A Natale torna la solidarietà con i pranzi della Comunità di Sant’Egidio

24 dicembre 2022 | 12:05
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A Natale torna la solidarietà con i pranzi della Comunità di Sant’Egidio

Domani (25 dicembre) doppio appuntamento nel salone dell’Arcivescovato e all’oratorio di San Vito

Si avvicina il Natale e, come ogni anno, partono i preparativi per il tradizionale pranzo di Natale con i poveri della Comunità di Sant’Egidio che verrà realizzato in contemporanea nel salone dell’Arcivescovato e nei locali dell’Oratorio della parrocchia di S. Vito. Un doppio appuntamento quindi: uno nel cuore della Chiesa cittadina e l’altro in periferia, in un quartiere popoloso e vivace come S. Vito.

“Un appuntamento atteso da tanti, soprattutto dopo i difficili anni della pandemia, da cui peraltro non ci si può ancora dire completamente fuori, le cui misure di contenimento hanno condizionato la vita dei poveri in modo più pesante e incisivo rispetto agli altri: la perdita del lavoro – sottolinea la Comunità di Sant’Egidio di Lucca – , la solitudine, la riduzione drastica delle opportunità di incontro, le pesanti limitazioni che hanno caratterizzato i luoghi di distribuzione dei sostegni alimentari e soprattutto le mense. È forte il desiderio di tornare a fare festa insieme. E il Natale è proprio questo: ‘la festa delle feste’ come lo definiva S. Francesco”.

“Ci sarà un posto per tutti alla tavola di Natale di Sant’Egidio: ci saranno i senza fissa dimora che abitualmente si rivolgono alle mense cittadine, i bambini che frequentano la Scuola della pace della comunità con le loro famiglie – spiegano gli organizzatori -, gli studenti della nostra Scuola di lingua e cultura italiana, alcuni anziani accompagnati negli anni dalla nostra amicizia, ma anche le numerose famiglie che trovano sostegno nel centro di ascolto e all’emporio solidale della Caritas di S.Vito. Con loro i tanti che, come ogni anno, nello spirito di Sant’Egidio, intendono vivere il Natale uscendo dalle loro case e abbandonando le proprie abitudini per spendere tempo ed energie per chi è più in difficoltà, per rendere davvero solidale e accogliente la nostra città nel momento più atteso dell’anno”.

“Durante la pandemia – prosegue la Comunità di Sant’Egidio – abbiamo compreso come davvero ‘nessuno si salva da solo’ e come ora più che mai, di fronte ad un inverno di guerra e gravi disagi derivanti dalla crisi energetica che costringeranno molte famiglie a nuove ed inaspettate sofferenze, ci sia bisogno di reti strette di solidarietà per non far cadere nell’incertezza e nella solitudine i più fragili. Il pranzo di Natale, vissuto con questo spirito, vuole essere anche un’invocazione di pace. Di fronte al ritorno della guerra in Europa che sembra aver portato indietro di decenni le lancette della storia, sedersi alla stessa tavola, con lingue, storie e tradizioni diverse, sentirsi parte dell’unica famiglia umana è già dare una risposta concreta ai conflitti, perché ognuno è chiamato ad essere costruttore di pace. Il pranzo di Natale è una risposta concreta alla domanda che tanti oggi si fanno: cosa si può fare? Nello spirito più autentico del Vangelo, alle incertezze, alle divisioni, alle paure del nostro tempo, la risposta è non lasciare solo nessuno e costruire oggi dove siamo un mondo più umano. In tanti ci raccontano che al Pranzo di Natale si incontrano persone con storie e tradizioni diverse, chi serve si confonde con chi è servito e tutti desiderano pranzare alla stessa tavola, abitare l’uno accanto all’altro e non l’uno contro l’altro”.

“Dicembre, potremmo dire, è il mese dei ‘cercatori’. Di regali – sottolinea la Comunità di Sant’Egidio -, di addobbi, di luci, ma in fondo quello che cerchiamo davvero è la gioia dell’altro, che scalda anche il nostro cuore. Tutti attendono qualcosa di bello dal Natale: soprattutto i bambini che hanno vissuto lunghi mesi di limitazioni e incertezze, come gli anziani, che più di ogni altro attendono una visita, il calore di una famiglia, la certezza di valere per qualcuno. Natale è per tanti che attendono una buona notizia, come chi, senzatetto, è ancora alla ricerca di una casa, o di un luogo sicuro dove trascorrere almeno la notte. Natale è per loro, anzitutto per i nostri amici poveri. Quelli che non hanno un posto. Ma noi vogliamo fare posto a loro: anzi non un posto solo, centinaia di posti. In questi giorni, dovunque c’è una Comunità di Sant’Egidio si cercano le risorse e le energie per apparecchiare la tavola insieme ai poveri. Naturalmente c’è la possibilità contribuire in diversi modi alla costruzione di quella grande catena di solidarietà che è il pranzo Natale, che quest’anno metterà a tavola oltre 200 persone nella nostra città”.

Domano mattina (25 dicembre) i volontari che hanno scelto di trascorrere il Natale con la grande famiglia di Sant’Egidio saranno impegnati nell’allestimento delle sale per il pranzo e nell’accoglienza degli invitati. Per informazioni è possibile chiamare il numero 334 2829034 o scrivere a santegidiolucca@gmail.com.