Stop a nuovi bar e ristoranti in città: la moratoria è (per ora) fino alla fine dell’anno
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La decisione della giunta sulla base delle prime risultanze del progetto di ricerca della Scuola Imt Alti Studi Lucca. Plauso di Confcommercio che torna a chiedere un tavolo di confronto
Proroga in arrivo fino alla fine del 2022 per la moratoria all’apertura di nuove attività di somministrazione di alimenti e bevande nel centro storico di Lucca.
Lo ha deciso la giunta comunale nella seduta di ieri (15 settembre), sulla base delle prime risultanze del progetto di ricerca della Scuola Imt Alti Studi Lucca dal titolo Progettazione e sviluppo di azioni legate alla promozione e valorizzazione delle qualità professionali ed economiche del territorio della città di Lucca.
La moratoria è infatti in scadenza il prossimo 18 settembre, ma la giunta ha ritenuto di prendere ancora il tempo necessario a valutare e ad approfondire la documentazione fin qui prodotta in bozza dalla scuola Imt, al fine di ricercare quel necessario bilanciamento tra interesse pubblico generale e diritto all’esercizio dell’attività imprenditoriale, per produrre i provvedimenti necessari alla tutela del centro storico. L’intento è quello di preservare la peculiarità del centro storico della città, conosciuto in tutto il mondo per la bellezza dei complessi monumentali e di un edificato ancora perfettamente riconoscibile nei suoi tratti originari, da un eccessivo incremento di attività nell’ambito della somministrazione capace di condizionare anche il mercato immobiliare.
Quindi, fino al 31 dicembre di quest’anno, continueranno a valere le regole applicate a partire dal 2018: sospensione, limitatamente al centro storico, dell’insediamento, anche per trasferimento, di nuove attività di commercio al dettaglio in sede fissa di prodotti appartenenti al settore merceologico alimentare; la somministrazione di alimenti e bevande, comprese le attività di somministrazione svolte in abitazioni, quali home restaurant o analoghe; la produzione, preparazione, vendita di prodotti alimentari, a carattere artigianale o industriale, compresa la panificazione.
Confcommercio Imprese per l’Italia – Province di Lucca e Massa Carrara apprende con favore la decisione della giunta. “Un primo atto indubbiamente positivo – si legge in una nota a firma del presidente Rodolfo Pasquini e della direttrice Sara Giovannini – che va nella direzione auspicata appena pochi giorni fa dalla nostra associazione che, giova ricordarlo, è stata la prima promotrice negli anni passati di un atto che andasse a porre paletti ad un fenomeno dalle importanti ricadute non solo commerciali, ma anche lavorative e in termini di decoro urbano”.
“Adesso – prosegue la nota – la nostra richiesta all’amministrazione è quella di aprire da qua a dicembre un tavolo di confronto aperto a tutte le categorie, in modo da affrontare il tema del futuro sviluppo del centro storico tutti assieme. Al tempo stesso auspichiamo un coinvolgimento attivo delle categorie anche nell’analisi dell’interessante studio realizzato da Imt Alti Studi Lucca”.
“Così come avevamo già avuto modo di dire quando la notizia dello studio fu annunciata – terminano Pasquini e Giovannini -, le scelte strategiche che un ente sarà chiamato a fare devono passare giocoforza da una raccolti di dati il più possibile precisa e puntuale, attraverso anche il ruolo di chi come noi rappresenta da decenni il mondo delle imprese commerciali ed economiche del centro storico”.