Ecosistema urbano, Lucca al 21esimo posto nella classifica di Legambiente

20 novembre 2022 | 14:56
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Ecosistema urbano, Lucca al 21esimo posto nella classifica di Legambiente

La città promossa in quasi tutti gli indicatori, compresa la qualità dell’aria. Primo posto per il riciclaggio dei rifiuti organici

Performance ambientali, il comune di Lucca primo in Toscana e 21esio  a livello nazionale. Questo il quadro che emerge dal report di Legambiente 2022 sull’ecosistema urbano italiano. Dalla classifica finale  del rapporto annuale che analizza le performance ambientali di 105 Comuni capoluogo in base a 18 indicatori, distribuiti in 6 aree tematiche: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia, viene fuori che Bolzano scavalca Trento, che scende al secondo posto, mentre Belluno risale la graduatoria passando dall’ottavo al terzo posto, seguita da Reggio Emilia e Cosenza, unica città del sud a entrare anche quest’anno nella top ten della graduatoria.

“Nulla tornerà come prima – dice Legambiente – Durante e dopo il lockdown del 2020 queste parole sono state usate in più occasioni. A leggere questa edizione di Ecosistema Urbano, con i dati sullo stato di salute dei capoluoghi di provincia del nostro paese relativi al 2021, non sembra andata così. È la conferma di quello che è visibile in tante città italiane, dove è tornata l’immobilità sulle strade intasate dalle auto, la presenza di mini-discariche intorno ai cassonetti, la coltre grigia di smog che ostacola la vista del cielo azzurro, la colorazione di alcuni fiumi inquinati da scarichi civili e industriali non depurati, solo per fare alcuni esempi noti a milioni di cittadini. La transizione ecologica dei capoluoghi italiani c’è, ma è troppo lenta. Non mancano le buone pratiche che continuiamo a menzionare ogni anno. Ma non vediamo quel cambio di passo repentino che impone l’emergenza energetica, ambientale e sociale. Non aiuta l’assenza di un quadro organico di riferimento entro cui ridisegnare l’idea di città nell’era della crisi climatica. Non può essere un alibi per i sindaci, ma alcune lacune sono clamorose. Basta citarne due che hanno a che fare con le politiche urbane di mitigazione e adattamento dell’emergenza clima”.

La provincia di Lucca nel report di Legambiente 2022

Lucca e Venezia sono rispettivamente al primo e al secondo posto tra le città più pedonali d’Italia, cioè più a misura di pedoni. L’estensione media delle isole pedonali nei Comuni capoluogo si ferma a 0,47 metri quadri per abitante (era 0,48 lo scorso anno). I Comuni che superano la soglia di un metro quadro per abitante sono sette come lo scorso anno e due anni fa: oltre ai casi particolari di Lucca (6,79 metri quadri per abitante) e Venezia (5,19 metri quadri per abitante). Mentre per la dispersione idrica risulta essere ancora tra quelle con coefficienti superiori al 25 per cento, laddove si tende a considerare fisiologica una dispersione idrica inferiore al 10-15 per cento dell’acqua immessa in rete. Per quanto riguarda la qualità dell’aria, invece, Lucca è tra le città sufficienti, dove i gradini più alti sono buono e ottimo. Bene per la raccolta differenziata dove la città si colloca tra quelle che ne fanno più del 65 per cento, e al primo posto in Italia per la raccolta della frazione umida, perché nel computo complessivo della classifica per quanto riguarda la differenziata è stato dato un bonus solo alle province di Belluno, Forlì, La Spezia, Parma, Reggio Emilia, Terni, Treviso e Lucca che hanno superato il 75 per cento.

Altro bonus per gli spostamenti in bici. I criteri applicati per l’assegnazione del bonus modal share riguardano il raggiungimento di una quota percentuale degli spostamenti in bici (modal share) superiore al 20 per cento e/o una riduzione degli spostamenti in auto al di sotto del 40%. Il bonus ha un valore di 4,3 punti percentuali ed è stato assegnato alle città di Bologna, Bolzano, Genova, Milano, Padova, Pesaro, Torino e Lucca. Insomma alla fine tenendo conto di tutte le varie sezioni e sottosezioni della classifica di Legambiente, compresi i vari bonus, la Lucchesia è al 21esimo posto tra le città italiane, guadagnando ben tre posizioni rispetto allo scorso anno.

Un’ottima posizione considerando il gran lavoro ancora da fare a Lucca come ovunque sullo smog, l’inquinamento e i rifiuti. Termine in dossier: “In tutte le città serve velocizzare gli interventi per ridurre le perdite nella distribuzione di acqua potabile, completare fognature e depuratori, realizzare gli impianti dell’economia circolare, a partire da quelli di digestione anaerobica e compostaggio per produrre biometano e compost di qualità, di riciclo chimico delle plastiche miste e quelli per recuperare le terre rare dai rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche”.

Queste sono le sfide che attendono anche e soprattutto il nuovo governo nazionale. La transizione ecologica dei capoluoghi italiani dipende dalle scelte dei Comuni ma soprattutto da quelle che verranno fatte appunto a livello nazionale dall’esecutivo in carica e dal parlamento.