In tanti alla festa del bicentenario dell’acquedotto del Nottolini

12 ottobre 2022 | 14:09
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In tanti alla festa del bicentenario dell’acquedotto del Nottolini

Per l’occasione La Sorgente e le altre associazioni aderenti hanno chiesto attenzione al restauro del monumento

La festa del bicentenario dell’acquedotto del Nottolini è stata un successo con un centinaio di persone. L’evento si è tenuto l’1 ottobre scorso alle Parole d’oro a Guamo.

La festa è stata promossa dall’associazione La Sorgente di Guamo con la collaborazione di altre realtà: Il Ponte di Capannori, Coscienze Ecologiche di Lucca, Carlo Piaggia di Badia di Cantignano e La Ruota di San Leonardo in Treponzio.

Lo scopo dell’evento era quello di non far passare sotto silenzio la data d’inizio dei lavori di questa imponente opera. Infatti il decreto di costruzione è stato firmato da Maria Luisa di Borbone il 7 ottobre 1822. Poco dopo veniva incaricato della supervisione il regio architetto Lorenzo Nottolini che dava inizio ai lavori nello stesso anno, come scrive Claudio Salvetti nel suo prezioso libro sul monumento. Salvetti ha fatto ricerche storiche molto accurate all’archivio storico di Lucca e all’archivio storico comunale sempre di Lucca.

Ci vollero 10 anni perché l’acqua giungesse in piazza San Martino, successivamente la rete idrica fu ampliata nella città. In questo modo si pose rimedio a molti problemi di salute pubblica infatti l’approvvigionamento dell’acqua nella città era fatto attingendo ai pozzi che presentavano molti problemi d’inquinamento.

Alla manifestazione sono stati presenti per le associazioni Carlo Paoletti (La Sorgente), Sebastiano Micheli (Il Ponte), Serena Buti (Coscienze Ecologiche), Paolo Baroncelli (Carlo Piaggia) e Lucia Decanini (La Ruota). Per il Comune di Lucca il vicesindaco Giovanni Minniti, per quello di Capannori l’assessore Giordano del Chiaro e per Geal il presidente Giulio Sensi.

“Con questa festa, inoltre – dicono i promotori – si è voluto mettere in evidenza lo stato di degrado in cui questa grande opera d’ingegneria si trova. Le associazioni ed i cittadini chiedono agli amministratori, per iniziare, di restaurare poche cose, cominciando proprio dalle Parole d’Oro rimettendo in sede le pietre smosse e cadute. Serve poi l’installazione di pannelli che illustrino il monumento, infatti sono molti i visitatori che ammirano questi luoghi senza trovare il minimo accenno a quello che vedono. La spesa è minima ma serve un segno di buona volontà per dimostrare la volontà reale di conservare degnamente questa opera grandiosa. Sono già molti quelli che hanno firmato la richiesta di restauro dell’acquedotto del Nottolini, da presentare alle amministrazioni di Lucca e Capannori. Le associazioni progettano di far diventare questo un appuntamento annuale invitando sempre gli amministratori per constatare quanto hanno fatto nell’anno trascorso”.