Il Polo tecnologico festeggia 10 anni e guarda all’ex Bertolli: “Scommettiamo sulla sua riqualificazione”






Il centro si proietta nel futuro in un’ottica di ampliamento. Tamburini: “Vogliamo porre le basi di un progetto strutturato sul territorio”
“Ampliare il Polo Tecnologico Lucchese guardando all’ex edificio Bertolli per festeggiare fra 10 anni una struttura ancora più grande e messa a sistema con gli altri centri della costa toscana”. E’ la scommessa lanciata oggi (venerdì 7 ottobre) da Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord Ovest e Gianluigi Guidi, amministratore unico di Lucca In-Tec srl, in occasione della celebrazione dei 10 anni di attività del Polo Tecnologico Lucchese di Sorbano.
“Far crescere le imprese che fanno crescere il nostro futuro” è ancora lo slogan del centro, che guarda ai suoi traguardi per proiettarsi nel futuro in un’ottica di ampliamento. “Questi dieci anni hanno portato ottimi risultati – ha affermato Valter Tamburini – nel 2012 abbiamo fatto una scommessa, che si è rivelata un successo. Ora sta a noi persistere su questa strada. L’intenzione della Camera di Commercio, infatti, è continuare a investire sul Polo Tecnologico, recuperando anche quell’edificio, l’ex Bertolli, che avrà bisogno sì di molti investimenti ma che merita di essere riqualificato”.
Una riqualificazione che potrà e dovrà avvenire in chiave green, secondo il presidente della Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, sull’esempio delle strutture ecosostenibili e a basso impatto ambientale di cui si compone attualmente il Polo Tecnologico Lucchese: due edifici che ospitano uffici, aziende in fase di start up o di sviluppo, organismi di ricerca e attività di trasferimento tecnologico. Il primo edificio ospita la sede di Lucense con i laboratori del centro qualità carta, Lunet e Abitare Mediterraneo. Il secondo ospita invece l’incubatore di imprese innovative e spazi per l’insediamento di imprese mature in fase di accelerazione e sviluppo.
Il terzo edificio, che nascerebbe dalla riqualificazione dell’area di archeologia industriale ex Bertolli, potrebbe promuovere lo sviluppo di altri settori come “il nautico, il turistico, l’agroalimentare: settori che si potrebbero inglobare nel Polo Tecnologico – ha spiegato l’amministratore unico di Lucca In-Tec srl, Gianluigi Guidi – ponendo così le basi di un progetto più ampio e strutturato sul territorio provinciale e non”.
L’idea suggerita da Guidi insieme al presidente della Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, Tamburini, guarda infatti oltre il territorio di Lucca, nell’ottica di creare una rete con i poli tecnologici della costa. L’obiettivo sarebbe “mettere in relazione questi centri, in modo da creare un unico polo del digitale e di cyber security – prosegue Tamburini – mettendo a sistema gli interscambi con l’università di Pisa, il Sant’Anna, la Scuola Normale e l’Imt di Lucca”.
Interscambi già esistenti, da valorizzare attraverso una regia sovrastrutturale che sappia dialogare con la Regione Toscana. “La Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, come neonato ente sovraprovinciale, può essere un valore aggiunto in questa direzione: rappresenta il 25% del Pil regionale, un territorio di quasi un milione di persone e una forza politica importante anche nei confronti della Regione. Ragionando come unico territorio, possiamo fare rivendicazioni più grandi anche per quanto riguarda le infrastrutture – ha sottolineato Tamburini – quindi anche per il Polo Tecnologico Lucchese”.
Nato nell’ambito del piano locale di sviluppo – promosso ed elaborato da Provincia di Lucca e Camera Commercio di Lucca nel 2005 – il Polo Tecnologico Lucchese venne realizzato dalla stessa Camera di Commercio, con il contributo di Regione Toscana e Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, nell’area ex Bertolli di Sorbano. Attualmente, l’ammissione ai servizi di incubazione e accelerazione è riservata prevalentemente ad imprese operanti nei settori dell’informatica e ambienti digitali, dell’edilizia sostenibile e delle tecnologie energetiche ed è subordinata alla valutazione del progetto imprenditoriale da parte di un comitato di esperti.
“Adesso è il momento di scommettere sul futuro per creare un luogo dove si possano creare rapporti fra le imprese. Le imprese italiane – ha sottolineato Tamburini – sono per lo più piccole e da sole hanno difficoltà ad affermarsi nel mercato globalizzato. Bisogna tenere sul territorio le nostre imprese innovative, per ridistribuirne le ricchezze sul territorio stesso. La Camera di Commercio Toscana Nord Ovest – ha concluso – vuole continuare la partita su questo polo e fare sistema. Anche il mondo dell’imprenditoria lo vuole: spero fra 10 anni di festeggiare un Polo Tecnologico Lucchese ancora più grande e messo in rete con altri poli dei territori vicini”.
Il Polo Tecnologico Lucchese offre, oltre al servizio di ospitalità nei propri spazi (comprensivi di aree comuni, sale riunioni e aule formative) servizi di networking finalizzati a costruire relazioni con il mondo dell’impresa, della ricerca e della finanza d’innovazione. In aggiunta, svolge attività di formazione, informazione e animazione, il tutto con uno sguardo oltre confine grazie alla partecipazione a progetti transfrontalieri.
I servizi, l’ambiente, il legame con le università vicine e con i centri di competenza presenti sul territorio sono stati i primi punti di riferimento del Polo Tecnologico Lucchese e hanno favorito la maturazione di rapporti tra il polo e il tessuto produttivo locale, rendendolo sempre più attrattivo per imprese innovative. Dal 2012, anno dell’inaugurazione, il Polo ha infatti ospitato oltre 60 imprese, contribuendo così allo sviluppo socio-economico del territorio, valorizzando le competenze di alto profilo e favorendo il trasferimento tecnologico a supporto della competitività e della creazione di nuove imprese nei settori ad alta tecnologia.
La ricorrenza dei 10 anni di attività cade in un periodo storico complesso, durante il quale la crisi pandemica prima e quella energetica adesso hanno complicato la situazione economica, aggravando i problemi delle imprese in termini di liquidità, sbocchi commerciali e, più in generale, di opportunità di crescita; in questo contesto il Polo Tecnologico Lucchese ha comunque visto crescere il numero delle aziende insediate, lasciando ben sperare anche per il prossimo futuro.
I dati relativi all’andamento degli insediamenti tra il 2021 e il 2022 indicano un numero di imprese insediate pari alle 31 unità, massimo storico nel decennio, di cui 13 start up e 18 pmi mature (8 di queste sono ex start up “cresciute”). Un elemento interessante è rappresentato dalla presenza, tra le aziende mature, di due multinazionali.
Confortante è anche il dato sull’andamento del fatturato delle imprese insediate ricavato dal monitoraggio annuale: le 17 presenti nel 2015 avevano sviluppato un fatturato di circa 5 milioni, con una presenza di circa 120 addetti mentre le 22 insediate nel 2020, in piena pandemia, hanno sviluppato un fatturato complessivo di oltre 13 milioni di euro con una presenza di circa 200 addetti.
I risultati ottenuti sono anche il frutto della collaborazione con il Polo Tecnologico di Navacchio e Pont-Tech di Pontedera, finalizzato a creare un ecosistema ampio e diffuso di imprese innovative e, soprattutto, della collaborazione operativa con la Camera di Commercio di Lucca che, nel rinnovato contesto della Camera di Commercio della Toscana Nord Ovest – nata dalla fusione con le Camere di Pisa e Massa Carrara – permetterà di programmare nuove iniziative, sia per stimolare ulteriori insediamenti di start up e Pmi mature sia per qualificare ulteriormente l’offerta di servizi e la collaborazione con i territori.