Odissea per ottenere il rimborso per una multa non dovuta: ancora polemiche sul trasporto pubblico locale

3 ottobre 2022 | 15:17
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Odissea per ottenere il rimborso per una multa non dovuta: ancora polemiche sul trasporto pubblico locale

Uno studente è stato sanzionato per ‘abbonamento non registrato’: Autolinee Toscane dà ragione all’utente che però intanto ha pagato

Odissea per ricevere il rimborso pr una sanzione non dovuta ricevuta da una verificatrice su un autobus. 

Proseguono le polemiche nel trasporto pubblico locale dopo l’episodio del parapiglia della scorsa settimana alla fermata di viale Regina Margherita e dopo le tante polemiche per il sovraffollamento negli autobus scolastici.

Calci alla verificatrice a bordo della navetta, poi scatta il parapiglia con gli studenti alla fermata

“Lo scorso 25 maggio – spiega il padre del sanzionato – una verificatrice controlla l’abbonamento a mio figlio e gli dice che tale abbonamento non è valido in quanto non registrato. Si parla di un abbonamento annuale Pegaso, acquistato dal vecchio gestore (Autolinee Toscane è subentrata i primi di novembre 2021, l’abbonamento è stato acquistato ad agosto 2021).  Mio figlio replica che questo abbinamento è stato nell’arco del tempo controllato più volte, sia da personale di Autolinee Toscane sia delle ferrovie (con abbonamento Pegaso è previsto utilizzo anche del treno) e anche la stessa mattina sul viaggio di andata, laddove non era stata contestata nessuna irregolarità. La verificatrice risponde a mio figlio che lei fa la multa in quanto abbonamento non regolare e lo invita a rivolgersi all’agenzia dove è stato acquistato per regolarizzarlo”.

“Il pomeriggio appena rientrato a casa accompagno mio figlio – spiega l’utente – all’agenzia di Viareggio dov’è stato acquistato l’abbonamento e ci dicono che tale abbonamento è valido e la multa non doveva essere fatta. Mi invitano a chiamare il numero verde di Autolinee toscane e mi forniscono le indicazioni per fare ricorso perché anche se ingiusta la multa è stata fatta e bisogna farlo. Come consigliato chiamo il numero verde, che mi conferma che il verbale non andava fatto in quanto abbonamento regolare, mi invitano a fare una mail tramite il loro sito spiegando l’accaduto e mi dicono di inviare la modulistica per il ricorso. Faccio la mail al servizio clienti di Autolinee Toscane spiegando l’accaduto, mi inviano in risposta le scuse e mi invitano a stampare la mail e presentarla al personale addetto alla verifica, nel caso in altro controllo fosse ritenuto non valido l’abbonamento. Mi invitano inoltre a fare una procedura di registrazione sul sito in maniera da regolarizzare la posizione (ma la mia posizione era regolare). Comunque effettuo la registrazione come mi viene indicato, inviando foto, documenti e tutto quanto richiesto, la registrazione mia e di mio figlio va a buon fine, ma sul profilo non può essere “caricato” questo abbonamento perché il sistema informatico non lo prevede. Perciò quello che abbiamo fatto al momento non serve. Invio tramite posta raccomandata tutta la documentazione per il ricorso che Autolinee Toscane riceve il 31 maggio. Lascio passare alcuni giorni, poi chiamo di nuovo il servizio clienti per sapere come mi devo comportare, mi viene detto che avendo fatto il ricorso non devo pagare il verbale ed attendere l’esito del ricorso, essendo mio figlio minorenne mi deve arrivare anche la notifica a casa”

“Aspetto altri giorni, poi chiamo di nuovo – prosegue – trovo un altro operatore che mi dice che devo pagare la multa perché il ricorso non ferma il conteggio dei giorni, perciò essendo passato più di 15 giorni, la multa è passata da 62,50 euro a 122,50. Loro però (servizio clienti) non hanno contatti con l’ufficio sanzioni, non riescono a dirmi a che punto si trova la mia pratica  sa solo che ne hanno molte da smaltire, ma di solito in 30 giorni rispondono. Si raccomanda di pagare il prima possibile il verbale, poi Autolinee Toscane farà iol rimborso . Mi reco a pagare la multa presso un punto Lis, come indicato, ma la multa non è pagabile. Chiamo di nuovo servizio clienti, che non so cosa abbia fatto, ma mi invita a tornare a pagare la multa dopo 2/3 giorni, così faccio ed il 4 luglio riesco a pagare il verbale”.

“Passa il tempo e non ho più notizie – dice ancora – Chiamo diverse volte il servizio clienti, mi dicono sempre che loro non hanno contatti diretti con l’ufficio preposto e non possono darmi indicazioni, ma devo avere pazienza ed aspettare. non c’è un tempo entro il quale devono rispondere… Richiedo contatto ed informazioni, tramite apposito link sul sito di At Bus, arriva la mail automatica che quanto prima sarò ricontattato, ma niente, nessun ricontatto. Siamo a settembre, devo rinnovare di nuovo abbonamento, ancora non so niente del ricorso inviato a maggio, l’unica cosa certa è che il verbale era ingiusto e che da oramai da oltre due mesi ho pagato i 122,50 euro. Si arriva ad ottobre, ancora niente. Chiamo di nuovo il servizio clienti dove mi risponde un ‘peratrice che come al solito mi dice che la procedura per il ricorso è giusta, che l’ufficio preposto valuta tutte le pratiche e, novità, hanno un tempo massimo per rispondere, che sono sei mesi, quindi entro fine novembre dovrei avere una risposta . Essendo un abbonamento “Pegaso”, tariffa integrata della regione, ho scritto alcune volte anche al servizio cliente del trasporto pubblico toscano ed anche loro hanno inviato richiesta di spiegazione ad Autolinee Toscane ed hanno invitato ad elaborare il ricorso quanto prima, a anche loro sembra che non vengano ascoltati”.

“Questa è la storia per una semplice multa che è stata fatta per la mancanza di professionalità e/o formazione del personale addetto al controllo – conclude l’utente –  Stessa cosa però l’ho riscontrata con gli operatori del servizio clienti di Autolinee Toscane, che in tutte le occasioni mi hanno fornito informazioni errate ed a volte totalmente differenti da una volta dall’altra. In tutta questa storia l’unico a rimetterci è l’utente che più che essere in regola non può fare ed è inspiegabile la posizione di Autolinee Toscane che ha ammesso prontamente errore, ma che poi è sparita e non dà nessun riscontro. Al momento attenderò lo scadere dei sei mesi, come detto dall’ultima chiamata al servizio clienti. Se non avrò alcun riscontro vedrò come tutelarmi”.