo Orsucci, prende la parola per ringraziare il vescovo e la delegazione: “Volevo ringraziarla – dice Pardini – e devo ricordare che appena ho assunto il ruolo di sindaco di Lucca, ci siamo visti con il Vescovo e abbiamo parlato di questa commemorazione. Purtroppo non sono potuto venire con voi in Giappone, perché è il primo anno da sindaco e il mio ruolo mi impone di essere vicino alla città durante il settembre. Non volevo comunque mancare a questa commemorazione qua di fronte alla lapide del martire e senza dubbio per i 450 anni dalla nascita non mancherà l’impegno di tutti e cercheremo di non sfigurare di fronte all’accoglienza che Nagasaki vi ha riservato alla diocesi lucchese. L’impegno – conclude -, deve essere massimo perché è dall’esempio del passato che si può affrontare meglio il futuro”.

La cerimonia si conclude sulle note della “Madama Butterfly” del maestro Giacomo Puccini, opera ambientata proprio a Nagasaki in Giappone, eseguita dalla giovane musicista Benedetta Mignani.