Ordinanza antibivacco, 4 multe in 2 mesi. Minniti: “Efficace, ma non sarà prorogata”

20 ottobre 2022 | 14:58
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Critico Raspini: “Niente è cambiato”. Ma il Comune assicura: “Nuovo regolamento entro la fine dell’anno”

Quattro multe in poco meno di due mesi. È questo il risultato tangibile della tanto discussa ordinanza anti-bivacco finita sul tavolo della commissione controllo e garanzia, convocata dal capogruppo Pd Francesco Raspini questa mattina (20 ottobre) alla presenza del comandante della polizia municipale Maurizio Prina, dell’assessore alla sicurezza Giovanni Minniti, del capogruppo di Sinistra Con Daniele Bianucci e della maggioranza, rappresentata dai consiglieri Stefano Pierini e Elvio Cecchini.

Ordinanza ‘contingibile e urgente’, ai sensi dell’articolo 50 del Tuel, emanata dall’amministrazione Pardini in maniera momentanea – sarà in vigore fino al 30 novembre – per tamponare tempestivamente quelle presunte lacune del regolamento della polizia urbana che non avrebbe consentito agli agenti di intervenire, in determinate situazioni, per scongiurare il degrado. Una ‘toppa’ provvisoria, insomma, per permettere nel frattempo all’amministrazione di lavorare per apportare modifiche al regolamento. Lavori che sembrerebbero partiti anche se al momento l’assessore Minniti non ne rende noti né i passaggi attenzionati né un’ipotetica bozza, lasciando però trapelare – incalzato dal capogruppo Pd – un’unica certezza: l’ordinanza non sarà prorogata. Non perché non sia stata efficace in questi primi mesi, secondo quanto ribadito in commissione dal vicesindaco Giovanni Minniti, ma perché “entro la fine dell’anno sarà pronto il nuovo regolamento”.

La commissione era stata convocata dal capogruppo dell’opposizione per avere, appunto, delucidazioni sull’applicabilità dell’ordinanza: secondo i numeri riportati dal comandate Pirna, dal 25 agosto a oggi (20 ottobre) le multe inflitte grazie alle nuove disposizioni sono quattro, due delle quali allo stesso soggetto, già noto alle forze dell’ordine e già destinatario di sanzioni pregresse all’entrata in vigore della nuova ordinanza. Nello stesso arco di tempo, lo stesso numero di multe – ovvero 4 – è stato inflitto ai sensi dell’articolo 28 del regolamento della polizia urbana che, in sostanza, vieta di “dormire nonché bivaccare” su gradini e monumenti utilizzando però coperte, sacchi a pelo, teli e quant’altro.

“Quattro multe in neanche due mesi non sono poche, specie se estese nell’arco di un anno e testimoniano le falle di un regolamento che non consentiva agli agenti di intervenire in situazioni di questo tipo, per le quali ci arrivano quotidianamente segnalazioni”, ha commentato Minniti, mostrando la foto di una persona distesa su un gradino.

“Quindi mi vorresti dire che se facessi un accesso agli atti – ha incalzato Raspini – non troverei sanzioni inflitte ai danni di persone sdraiate in luoghi o monumenti pubblici prima dell’entrata in vigore di questa ordinanza? Mi sembrerebbe strano, dato che dal 2018 oltre a esistere l’articolo 28, esiste anche l’articolo 22 che proibisce di ‘sdraiarsi, dormire e abbandonare qualsiasi materiale sulle soglie e sulle scalinate dei luoghi di culto e sui basamenti dei monumenti nonché sui marciapiedi’. Non mi sembra che quattro sanzioni in poco meno di due mesi, con sole tre persone coinvolte possano giustificare un’ordinanza ‘contingibile e urgente’. Allora qui le cose sono due: o l’ordinanza non è efficace, o il problema non è così dilagante da giustificare un’ordinanza urgente“.

A rimarcare lo scopo ‘deterrente’ dell’ordinanza è il consigliere di Lucca 2032 Stefano Pierini, mentre per il consigliere di Sinistra Con Daniele Bianucci la questione della deterrenza salta dato che “i committenti sono nullatenenti e quelle sanzioni difficilmente saranno pagate”.

“Questa ordinanza – ha sottolineato Bianucci – è la copia di quella fatta dalla destra al potere nelle altre città, anche se devo dare atto a questa amministrazione di aver condotto una gestione meno violenta che nelle altre realtà toscane, senza ricorrere all’utilizzo di idranti ‘antibivacco’. Ma se, come gli attuali assessori e consiglieri di maggioranza, hanno più volte fatto intendere, in maniere più o meno velate, che l’ordinanza doveva abolire, in qualche modo, il degrado in piazza San Michele beh, allora, basta andarci adesso per vedere che nulla è cambiato. E non per colpa dell’attuale amministrazione o della precedente giunta, ma perché si tratta di problemi complessi da risolvere per i quali non basta un’ordinanza dato che coinvolgono l’aspetto sociale e hanno a che fare con procedimenti che spesso non dipendono solo dal Comune. Insomma, con la propaganda non si risolvono i problemi della città e questa ordinanza ne è la prova”.