Stop a nuovi locali in centro storico, ecco le zone off limits: si apre solo nell’area est

28 dicembre 2022 | 13:38
Share0

Zona rossa per Porta dei Borghi, Corso Garibaldi, Anfiteatro e San Francesco: qui non saranno permessi neanche i trasferimenti, concessi senza limitazioni nei pressi di Porta San Pietro e Piazzale Verdi

Nuovi provvedimenti per l’apertura di attività commerciali di somministrazione alimenti e bevande in centro storico. Dopo lo studio condotto dalla Scuola Imt sull’impatto della moratoria del 2018 che di fatto già sospendeva l’insediamento di nuovi esercizi del settore, come preannunciato qualche settimana fa dall’assessora Paola Granucci, il Comune di Lucca ha varato le misure che regolano eventuali aperture in città, alla luce delle considerazioni emerse dalla ricerca commissionata proprio dall’ente di palazzo Orsetti.

Commercio in centro storico, verso il nuovo provvedimento: entrerà in vigore a inizio 2023

In sostanza non sarà possibile aprire nuovi bar, ristoranti, e locali in centro storico, ad esclusione della zona est, quella circostante a Porta Elisa. Nelle ‘zone della movida’, ovvero Porta dei Borghi e Corso Garibaldi ma anche in Anfiteatro e San Francesco, non saranno possibili neanche i trasferimenti, concessi invece con qualche limitazione nelle altre aree del centro.

mappa aperture esercizi in centro storico

Nello specifico (vedi mappa) non saranno possibili nuove aperture né trasferimenti di locali, bar e ristoranti nelle due zone rosse per eccellenza, e quindi la parte nord – quella intorno a Porta dei Borghi – e la parte sud, concentrata lungo corso Garibaldi. Off limits anche piazza Anfiteatro e piazza San Francesco. Nella zona gialla, e quindi nei quattro settori del quadrilatero romano individuati dallo studio della scuola Imt come nucleo della presenza di edifici sottoposti a vincolo architettonico, non saranno possibili nuove aperture di attività di somministrazione di alimenti e bevande, commercio al dettaglio del settore alimentare, produzione, preparazione e vendita di prodotti alimentari ma solo trasferimenti di queste all’interno della stessa zona. Nella zona verde, ovvero nei pressi di Porta San Pietro e Piazzale Verdi non saranno possibili nuove aperture ma solo trasferimenti. A differenza della gialla, qui saranno consentiti anche da altre zone limitrofe.

Infine, grazie allo studio, è stato individuato un cosiddetto ‘settore esterno‘, la cosiddetta zona arancio ovvero quella a est di via del Fosso, al di là della cinta muraria medievale: l’unica area dove saranno consentite nuove aperture e trasferimenti, privilegiando, spiega l’assessora “quelle attività che intendono investire nel made in Lucca, valorizzando il territorio e le sue risorse”.

“Grazie al dettagliato report della Scuola Imt Alti Studi – dichiara l’assessore al commercio e all’innovazione Paola Granucci – abbiamo misurato l’impatto economico delle attività presenti sul territorio, potendo inoltre valutarne collocazione, dimensione e concentrazione in alcune aree della città. I dati emersi ci impongono come priorità di preservare le peculiarità tipiche lucchesi, fornendo un supporto assoluto alle attività storiche e favorendo l’avvio, nel settore est della città, che abbiamo individuato come ancora non saturo, dove sarà possibile consentire l’apertura e il trasferimento di nuovi esercizi del settore merceologico alimentare ed esercizi di somministrazione, a condizione che vadano ad insediarsi in locali con aree private all’aperto o con aree all’aperto utilizzabili in base alle norme sulle concessioni di aree pubbliche”.

“Siamo soddisfatti – conclude Granucci – di un provvedimento che riteniamo possa tutelare il centro storico a garanzia dell’interesse della collettività, compatibilmente al libero esercizio dell’attività imprenditoriale che da oggi dispone finalmente di una normativa più semplice e chiara”.