Scattano gli aumenti del carburante, a Lucca distributori presi d’assalto anche di notte
Con 13 centesimi in più al litro il pieno di un utilitaria può costare 4 -5 euro in più rispetto alla situazione precedente con un taglio delle tasse che andava avanti dal 22 marzo
Drastica impennata del prezzo del carburante e a Lucca, tra i clienti dei distributori, c’è forte malumore. Dopo il taglio delle accise, voluto dal governo Draghi, in vigore dal 22 marzo, il nuovo esecutivo ha deciso per un dimezzamento dello sconto sulle tasse governative e fin dalle prime ore della giornata il carburante ha subito un incremento di 13 centesimi circa, nei distributori della Piana. Salvo ulteriori proroghe il governo Meloni ha stabilito che la rimodulazione del prezzo delle accise sul carburante rimarrà immutato fino al 31 dicembre di quest’anno.
Una cosa è certa: a Lucca molte persone ieri hanno sfruttato le ultime ore di prezzi contenuti per fare il pieno alla propria autovettura. “Stanotte abbiamo lavorato tanto, rispetto alle altre sere – spiega un dipendente del distributore Agip sulla circonvallazione -. Il cambio di prezzo è stato fatto stamani e ieri in molti sono venuti a fare benzina perché sapevano degli aumenti”.
Dello stesso parere anche il suo collega del distributore Giap vicino allo stadio: “In tanti hanno sfruttato l’occasione – dichiara -, un po’ come era successo a febbraio quando il prezzo della benzina arrivò anche oltre i due euro, dopo. La situazione si è ripetuta diciamo”.
Non tutti i distributori hanno aumentato il prezzo ma i rincari scatteranno tra il pomeriggio e domani. Ma quanto ammonta l’incremento del prezzo della benzina a Lucca? Non è facile fare previsioni precise ma il costo, è possibile, crescerà gradualmente.
“Da mezzanotte di ieri il prezzo del carburante è aumentato di 13 centesimi, vero che io ho cambiato i prezzi stamani”.
“Al momento l’aumento dei prezzi è stato di 13 centesimi e mezzo circa – dichiarano dal distributore Giap -. Prima di questo aumento, una macchina utilitaria come una 500, più di 50 euro di pieno non riusciva ad entrare nel serbatoio, adesso c’è chi ci mette anche 53, 54 euro a seconda. Un po’ quindi, ha inciso su chi fa il pieno, poi ci sono i clienti che mettono sempre le solite 20 euro, come dicono in tanti, però passano più spesso”.
La situazione sul prezzo del carburante però non è drammatica come a febbraio, con lo scoppio della guerra in Ucraina in cui il prezzo della benzina aveva superato i 2 euro.
“Il prezzo del carburante si è abbassato e di molto – proseguono dal distributore Giap vicino allo stadio -, anche rispetto al gennaio scorso, quando la benzina costava circa 1,73 euro al litro. Siamo ritornati quasi ai prezzi dell’inizio dell’anno, però adesso c’è un’altra questione – precisano -, il prezzo del gasolio è più alto di quello della benzina”.
Cosa comporta questo problema?
“E’ molto importante, perché i camion vanno a gasolio, le barche vanno a gasolio, i taxi vanno a gasolio, in Italia e in Europa il trasporto su gomma va a gasolio, perché era più efficiente e più conveniente. Oggi non è più così purtroppo”.
Le persone però non hanno ben percepito questo aumento dei prezzi, come fa presente una signora che si è fermata a fare benzina ad un distributore.
“In questo momento siamo un po’ tutti in difficoltà, gli aumenti sono da tutte le parte e questa cosa graverà molto secondo me sulle famiglie e sul budget delle feste – spiega -. Ci si muove anche un po’ di più durante le feste di Natale, questo è un bene perché siamo stati molto fermi a causa del lockdown e di questo travagliato periodo, adesso sarà più complicato, ci vogliono levare anche quello”.
Anche i distributori hanno percepito questo cambio di umore: “Tanti si lamentano, poi c’è chi l’ha presa meglio, perché a quanto ci hanno detto la rimodulazione di questo taglio è dovuto al fatto che vogliono far calare il prezzo di gas e luce e niente, un po’ di qui e un po’ di la, da qualche parte devi cercare di pareggiare in qualche modo. Questo è quello che ho capito io. Tanti invece sono arrabbiati, perché sono tasse”.
L’aumento del prezzo del carburante suscita molta preoccupazione , soprattutto per le ripercussioni sulle famiglie, già alle prese con un aumento dei prezzi del carrello della spesa, come ha fatto presente Condacons. Preoccupazione anche da parte di Assoutenti che ha chiesto al governo un ripensamento, almeno fino alla fine delle feste.