Fondazione Crl, 24 milioni di erogazioni nel 2023. Fondi per ambiente e nuovi alberi. Via Brunero Paoli, nuova residenza universitaria pronta a febbraio
Ok al documento programmatico previsionale. L’ente di San Micheletto cerca un’altra sede per la Ragghianti. Bertocchini: “L’ex Manifattura? Per noi capitolo chiuso”. Art bonus per il recupero della Torre Ariostesca a Castelnuovo. Tre milioni per il bando per le opere pubbliche. Priorità a sanità e servizi nelle aree interne
Ventiquattro milioni di euro di erogazioni a disposizione del territorio durante il 2023. È quest’ultima, senza dubbio, la cifra più ‘importante’ contenuta del documento programmatico previsionale che la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca ha visto approvare all’unanimità tanto dall’assemblea dei soci quanto dall’organo di indirizzo. Un quadro economico di partenza positivo che ha reso possibile all’ente di San Micheletto di prevedere per il prossimo anno fondi per il territorio in linea con quelli degli anni passati.
Dai progetti culturali, all’ambiente, fino al welfare con un occhio all’emergenza caro-energia: a febbraio 2023 finiranno i lavori per la nuova residenza universitaria della Scuola Imt Alti Studi che sorgerà in via Brunero Paoli. L’ente di l’ente di San Micheletto, tramontata l’operazione Manifattura, è ancora alla ricerca di nuovi spazi per la Fondazione Ragghianti. Ma al di là degli interventi diretti è l’ambiente e con esso la crisi energetica a risultare priorità nel piano di finanziamenti che si riverseranno sul territorio. Con una boccata di ossigeno non soltanto per le famiglie, le associazioni (a cominciare da quelle del terzo settore per arrivare a quelle sportive) ma anche, più estesamente, per l’ambiente. Con uno specifico e ulteriore stanziamento di 200mila euro che servirà ad acquistare nuovi alberi da piantare nella Piana di Lucca. Un gesto più che simbolico, sulla scia del sostegno profuso per lanciare dalla città la prima edizione di Pianeta Terra festival che ha portato al centro le tematiche dello sviluppo sostenibile. Una particolare attenzione sarà poi riservata alle cosiddette aree interne, dall’alta Garfagnana all’alta Versilia, proseguendo nel solco di progetti per potenziare servizi, dalla sanità territoriale fino all’housing sociale.
I dati e le prospettive sono state illustrate questa mattina (3 novembre) da Raffaele Domenici, vicepresidente della Fondazione, la direttrice Maria Teresa Perelli e, ovviamente, il presidente Marcello Bertocchini, che ha fornito un quadro esauriente del futuro prossimo dell’ente e dei suoi progetti.
“Stiamo attraversando – ha detto – una fase a dir poco delicata della storia recente, in cui la Fondazione è orientata a dare più che mai il proprio sostegno alla grande comunità del territorio lucchese. E il tempo delle grandi sfide sull’ambiente, sulla tenuta della coesione sociale, sulla necessità di garantire al territorio una crescita compatibile con la sostenibilità, sulla realizzazione di opere pubbliche anche nelle difficoltà del caro-materiali. Per questo il documento contiene anche un’ampia illustrazione dei progetti in cui ci siamo impegnati nel 2021 per gli anni a venire. Le sfide appunto che avevamo già raccolto”.

E infatti il Dpp 2023 contiene un’esaustiva trattazione del cosiddetto work-in-progress sulle progettualità presentate lo scorso anno nel documento pluriennale. Un percorso tracciato da monitorare, accompagnare e implementare.
Aree interne: la priorità
Innanzitutto c’è il progetto Proximity care, che vede un impegno di 5 milioni tra 2021 e 2026, di cui 1,2 per il 2023. Procede speditamente, infatti, lo studio commissionato alla Scuola Sant’Anna, con il coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici interessati, per elaborare un modello socio-sanitario applicabile alle aree interne della provincia (Valle del Serchio e Alta Versilia). Dopo più di un anno sono già stati individuati i percorsi su cui lavorare e proposte le prime possibili soluzioni per portare una sanità efficiente, realmente ‘di vicinanza’, in nome di un diritto alla salute che non dipenda dalla propria collocazione geografica. I temi sul tavolo: telemedicina, monitoraggio delle malattie croniche, implementazione delle cure oncologiche e grande attenzione alla salute mentale e al disagio giovanile e molto altro ancora. Il progetto coinvolge anche Regione Toscana, Azienda Asl Toscana nord ovest e Fondazione Monasterio. Il progetto verrà approfondito e sviscerato nei prossimi giorni con una conferenza a Castelnuovo.
Parallelamente va avanti anche Abitare la Valle del Serchio che prevede 39 interventi in 18 diversi comuni in tema di social housing, rifunzionalizzazione spazi pubblici, recupero beni culturali e immobili di pubblica utilità, opere su beni di edilizia pubblica residenziale. La Fondazione partecipa con 1,9 milioni nel periodo 2022-2024 – 750mila euro per il 2023 – a integrazione del finanziamento statale di 15 milioni nell’ambito del programma Pinqua (Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare).
Sviluppo sostenibile
Il Pianeta Terra Festival e il suo successo strepitoso hanno testimoniato l’importanza del tema, su cui la Fondazione si era portata avanti con un bando specifico da 3 milioni di euro grazie al quale stanno partendo iniziative che vanno dalla divulgazione ambientale all’efficientamento energetico alla promozione del turismo lento, solo per citare alcuni ambiti. Un festival che ha riscosso subito un gran successo con 70 incontri, 50 ospiti ed eventi sold out ed è destinato a diventare un appuntamento fisso per Lucca. Sono già state annunciate, infatti, le date per la seconda edizione: appuntamento dal 5 all’8 ottobre 2023. Per il festival è stata firmata una convenzione triennale: grazie alle sponsorizzazioni, l’impegno della Fondazione ammonterà complessivamente a 1 milione e 550mila euro, di cui 550mila per il 2022 e 500mila per le annualità 2023 e 2024.
Ma c’è di più: al fine di compensare l’incremento di emissioni dovuto alla realizzazione di Pianeta Terra Festival, per il 2023 è previsto un nuovo intervento diretto con stanziamento di 200.000 euro finalizzato alla piantumazione di nuovi alberi – e alla loro cura nei primi anni di vita con la garanzia dei primi 3 anni di manutenzione – nella Piana di Lucca. I nuovi alberi verranno piantati in zone urbane e le location verranno decise insieme si sindaci e all’aiuto di Stefano Mancuso. Nuovo ossigeno, dunque, per il territorio.
Beni culturali e opere pubbliche
Nuove opportunità spuntano sul fronte delle riqualificazioni. Sono stati individuati nuovi immobili da inserire nel progetto strategico di riqualificazione proposto nel 2021 per edifici su cui far valere i benefici fiscali dello strumento Art Bonus. Si tratta del recupero della scuola dell’infanzia di Quiesa a Massarosa (250mila euro), di un immobile destinato ad housing sociale (500mila euro) e della torre campanaria della Rocca Ariostesca (250mila euro), entrambi a Castelnuovo di Garfagnana: ‘cantieri’ che, dunque, vedranno uno stanziamento complessivo di 2,1 milioni. Nell’ambito delle attività culturali rimane costante e solido il sostegno alle manifestazioni del territorio anche qui attraverso specifici bandi.

La nuova residenza universitaria
Si avviano verso la conclusione i lavori per la nuova residenza universitaria della Scuola Imt Alti Studi che sorgerà in via Brunero Paoli. Il Miur ha confermato il contributo da 4,2 milioni e la chiusura del cantiere è previsto per febbraio 2023.

I bandi
Ammonteranno a ben 3 milioni le risorse del bando ‘opere pubbliche’ che di fatto andrà incontro alle esigenze degli enti che non riescono a terminare i lavori per i pesanti rincari dei prezzi di materie prime ed energia, ma potrebbero contribuire anche alla progettazione di opere di particolare rilevanza ed urgenza per le comunità locali e al restauro di beni culturali pubblici.
A sostegno della cultura ci saranno 1 milione per il bando Progetti e attività culturali‘ e 1,5 milioni per Eventi e iniziative rilevanti, mentre nell’ambito del Sociale 600 mila per Sport e socializzazione e 2 milioni (aumentato di 200mila euro rispetto al 2022) per il bando Welfare.
Il focus sul 2023
Ammontano in tutto, come si diceva, a 24 milioni di euro le risorse che la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca metterà a disposizione del territorio durante il 2023.

Nel dettaglio, 7 milioni saranno destinati ad arte ed attività culturali (28,5%, la fetta più grande); 4,8 milioni ad educazione e ricerca (19,69%); 5,8 milioni al volontariato (23,9%); 4,7 milioni a sviluppo locale e lavori pubblici (19,09%) e 2,1 milioni a salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa (8,81%).
Il capitolo Manifattura
Sugli interventi diretti a Lucca, la Fondazione Crl ha definitivamente messo una pietra sopra alla vicenda Manifattura: “È un capitolo chiuso. Finché sarò io il presidente della Fondazione Crl di Manifattura non si parlerà più”. È questo il lapidario commento di Marcello Bertocchini, che mette ancora una volta la parola fine sul capitolo Manifattura. La Fondazione Crl, però, è ancora alla ricerca di nuovi spazi per la Fondazione Ragghianti: “Trovare spazi migliori per la Fondazione Ragghianti era uno degli obiettivi dell’operazione Manifattura. L’operazione è andata come tutti ormai sappiamo, ma stiamo continuando a monitorare la situazione per trovare un’opportunità per dare alla Fondazione una nuova location”. Una prospettiva, questa che non cede il passo. Mentre è ben definito il percorso che porterà all’apertura della nuova residenza universitaria nell’immobile di via Brunero Paoli. La conclusione dei lavori è ormai alle porte: per la chiusura del cantiere si parla di febbraio prossimo.