Asse suburbano, costi lievitati di un milione e mezzo: l’opera si farà in due lotti foto

L'assessore Buchignani: "Prima tranche a gara entro la prossima primavera". Resta il rebus degli espropri

L’asse suburbano s’ha da fare. Lo sostengono dalla nuova maggioranza, lo confermano dall’attuale opposizione. Ma costerà. Di più rispetto ai 7 milioni di euro con i quali la Regione ha finanziato l’infrastruttura. Un milione e mezzo in più la spesa stimata dal Comune che a causa dell’aumento dei costi ha deciso di suddividere l’opera in due lotti, il primo dei quali dovrebbe andare a gara entro la prossima primavera.

Il punto della situazione è stato fatto stamani (3 ottobre) in commissione. Definito da tutti come un’opera necessaria per ammortizzare il traffico sulla circonvallazione, l’asse suburbano permetterebbe a chi arriva dalla parte sud del territorio di Lucca, di raggiungere l’area a nord della città, senza passare di fronte alle mura urbane. Un progetto “figlio” di molte amministrazioni, che non sono mai giunte ad un completamento del percorso a causa degli alti costi e di alcuni problemi giuridici.

L’asse suburbano comunque, “s’ha da fare”, in un modo o nell’altro, ed è questo lo spirito che è emerso oggi (3 ottobre), nella seduta della Commissione lavori pubblici, dove all’ordine del giorno c’era appunto la sua discussione di fronte ai tecnici della Dp ingegneria, il dottor Alessandro Dami e il dottor Matteo Pierami e all’assessore ai lavori pubblici Nicola Buchignani.
“Il progetto nasce da precedenti amministrazioni, della giunta Fazzi e Favilla, ad oggi – spiega l’assessore -, l’opera è finanziata per 7 milioni di euro ed è stato concluso il progetto preliminare. L’asse suburbano risulta un soluzione fondamentale per la città, per poter eliminare parte del traffico che scorre sulla circonvallazione. Il percorso infatti prevede addirittura un collegamento che va dal nuovo ponte sul Serchio, fino all’ipotetico casello di Mugnano. In questo modo si possono collegare le zone a nord, nord-ovest della nostra città, con quelle su sud-est, senza passare dal centro”.

L’opera è finanziata dalla Regione Toscana: purtroppo però, con l’aumento del costo dei materiali si rischia che i soldi elargiti dalla Regione, non siano sufficienti per la sua totale realizzazione.

“La Regione ha finanziato il progetto con 7 milioni di euro e con tutta probabilità i soldi non basteranno per realizzare tutto il percorso – spiega l’assessore Nicola Buchignani -. Proprio per questo abbiamo deciso di dividere i lavori in due lotti, con il primo lotto che si avvantaggerà di questo finanziamento, considerando di arrivare a gara nella primavera del prossimo anno”.

L’asse suburbano però, nei vari anni, ha sempre subito degli stop, anche quando sembrava tutto pronto. La realizzazione del percorso infatti prevedeva l’esproprio di alcuni terreni privati e di un immobile nella zona di via Vecchia Pesciatina.

“Il problema dell’esproprio di alcuni terreni e l’abbattimento di un immobile, ha rallentato molto l’iter di questa opera – commenta ancora l’assessore -. Un esproprio che si trascina da 15 anni, l’amministrazione comunale quindi, per ovviare il problema ha cercato di invitare i progettisti a presentare altre ipotesi su dove far passare l’asse”.

Anche l’opposizione ritiene fondamentale l’opera come afferma il consigliere Francesco Raspini: “L’asse sub urbano è un’opera importante per la città – dichiara -. Alcuni problemi hanno rallentato l’iter di approvazione. Pur avendo i titoli per procedere agli espropri in via vecchia Pesciatina, la scorsa amministrazione decise di non eseguirli, perché la situazione sul campo era tale che il proprietario lamentava la presenza della madre all’interno dell’abitazione da abbattere. Se la nuova amministrazione riesce a trovare altre soluzioni senza abbattere l’abitazione, ben venga, però se si decide di espropriare non si possono pagare troppe spese, con il rischio poi di non avere fondi per finire i lavori”.

“Qua l’importante è andare avanti – prosegue Raspini -. Se si divide il progetto in due lotti per ragioni economiche, lo capisco, ma il secondo lotto non deve cadere nel dimenticatoio”.

Dal tribunale, la valutazione sull’immobile da abbattere e da riconoscere come indennità ai proprietari supererebbe addirittura un milione di euro. La stima però si riferisce a 15 anni fa e ad oggi è possibile che l’immobile versi in altre condizioni.

Raspini e Bianucci poi chiedono all’assessore a quanto ammonta l’aumento dei costi dei materiali e le tempistiche per la realizzazione del primo lotto. L’assessore Buchignani ha spiegato che l’aumento della spesa per i materiali è quantificabile in un milione e mezzo di euro in più, facendo levitare la cifra complessiva dell’opera a 8 milioni e mezzo.

Il primo lotto, ha però rassicurato Buchignani, dovrebbe arrivare a gara nei primi 3-4 mesi del 2023 e la durata dei lavori è stimata in un anno.

Il progetto è stato poi illustrato dai due ingegneri, Alessandro Dami e Matteo Pierami: “Il percorso che andiamo a fare parte dalla rotonda di viale Castracani all’altezza dello svincolo per andare all’Esselunga – dicono i tecnici -, per poi proseguire nei campi per raggiungere l’innesto con via vecchia Pesciatina, dove appunto abbiamo proposto alcune ipotesi di come procedere. Se si procede all’esproprio del terreno e dei fabbricati, la strada proseguirà dritta e per i lavori sarebbe la soluzione migliore. Se si procede all’esproprio dei soli terreni, allora la strada farà una S, passando adiacente al fabbricato. Se non viene fatto nessun esproprio, allora verrà realizzata una rotonda molto allungata, che crea comunque alcuni problemi geometrici e di flussi e potrebbe non essere possibile affrontarla con mezzi pesanti. Il tracciato poi prosegue per arrivare alla Santissima Annunziata dove è previsto anche un cavalca ferrovia dell’altezza minima di 7 metri. Il tracciato a quel punto può raggiungere la rotonda del Brennero, quella dove dovrebbe sorgere il nuovo ponte sul Serchio”.

Il consigliere Raspini precisa che le modifiche all’intersezione dell’asse suburbano con via vecchia Pesciatina, sono possibili grazie al nuovo piano operativo: “Il nuovo piano operativo permette già la realizzazione dell’asse suburbano – precisa -, ed inoltre, offre la possibilità ai progettisti di trovare soluzioni differenti se non si vuole procedere all’esproprio. Quelle presentate sono tutte ipotesi compatibili alla variante e questa variante permette a chi governa ora di fare scelte in libertà nella maniera migliore possibile”.

L’ingegner Andrea Biggi, dell’ufficio progettazione strade del Comune di Lucca spiega che il progetto adesso ha finito la sua fase preliminare e si appresta a arrivare a quella definitiva.

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