Tornano sulla facciata di San Cristoforo le misure campione del panno da seta
Le due barre di 86 e 45 centimetri venivano usate in passato per il confezionamento e la vendita del pregiato tessuto
Tornano dopo molti anni le misure storiche usate in passato come campione per la vendita e il confezionamento del panno da seta e ritrovano la loro storica collocazione sulla facciata della Chiesa di San Cristoforo in via Fillungo.
Una mancanza che non era passata inosservata ai lucchesi più attenti alle tradizioni storiche e non era sfuggita nemmeno alle telecamere di Lucca in Diretta, che aveva dedicato alla scomparsa delle misure una puntata di Tele Dico in Diretta (Tele Dico in Diretta – Alla chiesa di San Cristoforo si sono perse le ‘misure’).
Le misure, venivano usate dal tredicesimo secolo, come campione universale per la produzione e confezionamento del panno di seta, elemento fondamentale dell’economia lucchese. Sono due Barre di barre di 86 e 45 cm che davano la dimensione della confezione del panno di seta, con le distanze dei pettini nel telaio e la dimensione per la vendita della pezzatura.
Ieri (29 dicembre) finalmente, con una solenne cerimonia tra storia e fede, le misure sono state mostrate nuovamente alla cittadinanza, alla presenza dell’assessora alla cultura del Comune di Lucca, Mia Pisano, all’arcivescovo Paolo Giulietti e al direttore di Confartigianato di Lucca, Roberto Favilla.
“A Lucca ritorna una delle sue più storiche tradizioni – spiega l’assessora Mia Pisano -. Queste misure sono importanti perché rievocano quello che nel passato siamo stati, ovvero dei cultori della seta. Siamo stati la via della seta e queste misure c i riportano un po’ nel passato. Siccome siamo molto bravi a ricordare il passato, questa sera abbiamo voluto far partecipare alla cerimonia anche i nostri figuranti, sbandieratori e personaggi che rappresentano al meglio la nostra tradizione e storia”.
Alla cerimonia infatti, ha presenziato il gruppo della Compagnia dei Balestrieri di Lucca, con il corteo storico guidato dal Gonfalone, i tamburini, i balestrieri e gli arcieri. Ma in passato, a vigilare sui campioni delle misure del panno da seta era in primisla Chiesa e proprio per questo venivano poste sulle facciate degli edifici di culto di tutta Lucca, come ha ricordato il vescovo Paolo Giulietti: “Dio ha liberato il suo popolo e l’ha reso padrone del suo destino, ma esige che nei rapporti reciproci e nei rapporti commerciali si comporti bene – precisa -. Per questo non di rado, anche a Perugia è così, i pesi e le misure sono incise o riportate sulle pareti delle chiese. Quasi a dire, i rapporti tra la gente sono garantiti da Dio, anche perché spesso le truffe vanno a svantaggio dei poveri e non dei ricchi”.
“E’ con piacere che abbiamo riposizionato queste barre nell’apposita collocazione che hanno sempre avuto – dice il direttore di Confartigianato, Roberto Favilla -. La barra più lunga serviva per la misura della parte del telai che ci dava la larghezza della tela e l’altra per il pettine. In passato non c’era una casa dove non si batteva al telaio, ed era un lavoro molto faticoso”.
Alla conclusione della cerimonia, il banditore della Compagnia dei Balestrieri ha annunciato il ritorno della barre di fronte alla chiesa di San Cristoforo, alzando finalmente il drappo dai colori delle Repubblica di Lucca che dalla mattina celava i due campioni, per mostrarli alla cittadinanza.