Assi viari, Pardini a Roma dal ministro delle infrastrutture Matteo Salvini

Il comitato Altrestrade: “Il primo cittadino faccia presente che il progetto Anas è insostenibile”. Plaude Fdi: “La svolta? È arrivata con il governo Meloni e la nuova amministrazione lucchese”
Domani (11 gennaio) il sindaco Mario Pardini incontrerà il ministro delle infrastrutture Matteo Salvini per fare il punto sulle opere lucchesi, a partire proprio dagli assi viari, per la realizzazione dei quali il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Cipess) ha sbloccato oltre 172 milioni di euro per il primo lotto dei lavori.
Mentre Fratelli d’Italia esulta, il Comitato Altrestrade di Lucca invita il primo cittadino a tenere conto delle istanze espresse dal territorio, ribadendo che il progetto così come è stato presentato “non è sostenibile” per la Piana di Lucca.
“Una battaglia storica di Fratelli d’Italia – commentano invece soddisfatti il consigliere regionale Vittorio Fantozzi e il capogruppo in consiglio comunale Lido Fava -: la svolta per gli assi viari di Lucca è arrivata con il governo Meloni e la giunta Pardini. Gli assi viari, come anche altre opere infrastrutturali, sono fondamentali per liberare la circonvallazione dal traffico e consentire migliori collegamenti con la città di Lucca, in modo da incrementare e facilitare sempre di più il turismo e, al tempo stesso, permettere alle imprese di essere più competitive sul mercato. I camion in arrivo dalla Garfagnana, ad esempio, potrebbero utilizzare gli assi viari evitando di percorrere la circonvallazione”.
“Il governo stanzierà oltre 170 milioni di euro per il primo stralcio dei lavori lungo la tangenziale lucchese, comprendente i collegamenti fra Ponte a Moriano e i caselli dell’autostrada A11 del Frizzone e Lucca est – concludono -. Le infrastrutture vanno realizzate, la nostra comunità ed il nostro tessuto economico-imprenditoriale non possono più permetterselo”.
Frena l’entusiasmo il comitato Altrestrade: “Ci auguriamo che vengano riferite al ministro tutte le istanze provenienti dal territorio e venga ribadito che il progetto presentato da Anas, attualmente in esame, non è sostenibile per la Piana di Lucca“.
“Non si tratta di piccoli dettagli – osserva il comitato – ma di profonde incompatibilità con il territorio lucchese, messe nero su bianco in molteplici atti pubblici che dal 2014 si sono susseguiti, con un unico filo conduttore: il disegno di Anas non è compatibile con la Piana di Lucca. Da ultimo anche il ministero dell’ambiente si è pronunciato con un chiaro parere di non ottemperanza, segno inequivocabile che il progetto in discussione al Cipe non è sostenibile. Un simile progetto non è più sostenibile anche alla luce del fatto che buona parte sarà definanziato, realizzando quindi un’opera monca sin dall’origine, priva di qualsivoglia utilità pratica per la Piana. Chi non fa, sicuramente non sbaglia. Ma chi fa, sapendo di sbagliare, non ha scuse”.