Lecci di villa Bottini, il centrosinistra chiede il confronto con la Soprintendenza

I consiglieri Raspini, Bianucci e Giannini chiedono di invitare le Belle Arti alla commissione lavori pubblici con l’obiettivo di trovare soluzioni per l’intervento di recupero
Una riunione della commissione lavori pubblici con invito rivolto alla partecipazione indirizzato alla Soprintendenza, per individuare una soluzione avanzata e condivisa per individuare un progetto di ristrutturazione del parco di Villa Bottini, che coniughi insieme la sicurezza del muro e quella dei cinque lecci che secondo progetto dovrebbero invece essere tagliati.
Ad avanzare la richiesta sono i tre consiglieri di opposizione della commissione, Daniele Bianucci, Gianni Giannini e Francesco Raspini, che hanno formalizzato al presidente della commissione Marco Santi Guerrieri e al presidente del Consiglio Torrini quanto già proposto durante il recente sopralluogo effettuato dalla commissione nel parco.
“Il tempo del dialogo è tutt’altro che concluso, e anzi invitiamo ad allargare la discussione per l’individuazione di una soluzione condivisa al problema – spiegano Bianucci, Giannini e Raspini – È importante che tutti i soggetti interessati, infatti, proseguano il confronto, perché un punto di caduta più evoluto possa essere centrato e perseguito. Abbiamo anche chiesto che la nuova commissione sia aperta al contributo di tecnici ed esperti, che i commissari possano indicare: questo appunto per articolare con più efficacia un dibattito ampio sull’intervento da effettuare, e anche per riassorbire la decisione a nostro avviso sbagliata di non aver dato diritto di parola, come da noi richiesto, ai tecnici che volevano portare un contributo durante il precedente sopralluogo della commissione. D’altronde, l’emergenza ambientale, alimentata dai cambiamenti climatici, è un’urgenza reale: e non lo deve essere, noi siamo convinti, solo a parole”.