Tutor in via Morianese e zona 30 in viale San Concordio: si cerca un accordo bipartisan

Discusse in commissione lavori pubblici le due mozioni presentate rispettivamente da Fdi e da Giannini (Pd): saranno modificate per essere condivise da tutte le forze politiche
Via Morianese e viale San Concordio, si cerca un accordo bipartisan. Le due mozioni, una presentata dal gruppo di Fratelli d’Italia e l’altra dal consigliere Gianni Giannini (Pd), sono state discusse questa mattina (17 ottobre) nella commissione lavori pubblici, presieduta da Marco Santi Guerrieri (Lucca2032). Essendo la sicurezza stradale uno dei temi chiave di una qualsiasi amministrazione, entrambe le mozioni saranno però ritirate per essere integrate con le osservazioni emerse durante la seduta, in modo che i testi possano essere condivisi da tutte le forze politiche.
La prima mozione sulla sicurezza stradale ne Morianese, con primo firmatario Lido Fava (Fdi), chiedeva infatti al sindaco e alla giunta di impegnarsi affinché la Provincia valutasse soluzioni alternative ai famigerati ‘tutor’, accompagnando alla revisione dei parametri per le multe una tempestiva manutenzione del manto stradale.
“Abbiamo presentato questa mozione dopo aver recepito le segnalazioni dei residenti disperati per la pioggia di multe erogate a causa, anche, di una segnaletica inizialmente sbagliata, che faceva presupporre la presenza di un autovelox e non di un tutor – ha spiegato Luca Pierotti, consigliere di Fratelli d’Italia – oltre a essere quest’ultimo posizionato in un luogo non strategico, fuori dal centro abitato ma in aperta campagna”.
Se un’eventuale modifica ai parametri e alla posizione dei rilevatori trova concordi anche gli esponenti dell’opposizione, è sulle responsabilità della Provincia che ci sono stati i primi attriti in commissione.
“Anche se la Provincia avesse spostato i rilevatori di velocità in un altro punto, su quella strada, il limite da rispettare rimane quello dei 50 chilometri orari – ha detto il capogruppo del Partito democratico Francesco Raspini -. Da assessore e candidato sindaco ho avuto modo di parlare in diverse occasioni con gli abitanti della zona che erano – e sono – esasperati per l’alta velocità tenuta dalle macchine, tant’è che erano stati i primi a sollecitare la Provincia a installare degli apparecchi di controllo. Provincia che da parte sua, in diverse occasioni, ha più volte informato gli abitanti sull’entrata in funzione dei tutor, posizionati nella zona di sua competenza. Se la volontà è quella di monitorare la velocità dei veicoli nel centro urbano allora la vigilanza spetta al Comune, non all’ente di palazzo Ducale. Per questo, per essere condivisa dalla minoranza, la mozione deve essere rivista nel passaggio che recita che le installazioni ‘non sono state precedute da una dovuta e opportuna informazione’ e integrata con la disponibilità dell’amministrazione comunale a farsi carico di un’eventuale rivisitazione, accordata con la Provincia”.
Osservazioni che, dopo un lungo confronto, sono state accolte dalla commissione, che nel prossimo ordine del giorno discuterà delle modifiche al testo, in modo che possa essere redatto e approvato in maniera congiunta.
“Una settimana dopo il nostro insediamento – ha sottolineato l’assessore ai lavori pubblici Nicola Buchignani – abbiamo incontrato il comitato di Ponte a Moriano: il problema del tutor persiste e deve essere risolto, ma se c’è la possibilità di trovare una soluzione condivisa da tutte le forze politiche vale la pena rivedere la mozione. Come Comune non possiamo togliere gli apparecchi né doppiare i controlli posizionandone di nuovi nel centro abitato. Considerando anche le nuove lamentele che sono emerse da parte delle attività commerciali della zona abbiamo deciso di ritirare il testo per presentare una mozione condivisa“.
Al secondo punto dell’ordine del giorno c’era poi la mozione di indirizzo sulla sicurezza stradale presentata dal consigliere Gianni Giannini, nella quale veniva chiesta una riconsiderazione della zona 30 di viale San Concordio con la relativa riconversione al limite di 50 chilometri orari e un conseguente approfondimento e rivisitazione di tutte le zone 30 del territorio comunale, valutando al contempo la possibile installazione di dossi o passaggi pedonali rialzati, secondo le norme previste dal codice della strada.
“Anche i due autovelox installati su viale San Concordio, dove è in vigore la zona 30, hanno elevato una raffica di multe – spiega Giannini -. Qualsiasi patentato sa però quanto è difficile rispettare il limite di velocità di 30 chilometri orari: riportarlo ai 50 chilometri orari, come in qualsiasi centro abitato, è una norma di buon senso alla quale potrebbe seguire una rivalutazione di tutte le altre zone della periferia che si trovano in situazioni simili, valutando ad esempio, la possibilità di inserire dissuasori di velocità fisici, come dossi o attraversamenti rialzati”.
Una questione, questa, che ha trovato concordi tutti i presenti, anche se la mozione sarà ritirata e integrata con le osservazioni avanzate dalla maggioranza, ovvero quello di valutare anche l’impatto acustico di determinate soluzioni, per poi essere ripresentata direttamente in consiglio comunale.
Avanzata dal consigliere Giannini anche la richiesta di una tempistica precisa per l’apertura della pista ciclabile in via Squaglia.