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Tanti eventi per la promozione della città anche in bassa stagione: il Comune pensa all’aumento della tassa di soggiorno

10 gennaio 2023 | 16:32
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Fra le idee in vista dell’approvazione del bilancio preventivo rialzo fra i 50 centesimi e un euro a notte. Carnevale: tre giorni di manifestazioni a inizio febbraio sulle Mura

Tanti eventi in città, promozione anche in bassa stagione e tante novità per attrarre turismo in centro storico e non solo. Tutte questioni che, in tempo di risorse scarse, hanno bisogno di essere in qualche modo finanziate.

Ecco allora che da Palazzo Orsetti si sta valutando, questo è quanto trapela dai corridoi dell’ente, di utilizzare i fondi provenienti dalla tassa di soggiorno, per portare avanti tutto quanto è già stato messo in carniere dall’amministrazione Pardini. La tassa di soggiorno, infatti, che viene pagata in alberghi, bed and breakfast e ogni altra struttura ricettiva, è una cosiddetta tassa di scopo, i cui proventi dovranno essere destinati esclusivamente per la promozione turistica della città e non per finanziare la spesa corrente.

Il ritocco al rialzo di cui si sta ragionando in queste settimane, in vista dell’approvazione del bilancio preventivo, è di 50 centesimi o di un euro a notte a persona. Il tutto per avere qualche fondo in più per promuovere la città, come è nelle intenzioni dell’amministrazione Pardini. Che fin da subito ha declinato il suo mandato in questo senso: dalla manifestazione E lucean le stelle dello scorso 10 agosto, agli eventi per il Natale, a tutto quanto è stato messo in cantiere e presentato alla conferenza a Montecitorio: il Carnevale sulle Mura, che si declinerà in tre giorni di eventi dal 3 al 5 di febbraio; Lucca Golosa, manifestazione destinata a crescere negli anni dopo il primo evento in programma a marzo e tanto altro. Eventi in grado di portare pubblico e turisti in città anche nella cosiddetta bassa stagione.

La tassa di soggiorno è stata introdotta a Lucca nel 2013 dall’amministrazione Tambellini. È a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul territorio comunale, ed è applicata, secondo criteri di gradualità in proporzione al prezzo, sino al massimo previsto per legge di 5 euro per notte di soggiorno. I gestori delle strutture ricettive sono tenuti alla riscossione dell’imposta dovuta dai loro ospiti ed al successivo riversamento al Comune, corredato dalla apposita dichiarazione.