Temporary store, una febbre che non passa di moda ai Comics
Sono concentrati tra porta San Pietro e piazza San Michele ma sono meno che in passato. Granucci: “Il festival? Va bene a tutto il tessuto economico”
Sono il regno dei gadget. E ce ne sono per tutti i gusti, dal Giappone all’America. Per giovani e adolescenti ma anche per adulti. Non hanno età né confini: sono i temporary store che anche quest’anno sono tornati a Lucca Comics and Games, ma in numero minore rispetto al passato. “Abbiamo voluto confermare – ha detto l’assessore alle attività produttive, Paola Granucci – alcune limitazioni”.
I negozi temporanei che hanno colonizzato i fondi di attività stabili si sono dislocati, come sempre, soprattutto nel quadrilatero tra Porta San Pietro e piazza San Michele offrendo accessori legati al mondo dei fumetti, dei games e della cultura giapponese. Ormai si tratta di attività che convivono in simbiosi con la manifestazione, ma anche con il commercio stabile, che sta beneficiando degli ottimi numeri della manifestazione. “Le presenze, lo straordinario afflusso di visitatori lascia ben sperare per tutto il commercio e il tessuto economico della città e dimostrano che dopo due anni di pandemia c’è tanta voglia di ripartire”, ha commentato l’assessore Granucci.