Passerella in Fondazione Banca del Monte di Lucca per i Lucchesi che si sono distinti all’estero
Avvocati, giornalisti, ma anche piloti d’aereo, agenti di polizia, grandi musicisti e dipendenti della Nasa fra le figure che hanno ottenuto il riconoscimento
C’è chi ha ripercorso la sua storia personale, e chi, con le lacrime agli occhi, ha dedicato il premio a un proprio caro, scomparso. Ma a prevalere nei 12 lucchesi nel mondo premiati dall’omonima associazione, nel pomeriggio di oggi (13 settembre), è l’orgoglio di essere originari di questa terra.
Una città, Lucca, che ha rinnovato così il tradizionale appuntamento in apertura della Luminara di Santa Croce svoltosi quest’anno nell’auditorium della Banca del Monte di Lucca, e ritornato dopo ben 2 anni, libero dalle normative anti – Covid.
Una cerimonia tradizionale, la premiazione dei lucchesi che si sono distinti all’estero, portata avanti dal 1951, come hanno ricordato le tante figure istituzionali presenti fra cui il sindaco di Lucca Mario Pardini, il vescovo di Lucca Paolo Giulietti, il presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca Andrea Palestini e il presidente della Provincia, Luca Menesini.
Sono stati loro a rilasciare la pergamena ai 12 lucchesi che si sono distinti nel mondo, fra cui avvocati, giornalisti, ma anche piloti d’aereo, agenti di polizia, grandi musicisti e dipendenti della Nasa. Tante storie e carriere diverse, ma lo stesso legame indistruttibile con la nostra terra.
A presentare la cerimonia e partecipare alla premiazione, anche la presidente dei Lucchesi nel Mondo Ilaria Del Bianco e il nuovo volto della Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, Valter Tamburini che ha dichiarato: “E’ un onore per me partecipare per la prima volta a questa cerimonia importantissima, perché Lucca è sempre stato territorio di migranti. Migranti – prosegue – che hanno portato il nome della città per il mondo, e ne sono stati e continuano ad esserne i migliori ambasciatori”.
“Questi premiati, come tutti gli emigrati lucchesi, sono un traino per la nostra economia – conclude Tamburini, e si rivolge direttamente ai 12 lucchesi insigniti del riconoscimento -: attraverso il vostro messaggio e la vostra opera potete tenere alto il nome di Lucca e della sua provincia nel mondo”.
Parole condivise dal sindaco di Lucca Mario Pardini: “È stato per me un grande onore presenziare per la prima volta in veste di sindaco alla tradizionale cerimonia di premiazione dei lucchesi che si sono distinti all’estero – ha affermato il sindaco – che da sempre si svolge nell’ambito del Settembre lucchese. Un riconoscimento importante perché questi conterranei, operando nel campo dell’imprenditoria, del lavoro, delle professioni, della cultura e del volontariato, hanno contribuito alla crescita economica e sociale dei paesi di accoglienza, tenendo alto il nome di Lucca e della sua provincia”.
“I lucchesi nel mondo – ha aggiunto Pardini – sono anche un importante punto di riferimento per le aziende della nostra provincia. Un punto di riferimento che nasce dai vincoli che legano Lucca ai propri figli all’estero e ai loro discendenti. Un sentimento favorito ed alimentato dalla presenza organizzata dalle nostre comunità all’estero, che è un piacere rivedere a Lucca in grande numero dopo le restrizioni agli spostamenti dovute alla situazione globale degli ultimi due anni. Bentornati, concittadini”.
Un caloroso ringraziamento all’associazione Lucchesi nel mondo anche da parte del presidente della Provincia, Luca Menesini che ne ha sottolineato il merito “di tenere vivo il legame della città con l’estero”.
“Siamo onorati di ospitare nel nostro auditorium i lucchesi che si sono distinti all’estero – ha detto inoltre il presidente della Fondazione Banca del Monte di Lucca, Andrea Palestini – Questo auditorium è a servizio della città, perciò è casa di tutti i lucchesi, anche quelli che risiedono all’estero”.
Proprio per loro lancia poi un appello il vescovo di Lucca, Paolo Giulietti, accennando alla storia di emigrazione della sua stessa famiglia: “A San Francisco ho toccato con mano la vivacità dell’emigrazione lucchese nel mondo, e anche il suo forte attaccamento alla terra d’origine. Tuttavia – ha sottolineato – domenica 25 si vota: ma i miei nipoti, anch’essi lucchesi nel mondo, non potranno farlo. Rispettare fino in fondo la realtà lucchese emigrata significa anche fronteggiare questa situazione, perché i giovani possano essere presenti nelle vicende del proprio paese”.







































Il premio Martinelli, ovvero il riconoscimento che premia meriti specifici nell’ambito sociale e della solidarietà, quest’anno è stato assegnato all’artista Franc D’Ambrosio, conosciuto in tutto il mondo per la sua interpretazione nel musical Il fantasma dell’opera. Fuori le porte di Broadway, invece, in pochi sanno che deve gran parte della sua formazione musicale al maestro lucchese Lorenzo Malfatti.
Fin da giovanissimo Franc studia musica. Nel 1988 incontra il baritono lucchese Lorenzo Malfatti che riconosce il suo talento e gli propone un soggiorno di studio di canto lirico a Lucca, un progetto per lui anni da lui fortemente voluto e promosso. Franc ha così modo di far crescere ed affinare la sua voce da tenore durante un lungo soggiorno di quattro mesi, durante i quali si innamora della nostra città, stringendo legami ed amicizie tuttora vive. Da qui prende avvio una fulgida carriera: interpreta Anthony Vito Corleone, il figlio tenore di Al Pacino ne Il Padrino III. Proprio sentendolo cantare la canzone del film “Brucia la terra”, di Nino Rota, Luciano Pavarotti lo invita a perfezionarsi nella sua villa di Pesaro. Scelto per interpretare il ruolo del protagonista del musical di Andrew Lloyd Webber “Il Fantasma dell’opera” calca palcoscenici di Broadway e del mondo in più di 2600 repliche, vantando a lungo il titolo di interprete con la più lunga permanenza nel ruolo. Il ruolo della vita, come Franc stesso lo definisce; il suo viso si fonde con la maschera che cela i tratti sfigurati del musicista geniale costretto a nascondersi nei sotterranei dell’Opera di Parigi e la sua voce esprime come altre non hanno fatto la disperazione dell’amore non svelato.
Quando nel 2013, per onorare la memoria del maestro Malfatti, scomparso pochi anni prima, l’Associazione lucchesi nel mondo decide di lanciare una nuova accademia vocale a lui intitolata, sostenuta dal Comune di Lucca e dalla Fondazione Banca del Monte, Franc D’Ambrosio ne diviene il testimonial d’eccezione ed il presidente del consiglio di amministrazione.
Nel 2015, sempre per celebrare l’affetto e la riconoscenza verso Lucca e verso il suo maestro, offre alla città un indimenticabile concerto realizzato al Teatro del Giglio con il supporto della Fondazione Banca del Monte e delle istituzioni lucchesi.
Tutti i premiati
Juan Martín De Luca – Nato nel 1983 a La Plata in Argentina da una famiglia originaria di Lucca, si laurea in giurisprudenza all’università Nazionale di La Plata specializzandosi in diritto internazionale e frequentando successivamente ulteriori corsi di approfondimento. Avvocato con un proprio studio professionale è anche funzionario giudiziario della provincia di Buenos Aires, specializzato in diritto di famiglia e diritto internazionale. Ai suoi studi, seguendo l’amore per la terra di origine della famiglia, ha affiancato un impegno costante all’interno della collettività italiana e nell’associazionismo di emigrazione iniziato con la sua partecipazione a Buenos Aires, come invitato, alla riunione del coordinamento toscano in Sudamerica. Dapprima impegnato nell’associazione giovanile e poi nel circolo toscano di La Plata ha preso parte nel 2013 al programma Orizzonti Circolari – Ambasciatori affettivi del terzo millennio visitando il parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano durante un soggiorno formativo rivolto alla promozione economico e turistica. Ha partecipato poi alla conferenza dei Giovani Italiani nel Mondo, divenendo anche segretario del Comitato degli italiani all’estero (Com.It.Es) della circoscrizione di La Plata, di cui è presidente dal 2021. Molto impegnato anche in opere umanitarie, è membro della Fondazione universitaria del Rio de La Plata e della Fondazione dell’ospedale Suor Maria Ludovica, che supporta le famiglie dei piccoli pazienti dell’ospedale pediatrico della città. Con questa e con la Caritas di la Plata Fondazione nel 2018, a seguito del devastante terremoto che colpì il Perù, partecipò ad una missione nella città di Chincha Alta, in Perù per aiutare nella distribuzione di generi di prima necessità, medicine e aiuti umanitari.
Galo Molina – Nato nel 1966 a Quito, in Ecuador, la sua famiglia paterna, Parducci era originaria di Mastiano, piccola frazione collinare di Lucca. Laureato in economia e commercio all’università Laica Vicente Rocafuerte di Guayaquil nel 1990 si specializza in Management nel 2005 frequentando corsi in Ecuador e Messico. Dal 1998 incentra la sua attività professionale nella gestione delle operazioni logistiche per il trasporto aereo, terrestre e marittimo in America Latina, Usa Europa ed Asia per grandi gruppi industriali: Planet Cargo, Navicargoecu, Aviation Services e Navilogistics trading offices. Proseguendo una brillante carriera professionale, ricopre incarichi presidenziali nelle più importanti compagnie di trasporti ed occupandosi della movimentazione di merci le più disparate: beni deperibili, carichi pericolosi e animali vivi, e, via mare, di trasporti eccezionali fuori misura. La società di trasporti logistici da lui presieduta gestisce il traffico di merci in tutto il Sud America ed in particolare in Perù e Colombia, dalle operazioni di sdoganamento, allo stoccaggio in magazzino, alle coperture assicurative, fino ovviamente al trasporto e distribuzione via terra. Per l’esperienza acquisita durante la sua attività è stato chiamato a presiedere la Fiata (federazione internazionale di settore con sede a Ginevra), di cui oggi è vice presedente e membro del consiglio di amministrazione. Intervistato dalle maggiori riviste settoriali sia in Sud America che in Europa, è stato chiamato a partecipare come relatore conferenze internazionali di settore e a congressi specialistici.
William Moriconi – Nato nel 1976 a Barga, dove la famiglia ancora risiede, inizia gli studi musicali presso l’istituto musicale Boccherini di Lucca, scegliendo quale strumento l’oboe. Diplomatosi al conservatorio Luigi Cherubini di Firenze, si trasferisce poi a Lugano per proseguire il suo perfezionamento si trasferisce a Lugano. Dopo pochi mesi dopo viene selezionato tra i migliori quattro giovani musicisti italiani e prende parte al corso annuale per professori d’orchestra al Teatro alla Scala di Milano. La sua carriera è proseguita prima nell’orchestra giovanile Europea, poi con l’orchestra Regionale della Toscana e, dopo aver vinto il concorso nazionale, con l’orchestra sinfonica di Roma, dove è restato per otto anni incidendo numerosi dischi. Nel 2010 si trasferisce in Scozia, a Glasgow. Inizia una serie di collaborazioni con diverse orchestre nazionali: la Scottish Chamber Orchestra, la Royal Scottish National Orchestra e lo Scottish Ballet. Sempre legato alla sua Barga, ha mantenuto forte il legame con le proprie origini organizzando un programma di corsi di perfezionamento estivi per giovani musicisti scozzesi dal titolo “Music in Tuscany”, con esibizioni nei comuni di Barga, Borgo a Mozzano e Bagni di Lucca. Parallelamente alla carriera di musicista William entra nel mondo del Jewellery Fashion design e nel 2013 apre il suo primo negozio di gioielleria nella galleria St Enoch Centre a Glasgow interamente dedicato alla gioielleria Made in Italy con gioielli esclusivamente di produzione Toscana. Per questa sua attività nel 2014 riceve il premio come miglior negozio made in Italy in Scozia. Con il Brand Moriconi Italy si è lentamente affermato aprendo nuovi negozi ed entrando a far parte della catena House of Fraser e nella prestigiosa Buchanan Galleries. Lo scorso dicembre ha aperto un nuovo punto vendita ad Edinburgo nel nuovissimo Saint James Quarter.
Antonio Moroni – Nato nel 1953 a Barga, si laurea in chimica a Pisa nel 1979 e si trasferisce, grazie a borse di studio, prima all’Università del Massachusetts e successivamente al Politecnico di New York. Nel 1993 consegue un Master in Business Administration alla Seton Hall University. Dopo questo perfezionamento assume un importante incarico che lo porta alla Nasa, dove entra a far parte di un gruppo di coordinamento nell’ambito di progetti di sviluppo di plurime applicazioni spaziali, nei campi della chimica, della tecnologia farmaceutica e di prodotti medicinali, con particolare riguardo ai materiali polimerici. Nel corso della sua carriera ha lavorato con molte altre aziende chimiche (Penwalt, Isp), farmaceutiche (Glaxo Smithkline, Warner Lambert, Penwest) e di imprese che producono protesi mediche (Meadox, Boston Scientific). E’ attualmente uno dei ricercatori più quotati negli Stati Uniti nel settore farmaceutico e per questo ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Nonostante i tanti impegni professionali, mantiene un forte legame con le proprie origini, sta cercando di realizzare il suo sogno, aprire un mercato immobiliare in Toscana per le vacanze e di riavvicinare gli oriundi italiani alle proprie origini. È inoltre appassionato di fotografia e moto, dalle fuori strada a quelle d’epoca.
Leo Pierini – Originario di Marlia, nasce nel 1957 a San Francisco dove la famiglia era emigrata. Laureatosi in giornalismo alla San Francisco State University, entra al dipartimento di Polizia di San Francisco trafsrendosi poi al California Department of Corrections (Cdc) dove viene assegnato agli uffici direzionali della prigione di San Quentin. Nel 1985, per le sue spiccate capacità professionali, viene chiamato a coordinare la squadra di investigazione contro il narcotraffico, la Squadra Speciale di Sicurezza, ora conosciuta come l’Unità dei Servizi Investigativi. Viene promosso a Sergente nel 1990 e nel 1992 viene assegnato all’unità di San Francisco. Nel 1993 entra a far parte del gruppo di lavoro propedeutico alla creazione del reparto Fugitive Recovery Enforcement team divenendo poi comandande del reparto libertà vigilata, collaborando con la Fugitive task force dell’Fbi. Nel 1996 viene assegnato, per le competenze acquisite durante il suo servizio, alla squadra Fugitive apprehension della bay area. Nel corso degli anni, la sua professionalizzazione lo ha portato a controllare circa 80-100 prigionieri su libertà vigilata, alcuni dei quali per gravi precedenti penali. Nel 2005 entra stabilmente nell’unità per la repressione della latitanza e vi rimane fino al 2011 quando, a seguito di un’operazione di polizia, subisce gravi ferite alla spalla, al collo ed alla schiena che lo costringono a ritirarsi l’anno successivo. Da quel momento Leo inizia a dedicarsi all’associazionismo sportivo ed entra a far parte di vari club italo americani e viene eletto nel 2022 Presidente dell’Italian American Citizens Club di South San Francisco.
Blake Ragghianti – Nasce nel 1981 a Pittsburgh dove il bisnonno emigrò da Lucca nel 1906. Nel corso della sua vita, Blake, ha intrapreso con successo i più svariati ambiti diventando: capitano internazionale di Yacht, subacqueo di livello avanzato, compositore di musica affermato, produttore di liquori, noto fotografo e poeta. La sua formazione è avventua nel design ecosociale presso la Gaia University, nella Permaculture Design presso l’Oregon State University. Il suo prossimo progetto è creare una fattoria sostenibile e rigenerativa utilizzando i modelli simbolici della natura. Ha ricevuto premi a livello internazionale per aver realizzato alcune composizioni musicali, in particolare il Musical eseguito a Broadway dal titolo The Christmas Sweater. Blake ha composto il primo balletto completamente orchestrale presentato in anteprima a Pittsburgh e realizzato dando origine all’associazione OvreArts composta da 100 musicisti e ballerini. Per questa opera e per un’altra dal titolo “Fukushima”, in onore della tragedia nucleare in Giappone, ha vinto il premio intarnazionale per l’Eccellenza nella Composizione Musicale a Sykes in Grecia, ed è stato insignito di una laurea ad honorem in composizione musicale avanzata all’Accademia Nazionale di Musica in Grecia. In ambito navale ha ottenuto la licenza di capitano dalla Guardia Costiera Britannica navigando oltre 32mila chilometri fra Stati Uniti, Caraibi e Australia. Uno dei suoi più grandi successi è stato il negozio di liquori a Pittsburgh nel quale commercializza fra gli altri il limoncello prodotto con l’antica ricetta di famiglia. Questa distilleria ha avuto, nel solo primo anno di attività, un fatturato di 1 milione di dollari, vincendo molti premi internazionali per i suoi liquori. Blake è membro attivo della locale Lucchesi nel Mondo, sta imparando la lingua italiana ed ha la doppia cittadinanza aiutando anche altri ad ottenerla.
Veronica Salati – Nata a Lucca nel 1980 si diploma al liceo artistico, ma comprende immediatamente che l’arte non è la sua strada. Veronica sente di dover partire, di dover cercare la sua vocazione intraprendendo un viaggio. Inizialmente senza una destinazione ben precisa, ma ben presto realizza qual è la sua passione: il volo. A 25 anni sostiene un colloquio ed inizia a lavorare come assistente di volo per Ryanair. Si trasferisce per quattro anni in Inghilterra e durante questo periodo di duro lavoro impara molte lingue. Il lavoro di hostess le permette di viaggiare e volare, ma non la realizza professionalmente. È affascinata dagli aerei e grazie alle ore su di essi ne apprende molti segreti concretizzando realmente di voler diventare Pilota di linea. Continua a lavorare sugli aerei fino a diventare Capo Cabina, iniziando però contemporaneamente, non senza difficoltà, a studiare per ottenere il brevetto di volo affrontando questo difficile percorso con coraggio, tenacia, sacrificio, ma soprattutto passione. Si scontra contro i pregiudizi del suo essere donna, ancora molto vivi nel mondo dell’aviazione, e contro le problematiche dovute alla sopraggiunta pandemia. Passa un periodo di studio in California per fare Team Building e ore di volo. Nel 2021 ottiene il tanto desiderato brevetto di pilota di linea in Spagna, a Maiorca, dove nel frattempo da anni si è trasferita. Il sogno di Veronica, come quello di molti conterranei che sono dovuti andare all’estero in cerca di fortuna, è di tornare in Italia a lavorare per una grande compagnia.
Flavia de Araujo Sbragia – Nata nel 1980 a Rio de Janeiro dove il nonno paterno emigrò nel 1947 da Lucca, dopo gli studi si specializza in ambito turistico. Da sempre impegnata nella comunità italiana e nelle associazioni di emigrazione segue con attenzione il rinnovato interesse verso il turismo di ritorno e comprende di poterlo sviluppare sfruttando il grande potenziale datole dalle proprie origini e dalle proprie conoscenze. Nel 2010 crea il blog Toscana, aì vou eu!! (www.toscanaaivoueu.wordpress.com) dove pubblica la storia, i paesaggi, gli itinerari, le curiosità e le notizie provenienti da tutto il comprensorio toscano collaborando con alcune agenzie di viaggi. Molto attenta alle tematiche sociali entra nell’organizzazione Oscip Planetapontocom partecipando al progetto Conselheiros Escolares che coinvolge anche Unicef ed il comune di Nova Iguassu di Rio de Janeiro. Nell’ambito di questa attività organizza 4 workshop dedicati a rappresentanti di studenti, insegnanti e genitori ed un libro dal titolo Buon Consiglio. Sotto la sua presidenza, l’associazione Lucchesi nel Mondo sezione di Rio de Janeiro ha sviluppato diverse iniziative dedicate alla promozione del territorio lucchese, toscano e più in generale Italiano: il Cine Club con proiezioni in italiano, il Cafè Filosofico ed i Sapori Toscani, evento di degustazione di vini provenienti esclusivamente dalla nostra regione. Ha realizzato il sito web dell’associazione www.lucchesinelmondorj.wordpress.com ed il giornale dell’associazione dal titolo Le Mura. Rappresentante del Brasile nell’associazione I Colori per la Pace dal 2016, con il supporto dell’Associazione Lucchesi nel Mondo ha realizzato una esposizione dei disegni provenienti da tutto il mondo e realizzati sul tema dai bambini.
James Edward Thompson III – Nato in Giappone, a Yokohama, nel 1974, prosegue gli studi ad Hong Kong trasferendosi poi negli Stati Uniti, dove si laurea all’Università della California. Viene assunto dalla MSL Express, un’azienda americana specializzata nel trasporto di merci fra Stati Uniti e Cina diventando Sales Director per la sede di Shanghai. Dal 1999 entra a far parte dell’azienda di famiglia, la Crown Worldwide Group, fornitore leader a livello mondiale in servizi logistici specializzato in traslochi e trasporto di opere d’arti con più di 5000 dipendenti in 80 diversi paesi, gruppo all’interno del quale riveste vari incarichi dirigenziali. Grazie anche al suo apporto di idee e competenze, sotto il suo coordinamento l’azienda raggiunge prestigiosi traguardi e riconoscimenti, aumentando significativamente il volume di traffico ed affari. Insignita ad Hong Kong con il più prestigioso premio nel suo ambito di competenza è stata per due volte vincitrice del premio per i Migliori Servizi Innovativi assegnato dalla Camera di Commercio di Hong Kong. L’azienda ha inoltre ricevuto dalla DHL South China Morning Post il premio come miglior compagnia internazionale di Hong Kong. Nel 2015, dopo aver trascorso 17 anni nell’azienda di famiglia, decide di avviare una propria attività, la Throne Properties per lo sviluppo di un centro logistico in Cina specializzato nell’automazione ad alta tecnologia. Su di un’area di 70.000 metri quadrati soprattutto a servizio di produttori di veicoli elettrici come Toyota, finalizzato alla movimentazione dei pezzi di ricambio automobilistici utilizzati nella produzione high-tech. Fin da giovane interessato alla vicenda della sua famiglia, ha svolto una approfondita ricerca genealogica non ancora conclusa tramite la quale è risalito, ad oggi, fino al 1905, quando il suo antenato Eugenio.
Silvio França Torres – Nasce a Casa Branca in Brasile nel 1946 da una famiglia originaria di Castelnuovo di Garfagnana. Si laurea in scienze sociali presso la Facoltà di Filosofia, Scienze e Lettere di São José do Rio Pardo nel 1970 , e si specializza in Comunicazione Sociale e Giornalismo a Eca/Usp nel 1973. Presidente del Centro Studi e Ricerche sull’Amministrazione Comunale (Cepam) nella città di San Paolo dal maggio 2003 al dicembre 2004, è entrato a far parte del Movimento Democratico Brasiliano (poi diventato Partito del Movimento Democratico Brasiliano) nel 1974 e del Partito Social Democratico Brasiliano nel 1989. Eletto sindaco di São José do Rio Pardo nel 1982, nel 1990 diventa deputato statale di San Paolo e nel 1994 deputato federale, restando in carica per ben ventidue anni. È autore, insieme ad Aldo Rebelo, di Cbf Nike, volume pubblicato da Casa Amarela nel 2001 e basato sul rapporto Cpi do Futebol. Ha sempre svolto i suoi mandati rispettando i principi etici, morali e cristiani e realizzando importanti opere pubbliche in più di cento città dello stato di San Paolo. E’ stato promotore della ricerca di soluzioni finanziarie per la case della misericordia dello stato ed ha contribuito a costruire migliaia di case popolari. Nel corso della sua carriera politica ha avuto il riconoscimento di essere sempre stato attivo, competente, preparato, solidale e di una serietà senza pari.
Claudio Ulivieri – Nato ad Altopascio nel 1954, muove i primi passi nel mondo della ristorazione presso il ristorante del Porto. Dopo un breve periodo a Milano, dove lavora in un ristorante toscano, decide nel 1980 di trasferirsi a Chicago. Qui incontra Lino e Phil Stefani, imprenditori nel settore della ristorazione, anche loro di origine lucchese. Claudio entra a far parte dello staff dei Ristoranti del Gruppo Stefani, una rinomata catena che a quel momento contava oltre dieci ristoranti di alto livello a Chicago. Dopo aver iniziato come aiuto in cucina, per le sue doti e la sua dedizione prosegue in una brillante carriera divenendo chef e ricoprendo poi ruoli manageriali fino a divenire vice presidente del gruppo. Claudio ha avuto l’opportunità di cucinare per importanti e note personalità tra i quali il sindaco di Chicago Richard Daley, Michael Jordan, Sergio Marchionne, l’attore Joe Pesci ed i presidenti degli Stati Uniti Jimmy Carter, Bill Clinton e Barak Obama. Ottienuta la meritata pensione lo scorso anno non viene meno la sua passione per la ristorazione: apre così un suo proprio ristorante, la Luca Osteria and Bar a Oak Brook, vicino Chicago, in cui onora nuovamente la tradizione toscana e l’attaccamento alle tradizioni culinarie delle proprie origini, promuovendo piatti in cui il sapore toscano ed i prodotti toscani vengono esaltati e promossi. Claudio afferma con convinzione ed emozione: “Sono sempre stato orgoglioso del mio retaggio culturale italiano ed ancor più delle mie radici Toscane. Come l’ho dimostrato? Attraverso la cucina autentica, la preparazione accurata delle pietanze, la qualità degli ingredienti, la fedeltà alle ricette tradizionali”. Grazie al suo talento, alle sue competenze professionali, alle sue doti umane e alla sua generosità, Claudio ha ricevuto numerosi riconoscimenti organizzando e sostenendo anche numerosi eventi benefici dedicati alla raccolta fondi a favore di bambini bisognosi ed a sostegno dell’insegnamento della lingua italiana nelle scuole americane.