Le parrocchie lucchesi si mobilitano per la pace: doppio corteo con veglia in San Michele
Venerdì (4 novembre) da porta Elisa e da porta San Donato partiranno contemporaneamente due processioni che si congiungeranno per un momento di raccoglimento e riflessione con il vescovo Paolo Giulietti che lascerà poi spazio alla preghiera silenziosa
Anche la Chiesa nella città e le sette parrocchie del territorio urbano si mobilitano per la pace. Venerdì (4 novembre) a partire dalle 20,30 da porta Elisa e da porta San Donato partiranno contemporaneamente due processioni, che, passando rispettivamente da via Elisa, via Santa Croce e da via San Paolino convergeranno nel cuore della città, in San Michele, per una veglia presieduta dal vescovo Paolo Giulietti, che proseguirà, dalle 22 a mezzanotte, con un momento personale di preghiera silenziosa.
“Artigiani di Pace – spiega Don Lucio – è il frutto di una richiesta che è nata dal basso, dai laici che frequentano le nostre parrocchie del centro e della periferia, che si interrogavano sugli orizzonti di pacificazione. Questa è la risposta che la comunità cristiana può dare: preghiera e digiuno per un cammino verso la pace, che parta, appunto, da una riflessione intima e silenziosa perché, come ci ricorda Papa Francesco, ‘se avessimo memoria sapremmo che la guerra, prima che arrivi al fronte, va fermata nei cuori’ “.
“In tutta Italia, in questi giorni, si moltiplicano le iniziative delle diocesi per chiedere la pace. Da nord a sud, le Chiese locali propongono attività, anche molto diverse tra loro, ma tutte collegate dalla volontà di promuovere una vera cultura della pace e della convivenza non-violenta – si legge nel volantino dell’iniziativa -. Anche la nostra Chiesa nella Città, sensibile della responsabilità di testimoniare e vivere la pace, offre alla comunità cittadina e alla comunità dei credenti in Gesù Cristo il proprio contributo alla riflessione sulla pace, così propone una serata caratterizzata dal digiuno, dalla testimonianza silenziosa per le vie della città e un forte momento di preghiera, prima comunitario e poi personale”.