Assi viari, scintille al Consiglio aperto. Il sindaco: “Tangenziali da realizzare ma il progetto va cambiato”. Raspini: “Poco coerenti”. Gruppo di lavoro per un nuovo collegamento fra via Chelini e Pip di Carraia
Buchignani: “Il tracciato va mitigato, lo chiederemo al tavolo tecnico”. Il capogruppo del Pd: “In campagna elettorale si è fatto credere che il centrodestra non avrebbe sostenuto le nuove strade”. Baccelli: “Non è una infrastruttura calata dall’alto”
La nuova maggioranza di centrodestra salita al governo del Comune di Lucca nel giugno scorso andrà avanti sostenendo il progetto degli assi viari, ma proponendone modifiche, migliorie e lo spostamento del tracciato. Lo ha detto il sindaco Mario Pardini al consiglio comunale aperto chiesto e ottenuto dal centrosinistra, che ha accusato la giunta di “scarsa coerenza” nelle posizioni sulle nuove infrastrutture. Il primo cittadino ha spiegato quali sono le intenzioni: “Gli assi viari – ha detto – sono importanti ma questo tracciato non va bene e lo vogliamo modificare. Noi lavoreremo con il commissario affinché l’impatto degli assi viari venga mitigato e il percorso venga spostato”. Per questo, ha aggiunto l’assessore ai lavori pubblici Nicola Buchignani, Lucca si adopererà in sede di tavolo tecnico. Del resto, anche un ordine del giorno presentato dalla maggioranza, impegno proprio in questo senso il sindaco e la giunta.
Inizia però subito all’insegna del cardiopalma il consiglio comunale aperto sugli assi viari. Un’opera che ha, da sempre, diviso l’opinione pubblica e che torna di nuovo ad accendere lo scontro a Palazzo Santini. Nel lungo dibattito, chiesto e ottenuto dal centrosinistra, il capogruppo del Pd, Francesco Raspini, primo firmatario, non ha risparmiato a sindaco e maggioranza accuse di “scarsa coerenza” circa la posizione sulle nuove infrastrutture.
Fin dalle prime battute, non sono mancate le scintille. Ma ci sono state anche occasioni per aggiornare sulle più recenti novità. L’assessore regionale alle infrastrutture, Stefano Baccelli, chiamato a parlare in aula, ha infatti dato l’annuncio di un protocollo d’intesa fra Regione, Anas e Comuni di Lucca e Capannori per la realizzazione di un intervento “correttivo” al tracciato: una nuova infrastruttura di collegamento fra via Chelini e l’area Pip di Carraia per consentire un percorso più fluido verso l’A11. Sorgerà un gruppo di lavoro per redigere il progetto.
Un consiglio comunale aperto – con un focus sul percorso riguardante il tracciato est, comprendente i collegamenti tra Ponte a Moriano e i caselli di Lucca est e del Frizzone – richiesto dai gruppi di opposizione per fare aggiornare i cittadini e capire meglio la posizione dell’amministrazione Pardini sul tema.
Ad aprire la seduta è il capogruppo Pd Francesco Raspini, proponente e primo firmatario della richiesta di consiglio straordinario: “Perché un Consiglio straordinario? Il tema delle infrastrutture e della mobilità della Piana di Lucca è una delle questioni strategiche da cui dipende la competitività del nostro sistema produttivo e la sostenibilità ambientale del nostro territorio nel lungo periodo. Allo stesso tempo l’eccesso di traffico, soprattutto pesante, è percepito dai cittadini lucchesi e dalle imprese come uno dei principali ostacoli alla vivibilità nei quartieri dell’immediata periferia, nonché un fattore determinante dei problemi di inquinamento da polveri sottili che affliggono il nostro territorio e un freno allo sviluppo complessivo. Nonostante nel corso della recente campagna elettorale tutte queste problematiche siano state variamente affrontate con molte proposte da parte dei vari candidati sindaco, su questo tema tutto tace, salvo qualche fugace accenno qua e là nel corso di qualche conferenza stampa. Avete provato in tutti i modi a sostenere che questo consiglio comunale è inutile e non andava fatto. E perché mai? Sono passati 6 mesi dall’inizio del mandato e noi riteniamo che questo sia un tema che merita un confronto ampio in consiglio comunale e non ‘un lasciateci lavorare’ o un ‘vi facciamo sapere fra qualche tempo’. Soprattutto viste le posizioni che, nel tempo, sono state assunte dai molti esponenti che oggi hanno la responsabilità di guidare la città e che, quanto meno, hanno disseminato il cammino di dubbi che crediamo sia lecito chiarire”.
“In campagna elettorale – prosegue Raspini – ci sono stati vari dibattiti e vari confronti pubblici che si sono susseguiti ed anche specifiche assemblee nella frazione di San Cassiano a Vico di fronte al ‘Comitato Altrestrade’. Nel corso di tali appuntamenti si sono riscontrate significative differenze di approccio in riferimento alla postura da tenere nei confronti di Anas e del commissario straordinario nominato dal governo che dovrà sovrintendere alla realizzazione dell’asse Nord-Sud. Le posizioni espresse in tali contesti, anche da parte di forze politiche e candidati sindaco poi confluiti nell’attuale maggioranza di governo, oscillavano dal sostegno incondizionato, alla richiesta di modifiche al tracciato, fino alla assoluta contrarietà alla realizzazione stessa dell’opera. Al termine di queste assemblee, l’ultima delle quali 3 giorni prima del ballottaggio alla presenza di tutti gli ex candidati sindaco della destra, molte persone sono uscite convinte che se avesse vinto il centrosinistra gli assi vari si sarebbero fatti, se avesse vinto il centrodestra no (e questo nonostante le posizioni iper favorevoli di alcuni partiti come Fdi). Come mai? Beh non è difficile capirlo. Io mi sono presentato con sincerità ai cittadini a dire che se fossi stato eletto gli assi si sarebbero fatti seppure lottando per ottenere le modifiche chieste dai comuni di Lucca e di Capannori. Vi leggerò qualche dichiarazione che, nel corso del tempo, è stata rilasciata da qualcuno di quelli che siedono nella parte destra dell’emiciclo o tra i banchi della giunta”.
È su questo punto che in Consiglio si accendono subito le prime scintille tra il presidente Enrico Torrini e Francesco Raspini, che durante l’introduzione ha letto alcune dichiarazioni su viabilità e assi viari rilasciate alla stampa dagli attuali componenti della maggioranza durante la campagna elettorale.
Il capogruppo del Pd ha puntato l’attenzione su alcune dichiarazioni dell’attuale assessore Fabio Barsanti, risalenti al 9 giugno scorso, in cui l’ex candidato sindaco si dichiarava contrario al progetto di Anas, “perché vecchio – ha citato la sua dichiarazione Raspini -, non risolve i problemi e violenta una zona di Lucca senza portare alcun beneficio, nemmeno alle aziende. Per l’asse est-ovest sono favorevole alla gratuità autostradale fra Lucca e Altopascio. Il nostro sarà un approccio graduale, che valuterà gli eventuali benefici del futuro asse suburbano Arancio-Brennero’”.
“Mi chiedo cosa sarà – ha proseguito Raspini – di questo approccio graduale di fronte alla Regione che oggi chiede di firmare un accordo di programma per andare avanti”. E qui Raspini cita un intervento della Lega dell’8 maggio scorso: “‘Questa nuova opera – cita Raspini -, che dovremo lasciare alle generazioni future, non ci trova d’accordo poiché produrrà danni irreversibili al contesto che andrà ad attraversare. E’ per questo motivo, che intendo formulare una nuova proposta, che salvaguardi il territorio, la gente che vi risiede e al contempo elimini definitivamente il così detto traffico pesante”. Nel suo intervento, Raspini ha richiamato anche alcune parole del consigliere di lista Civile, Elvio Cecchini, apparse sulla stampa il 6 giugno. Cecchini aveva definito allora l’asse nord sud “inefficace se non sarà finanziato anche l’asse est ovest”. Da qui la stilettata all’interessato da parte di Raspini: “Consigliere Cecchini – ha detto il capogruppo del Pd in aula -, lei che è anche delegato all’attuazione del piano operativo in questi 6 mesi in cui si è segnalato principalmente per un clamoroso conflitto di interessi, ha per caso indetto questo forum deliberativo senza che nessuno ne abbia saputo nulla? E se l’asse est-ovest per ora, come sembra non verrà finanziato che indicazione darà nella sua posizione all’amministrazione?”.
Ce ne sono anche per il presidente della commissione lavori pubblici e ambiente, Marco Santi Guerrieri, di cui Raspini cita un intervento del 16 maggio 2019: “Tempo addietro – cita Raspini – quando partecipai in fila come tanti alla manifestazione contro gli assi viari partita da Lucca in direzione Capannori, non ebbi dubbi sul reale disastro che questo ennesimo ecomostro sarebbe andato ad impattare su un territorio a forte propensione agricola”.
Ma è alle parole del sindaco Mario Pardini che Raspini riserva la stoccata finale, citando un intervento del 18 giugno scorso, risollevando la questione del traffico pesante sulla circonvallazione: “Con il nostro insediamento – Raspini cita le parole di Pardini -, emaneremo un’ordinanza di divieto di transito ai mezzi pesanti superiori alle 7,5 tonnellate sulla prima Circonvallazione, finché non sarà attivata una rimodulazione dell’intera mobilità merci, aprendo un tavolo con i comuni limitrofi. Riteniamo altresì opportuno aprire una trattativa con la società Autostrade per rendere gratuita la tratta autostradale fra Lucca e Capannori, come già indicato dal Consiglio comunale di Lucca”.
“Peccato che qualche tempo fa – riprende Raspini – lo stesso sindaco ha informato che il provvedimento per eliminare, o quanto meno ridurre, il numero di Tir dalla circonvallazione, annunciato in campagna elettorale, come i uno dei primi del mandato, viene rimandato a data da destinarsi senza spiegare chiaramente le ragioni di un cambio di rotta così repentino. Che cosa è successo? In pochi mesi cosa è cambiato sindaco per spingerla a cambiare idea? Non ci faccia credere che quel comunicato è stato redatto solo per sperare che qualcuno ci cascasse”.
“Insomma – conclude Raspini -, ecco perché abbiamo chiesto questo consiglio comunale, ecco perché abbiamo chiesto la presenza di tutta la società civile organizzata della città. Perché questa ambiguità, che certamente vi è servita per vincere le elezioni, adesso deve cessare e chi ha la responsabilità di governare deve assumersi la responsabilità delle proprie parole, soprattutto se una parte di questa sono state spese a vuoto. E non veniteci a dire che questo Consiglio è prematuro. Perché in campagna elettorale quando i vari portatori di interessi vi hanno posto la domanda ‘cosa intendete fare, sul traffico, sulla mobilità, sugli assi viari nessuno di voi ha risposto ‘scusate non rispondo perché è prematuro, se per caso governeremo dateci giusto un paio di annetti di tempo per capire e vi facciamo sapere’. E siccome in campagna elettorale eravate tutti alfieri della partecipazione, delle scelte non calate dall’alto e dei progetti discussi insieme ai cittadini, adesso di fronte ad una scelta che, comunque vada dividerà la città, siamo tutti ansiosi di conoscere il punto di vista della nuova amministrazione, oltre a quello dei graditi ospiti che ci fanno la cortesia di essere qui oggi”.
Gli interventi
L’assenza del commissario dell’Anas per gli assi viari trattenuto da altri impegni non ha mancato di provocare polemiche. E’ stato comunque l’assessore regionale Stefano Baccelli ad aggiornare sugli ultimi passi compiuti: “Dal mio punto di vista questa progettualità (riferendosi agli assi viari, ndr) non è stata calata dall’alto, anzi, è stato oggetto di tanti procedimenti, protocolli e accordi. I passaggi sulla progettazione preliminare sono stati i più partecipati possibili per preciso volere della Provincia. Il progetto definitivo di Anas è stato approvato nel 2019, con il parere contrario espresso dal comune di Capannori. In questi anni in Regione abbiamo cercato di andare verso la realizzazione degli assi viari accogliendo tutte le migliorie e le osservazioni per integrare al meglio il progetto sul territorio. Il primo casus belli del no di Capannori fu l’adeguamento della via Domenico Chelini come previsto nella progettualità Anas, il mio lavoro è stato quello di aggiornare il progetto ai tempi nostri. È emersa l’opportunità della realizzazione di una nuova viabilità di collegamento da parte di Rfi nella direzione nord-sud da via Domenico Chelini a via Tazio Nuvolari con sottopasso della ferrovia e sovrappasso dell’autostrada A11. C’è un nuovo collegamento diretto tra la provinciale 23, via Chelini per l’appunto, e la zona industriale conosciuta come Pip di Carraia. Abbiamo pensato che inserendo questa viabilità, che sarà realizzata da Rfi come ‘opera compensativa’ del raddoppio ferroviario del tratto Pescia-Lucca, possiamo eliminare il passaggio da via Domenico Chelini dal tracciato Anas. Crediamo che con questo accordo che coinvolge Anas, Provincia, Lucca e Capannori si possa raggiungere l’obiettivo di una mobilità efficace e di andare incontro alle esigenze in questo caso del comune di Capannori. Con questo protocollo vogliamo realizzare questa infrastruttura strategica per Lucca nel modo migliore e al minor impatto ambientale possibile. Concludo con un appello: io naturalmente auspico la realizzazione di queste infrastrutture, non possiamo perdere anche questa occasione”.
Sul tema interviene anche il sindaco del comune di Capannori Luca Menesini: “Prima di tutto volevo dire un grazie perché questa occasione ci permette dopo un po’ di anni di riparlare di un tema importante, quello degli assi viari. Una buona notizia ci è già stata data, ovvero quella che sia in procinto di realizzazione un protocollo d’intesa – annunciato dall’assessore Baccelli – dove uno dei cardini di criticità viene risolto. E questa è una notizia importante. Nel 2019 queste questioni non erano risolvibili, si diceva che era solo un tranello per far saltare tutto. Ci sono comunque ancora delle criticità che dobbiamo risolvere. Siamo chiamati a prendere una decisione che cambia il futuro di un territorio per secoli e dobbiamo essere sicuri di fare la cosa migliore. Una scelta che deve prendere la politica. Mi spiace che questo confronto venga affrontato senza Anas, che è il grande assente. Ma è l’ente che deve fare l’opera, che si fa ascoltando i territori e i cittadini. Finita l’inchiesta pubblica, voluta e sottolineata precedentemente da Baccelli, è calato il silenzio fino alla presentazione del progetto del 2019. Noi come comune di Capannori in quell’anno abbiamo presentato le nostre perplessità sul progetto inviando una delibera ad Anas. Ripeto, sul progetto ci sono delle criticità: il paesaggio deve essere rispettato e tutelato e per me è possibile farlo. La nuova infrastruttura deve liberare i centri urbani dal traffico, ma deve essere compatibile con il territorio. Va tutelato il paesaggio. Le condizioni però ci sono, il dialogo con la Regione è aperto e adesso è importante averlo anche con Anas”.
Marco Remaschiattacca il presidente della ProvinciaLuca Menesini: “La politica per una volta sia chiara coi cittadini – esordisce il presidente dell’Unione dei Comuni della Mediavalle del Serchio e segretario regionale di Azione – . Un’opera così importante, attesa da cittadini e imprese per decongestionare il traffico nei centri abitati, deve avere finalmente una definizione. Chi ha responsabilità di governo dica chiaramente si o no alla realizzazione della stessa, senza tentare ogni volta di far sì che la responsabilità della scelta sia di qualcun’altro. Apprendiamo con cauta soddisfazione la dichiarazione dell’assessore regionale Baccelli sulla firma di un protocollo d’intesa tra tutti i soggetti interessati, ma ci chiediamo contemporaneamente cosa si è fatto dal 2019 ad oggi da parte di coloro che avevano la responsabilità delle scelte. Quali incontri, quali accordi, quali soluzioni. Troviamo assolutamente imbarazzante che chi ci avrebbe dovuto dare risposte in questi anni è colui che invece oggi pone le domande. Ho la sensazione che il sindaco di Capannori tenga politicamente in ostaggio il presidente della Provincia”.
“Sentire dal presidente Menesini la frase ‘finalmente si parla di infrastrutture’, da chi avrebbe potuto e dovuto avere in questi anni una funzione decisionale, mi fa pensare che una certa classe politica ha fallito – continua Remaschi -. Un fallimento certificato dalla necessità di nominare un commissario esterno per mediare le varie posizioni. Gli stessi che per anni hanno tenuto sotto scacco la realizzazione degli assi viari, che hanno annunciato più volte la partenza dei lavori del ponte sul Serchio, sono oggi coloro che chiedono conto alla nuova amministrazione. Legittimo certamente chiedere al nuovo sindaco di Lucca di sapere come la pensa su questi Assi Viari, forse sarebbe stato opportuno anche dire a tutti gli abitanti dei Comuni interessati i motivi delle mancate soluzioni. Come Presidente dell’Unione dei comuni della Media Valle del Serchio, sono favorevole alla realizzazione di quest’opera fondamentale e oggi non più procrastinabile. Da troppo tempo cittadini e mondo produttivo chiedono interventi e il dovere di chi amministra e di trovare le adeguate soluzioni. Il Terzo Polo, Azione e Italia Viva che rappresento, saranno sempre disponibili alla discussione e a contribuire affinché queste importanti infrastrutture per il territorio lucchese arrivino al loro compimento”.
Il vice presidente di Confindustria Toscana Nord, Tiziano Pieretti, ha invece rivolto un appello alla politica a trovare la quadra sulle nuove infrastrutture: “Naturalmente siamo a favore degli assi viari e il tutto nasce da un’esigenza del tessuto industriale che parte da molto lontano. Da parte di tutti gli imprenditori c’è forte preoccupazione sulla viabilità presente sul nostro territorio. Molti investitori che potrebbero creare posti di lavoro proprio perché la logistica e la viabilità è un problema grosso. Mi auguro che discussione porti a trovare finalmente una quadra. L’industria lucchese viene spesso accusata di non utilizzare i tronchetti ferroviari. Quello del Frizzone – che sta lavorando e che potrebbe essere raddoppiato – in realtà ha un grosso problema. Se qui carichiamo i semi-rimorchi sui vagoni non passano dalle gallerie dell’Appennino. La logistica si risolve con le infrastrutture”. Sulla stessa linea Rodolfo Pasquini, presidente di Confcommercio: “Questo è un tema importante per tutto il territorio e per il mondo imprenditoriale. A partire dal 2012 l’associazione nelle varie campagne elettorali comunali ha sottoposto questo tema, abbiamo fatto delle campagne e una presa di posizione nel momento in cui era stato chiuso il viale Europa ai camion. Già a partire dal 2012 abbiamo chiesto l’attenzione a chi si alterna alla politica nei nostri territori. Gli assi viari vanno fatti. L’impresa deve avere delle risposte veloci su questo tema”. Anche Michela Fucile, numero uno di Confartigianato Imprese Lucca, dice sì agli assi viari: “Non possiamo morire di infrastrutture non fatte, gli assi viari per noi sono fondamentali. Le nostre imprese sono in difficoltà, ci sono grossi problemi di traffico con conseguenti ritardi delle consegne. È necessari anche il raddoppio ferroviario. Lancio il mio appello: fate gli assi viari, non c’è più tempo”.
Per Daniele Michelini della Cna: “La viabilità è un tema cruciale per il presente e il futuro del territorio. L’unica soluzione concreta è rappresentata dagli assi viari. È il momento di passare ai fatti, alla concretezza. Con gli assi viari ci sarebbe meno traffico e smog e più sicurezza, oltre alle numerose migliorie per le imprese. Come Cna siamo contrari al divieto di circolazione dei mezzi pesanti sulla circonvallazione”. Le parole di Daniele Benvenuti responsabile dell’area lucchese di Confesercenti Toscana Nord sono andate nel senso di un sostegno alle nuove infrastrutture. “La città ha bisogno di collegamenti più efficaci per il suo attraversamento – ha spiegato in aula consiliare -. La circonvallazione ormai non è più in grado di sostenere il volume di traffico non di coloro che vogliono entrare in città ma di chi, uscito dall’autostrada, vuole raggiungere altre mete soprattutto per quanto riguarda il traffico pesante. Crediamo che si debba davvero mettere finalmente mano al degli assi viari magari rimodulandoli in alcuni aspetti per evitare impatti sull’ambiente e tenendo conto delle esigenze delle comunità locali. Ma le infrastrutture vanno realizzate, con tutti i contrappesi necessari, ma vanno realizzate”. Per Confesercenti Toscana Nord bisogna però pensare anche all’immediato “nell’attesa di capire cosa succederà per gli assi viari che per noi riteniamo strategici e non più rinviabili, ma diciamo anche per capire quando si metterà mano al progetto di potenziamento delle reti ferroviarie – ha aggiunto Benvenuti -; in tal senso riteniamo positivo l’annuncio dell’assessore regionale Stefano Baccelli che almeno il tratto Lucca-Pescia è inserito nel progetto assi. Nel medio periodo bisogna fare qualcosa per decongestionare la circonvallazione. A nostro avvisto il sistema delle rotonde soprattutto quelle di porta Elisa e Porta Sant’Anna presenta ancora delle criticità che creano file e rallentamenti: la prima per il semaforo in via Castracani, la seconda per un attraversamento pedonale che di fatto salta il sottopasso di via Catalani. Sottopasso che diventerà invece decisivo alla stazione e per il quale abbiamo sempre chiesto la sua realizzazione”. E ancora potenziamento del servizio pubblico e della rete delle piste ciclabili. “Un servizio pubblico che lascia completamente scoperte alcune zone dell’immediata periferia, zone che una volta chiuse le scuole perdono diverse corse di collegamento con la città costringendo residenti ma anche turisti che non soggiornano nel centro storico a prendere l’auto per venire in città. Questo pone la destinazione di Lucca in una posizione di non competitività rispetto ad altre realtà, tagliandola fuori da quel tipo di turismo sostenibile che rappresenta il futuro del comparto. A tale proposito riteniamo si debba pensare di migliorare la rete delle ciclabili in uscita dal centro storico”. La conclusione. “Da parte nostra piena disponibilità a portare la posizione delle categorie commerciali e turistiche che rappresentiamo a tutti i tavoli che verranno fatti, consapevole che il tempo stringe”.
Anche Conflavoro Pmi Lucca, con il direttore Enzo Capobianco, ha partecipato al consiglio comunale aperto sul tema degli assi viari: “Siamo d’accordo sul progetto e auspichiamo il superamento delle forti divergenze di idee ormai storiche. Comprendiamo i punti di vista di tutti e riteniamo saranno necessarie migliorie al progetto – ha affermato Capobianco in un passaggio del suo intervento – tanto sotto il profilo ambientale quanto sotto quello di una maggiore fruibilità del futuro sistema stradale. Ma si tratta di un progetto, in definitiva, da mettere in atto. Troppi anni sono stati persi. È quindi necessario uscire in fretta dall’immobilismo. Conflavoro Pmi è portatrice degli interessi del mondo imprenditoriale, di quel vasto e variegato tessuto che sono le piccole e medie imprese, spesso componenti la filiera di aziende produttrici di più grandi dimensioni. A nostro avviso – spiega il direttore di Conflavoro Pmi Lucca, nonché segretario generale dell’associazione nazionale – l’impatto di un sistema tangenziale ben più adatto del reticolo attuale sarebbe di beneficio a tutto il mondo economico senza distinzioni: o costruiamo arterie adeguate alle esigenze dei carichi e, beninteso, dei cittadini comuni, oppure il rischio concreto è che si arrivi allo spopolamento industriale di determinate zone della Lucchesia. Viceversa, un sistema tangenziale compiuto e fruibile in tempi non biblici contribuirebbe a creare una nuova linfa vitale per le imprese e il territorio tutto, con conseguenze attrattive anche sotto il punto di vista degli investimenti e quindi dell’occupazione. Lucca – conclude Enzo Capobianco – ha bisogno di un approccio differente, di una visione da città economicamente importante quale è, e ciò passa anche dalla creazione di un sistema tangenziale adeguato alle nuove – che poi così nuove non sono – esigenze legate alla mobilità”.
Il presidente dell’Unione Comuni Garfagnana e sindaco di Castelnuovo Andrea Tagliasacchi sottolinea come sia necessario che il progetto si aggiorni al 2022, ad una società, cioè, che è in continua evoluzione e con bisogni diversi da quando gli assi viari furono concepiti: “Spero che questo sia l’inizio di un metodo di lavoro, un confronto largo è fondamentale. È difficile fare delle scelte senza un percorso largo, anche perché la fase post Covid e la situazione internazionale ci ha proiettato in una dimensione dove il rapporto e la stessa idea di sviluppo che abbiamo avuto per tutto il periodo del dopo guerra fino ad oggi è messa in discussione. La discussione del progetto di cui parliamo stasera è iniziata in un periodo che è preistoria rispetto ad oggi. Questo è punto che bisogna aver molto chiaro: il tema della transizione ecologica, della nuova idea di mobilità, dell’elettrificazione dei mezzi di movimento apriranno dinamiche completamente nuove. E riguarda soprattutto la qualità della vita sui territori. Non voglio uscire dal concreto, condivido la proposta lanciata da Baccelli: capire la realizzabilità dell’opera è entrare nel concreto. Il problema fondamentale è la tempistica: questa discussione va tenuta dentro una lettura urbanistica nuova della Piana di Lucca e della Valle del Serchio. Questo è il punto. Dobbiamo darci gli strumenti di lettura e di sfida rispetto alle cose che dicevo all’inizio: servono esperti, competenze, rapporti con il mondo della cultura e dell’università. In 15/20 anni il territorio è cambiato in maniera impressionante. Ci portiamo dietro 20 anni di ritardi, forse di più, e adesso va aperta una discussione per capire dove lo vogliamo portare questo territorio che ha delle potenzialità straordinarie”.
Critico, invece, Alessio Stefanini rappresentante del comitato Assi Viari – Altrestrade: “Anas è stato invitato e il commissario non si è presentato: questo rende l’idea su come si proceda. Il progetto non è stato calato dall’alto? È stato disegnato a Roma su carte degli anni ’90 senza considerare il parere dei territori e interrogandoli solo successivamente. Sono state fatte delle osservazioni al preliminare, tutte disattese. Non ho sentito un dato a favore della realizzazione dell’opera. Non ho mai visto un dato favorevole nemmeno da Anas. C’è un dato, invece, che mi sono tatuato sulla pelle: il 3,6% è quanto incide la realizzazione dell’asse viario nord-sud sulla circonvallazione di Lucca. Basta raccontare novelle. Si fa tutto questo per ottenere 4 camion in meno su 100 sulla circonvallazione? Il mondo è cambiato, gli assi viari sono il passato. Siamo indietro. Serve non aspettare che arrivi la tangenziale, bisogna intervenire subito con interventi mirati. Benissimo il confronto, è sempre un piacere, ma non si deve ridurre tutto a un pomeriggio di scambio di opinioni. Serve aprire un dibattito di confronto sulla mobilità. Un dibattito duraturo, serio e puntuale. Non dobbiamo continuare a dormire sogni tranquilli aspettando l’Anas, servono interventi adatti sulla viabilità locale. Sospendiamo gli assi viari, poi mettiamoci a tavolino per risolvere i problemi della mobilità. Anche Lucca, come Capannori, deve avere il coraggio di dire di no al progetto con un’ordinanza. Tutti insieme diciamo no agli assi viari”.
Anche Michele Urbano (Legambiente) auspica un tavolo permanente sul tema e aggiunge: “Il secondo stralcio dell’opera (gli assi viari ndr) è stato depauperato. La domanda è semplice: se tutti sono d’accorso sul fare gli assi viari, perché l’opera è stata definanziata? L’opera però è pensata nella sua interezza. Si parla spesso di inquinamento: studi in Emilia Romagna evidenziano che la componente principale del particolato è legata al trasporto su strada. La conclusione, secondo noi, si chiama area vasta: per affrontare la criticità dobbiamo agire di sistema, dobbiamo potenziare il trasporto pubblico tramite i finanziamenti europei. Dobbiamo agire in maniera sinergica tra i territori. Confrontiamoci sul tema, il Pnrr non finanzia le strade ma la mobilità sostenibile”.
L’invito di Fabio Nardini presidente dell’ordine degli architetti è quello di attualizzale il modello delle nuove strade: “Il progetto degli assi viari si deve misurare con l’attualità, con le attuali politiche della mobilità. La qualità del territorio e del paesaggi corrispondono alle qualità della vita e qui serve una particolare attenzione. Serve ridiscutere il progetto: vanno messi sulla bilancia sia le esigenze della produzione e la qualità della vita dei cittadini. Va presa la migliore scelta con un metro e una visione del 2022. Lucca in termini di consumo di suolo ha già dato molto. Questa è una spinta a pretendere il miglior progetto possibile”. Perentorio Diego Ragghianti dell’ordine dei geometri. “Non voglio dare giudizi di merito al progetto degli assi viari, però Anas è stata chiara: finanzierà il progetto solo se avrà determinate caratteristiche. La mia domanda è questa: un’opera di questa importanza porta dei benefici maggiori rispetto a tutte le ‘negatività’ che produce?”. Il tema ambientale viene affrontato anche da Alessandro Cortopassi (ordine dei geologi): “Molti sono i temi e le criticità affrontate questa sera: traffico, viabilità e sicurezza, ma soprattutto ambiente e uso del suolo. Va affrontato il tema della sicurezza idraulica, un aspetto che va studiato. Dobbiamo entrare in questo aspetto in maniera concreta”.
La maggioranza
Dopo i 15 interventi, la parola passa alle repliche della giunta e in particolare all’assessore ai lavori pubblici Nicola Buchignani: “Non posso che ribadire ciò che abbiamo sempre sostenuto: per questa amministrazione gli assi viari sono fondamentali per un miglioramento sostanziale del traffico del nostro Comune. Si dovrà però tenere conto di una serie di criticità che il comune di Lucca in sede di tavolo tecnico segnalerà al commissario e agli altri enti. Nello stralcio del primo tracciato vi sono riportate migliorie e modifiche riguardanti solamente il territorio di Capannori. Bene ha fatto il sindaco di Capannori ha spendersi per anni per il suo territorio, casomai ci chiediamo come mai altrettanto non è stato fatto dall’amministrazione precedente di Lucca. I problemi sono sempre gli stessi, anzi, nell’ultima versione del tracciato risulta cancellata una piccola variante di collegamento tra l’asse est-ovest e via del Marginone: con l’eliminazione di questo piccolo braccetto si farà passare tutto il traffico, nel caso in cui si scelga di non virare dalla rotatoria di Antraccoli verso Capannori, verso la nuova viabilità dell’ospedale. Quindi, di fatto, si ingolferà la via dell’ospedale. Come mai la precedente amministrazione prima della stipula del definitivo non ha accolto le osservazioni dei cittadini per migliorare il progetto come l’allontanamento del tracciato da alcune abitazioni, l’abbassamento del tracciato nel territorio di San Pietro a Vico, l’inserimento di nuovi svincoli in entrata e in uscita? Questo è quello che noi cercheremo con decisione di portare avanti con il commissario e con gli altri enti grazie al costituendo tavolo tecnico, di cui ringraziamo la Regione. Lucca si farà sentire, con la consapevolezza che gli assi viari siano necessari. Ma vogliamo andare oltre, da qui a dieci anni vogliamo dotare Lucca di un nuovo anello tangenziale. Serve tempo, per fare opere importanti servono degli anni. Ma noi ci siamo e questo processo lo abbiamo iniziato”.
Il sindaco Mario Pardini si è difeso dalle accuse del centrosinistra: “Noi non abbiamo mai detto che questo consiglio comunale non era importante e siamo sempre aperti a qualsiasi tipo di confronto con la cittadinanza e con l’opposizione. In primis rigetto con forza che in campagna elettorale avrei lasciato intendere che se avesse vinto il centrodestra non si sarebbero fatti gli assi e con il centrosinistra invece sì. Questa accusa la respingo con forza. La mia posizione è sempre stata una, ovvero che gli assi viari sono importanti ma questo tracciato non va bene e lo vogliamo modificare. Noi lavoreremo con il commissario affinché l’impatto degli assi viari venga mitigato e il percorso venga spostato come detto dall’assessore Buchignani. Non ho mai lasciato intendere di voler bloccare il progetto. Siamo sempre stati chiari e netti. Noi cercheremo di risolvere i problemi. Quasi tutti hanno sottolineato quanto questa opera sia fondamentale, anche se non è più attuale: per questo anche per noi deve essere modificata. In questi cinque mesi non abbiamo fatto niente? Rigetto con forza anche questa affermazione, non è assolutamente vera. Su questo tema dialogheremo anche con il Governo e abbiamo commissionato tutta una serie di progettualità che presenteremo a breve. Abbiamo in progetto la soluzione a Salicchi: lo presenteremo a breve, spero prima di Natale. Il nostro sistema viario grida vendetta, dobbiamo affrontare decenni di lavori non fatti. Andremo avanti per la nostra strada, ascoltando i cittadini e i territori. Siamo qua per dialogare ma la posizione dell’amministrazione è sempre stata chiara, dalla campagna elettorale fino ad oggi”.
Ordini del giorno
Il dibattito e le polemiche tra maggioranza e opposizione non si placano. I gruppi di opposizione – Partito Democratico, Lucca Futura, Sinistra con Lucca, Lucca è un grande noi, Lucca Civica – Volt – Lucca è popolare – che hanno chiesto la convocazione del consiglio comunale straordinario, hanno presentato un ordine del giorno: “Purtroppo devo smentire il sindaco – commenta Chiara Martini (Pd) -, anche io ho sentito dire che questo era un consiglio comunale inutile e prematuro. Il tema della mobilità è una priorità assoluta e noi chiediamo che entro fine anno l’amministrazione Pardini comunichi la propria posizione sul progetto degli assi viari al commissario dell’Anas. Vogliamo sapere, inoltre, quali iniziative intende assumere per l’eliminazione o la riduzione del traffico pesante sulla circonvallazione come annunciato nel corso dell’ultima campagna elettorale”.
“Un odg difficile da accettare e approvare” così lo definisce Alessandro Di Vito (Forza Italia-Udc). “Un odg poco rispettoso”, aggiunge il consigliere di maggioranza.
Anche la maggioranza presenta un suo odg. A leggerlo è il capogruppo di Lucca 2032 Stefano Pierini, che invita sindaco e giunta a “dare vita ad un nuovo percorso di informazione e ascolto della cittadinanza, pianificando un incontro pubblico sul tema della mobilità sostenibile e includendo la questione degli assi viari. Chiediamo di impegnarsi affinché il tavolo tecnico ottimizzi e mitighi l’attuale progetto definitivo nel rispetto dell’ambiente, del territorio e dei cittadini. Chiediamo di lavorare affinché il progetto venga ottimizzato e chiediamo di programmare una constante manutenzione delle infrastrutture esistenti. Chiediamo di impegnarsi per far riconoscere agli enti competenti la necessità di rendere gratuito il tratto autostradale A11 tra Lucca e Altopascio. Con lo stralcio numero due degli assi si deve prevedere lo spostamento del casello Lucca Est in località Mugnano”.
Il capogruppo Pd Francesco Raspini coglie l’occasione per tornare all’attacco: “Anche se la maggioranza voterà contrario al nostro odg, il nostro obiettivo è stato raggiunto. L’amministrazione una risposta ce l’ha data ed è ‘sì, si fanno gli assi viari’. Questa risposta così corale la date alla città perché qualcuno ha chiesto un consiglio comunale straordinario. Abbiamo contribuito a far chiarezza. Le parole dell’assessore Buchignani sono un po’ paradossali, la sua forza politica (Fdi, ndr) sugli assi viari ha sempre detto ‘facciamoli domani, facciamoli così come sono’. Cerchiamo di essere coerenti. Anche il modo in cui la maggioranza comunica queste cose non è molto coerente. Sull’accordo con la Regione nulla ci era stato detto prima di stasera: questa sarebbe la vostra trasparenza? C’è un nuovo tracciato: ma quando volevate parlarne? Questo progetto quant’è che è in Comune? Questo non è il metodo giusto, è un atteggiamento inaccettabile. Sindaco, la devo contraddire: la posizione del centrosinistra è sempre stata chiara, quella della colazione di centrodestra molto meno”. La risposta dell’assessore Nicola Buchignani non si fa attendere: “Alla capigruppo di 15 giorni fa dissi chiaramente che la convocazione di questo consiglio comunale il 6 dicembre era politicizzata e basta. Le diversità all’interno della maggioranza non ci sono, tutti abbiamo firmato le linee programmatiche del sindaco. Quello che noi possiamo dirvi è che sicuramente l’amministrazione comunale si farà portavoce presso il commissario e il tavolo tecnico per cercare di ottenere quelle modifiche che il territorio si merita. Tra 20 giorni con il sindaco ci recheremo in Regione Toscana e parleremo di opere compensative anche per il suolo di Lucca. Probabilmente otterremo qualcosa: perché quelli che c’era prima non ci sono riusciti? Noi governiamo da 4 mesi e qui c’è un malloppo di roba da studiare: dateci il tempo di programmare. Vogliamo una città più sicura e per far questo servono nuove strade”. Il battibecco tra Raspini e Buchignani prosegue: “Il nostro obiettivo era quello di dimostrare che avete raccontato delle frottole e ci siamo riusciti – tuona il capogruppo Pd -. Cominciate a dimostrare di essere coerenti”.
L’assessore Buchignani, infine, precisa che “l’accordo di programma (tra Anas, Provincia, Lucca e Capannori ndr) non è ancora stato firmato. Il progetto non è cambiato di una virgola per quanto riguarda il comune di Lucca“.
Si passa alla votazione: l’odg presentato dalla maggioranza viene approvato (con il voto contrario dei consiglieri di minoranza); bocciato, invece, quello dell’opposizione.