Parcheggio davanti a Palazzo Bertolli, la proprietà non presenta l’opzione per la concessione: gli stalli restano al Comune

27 gennaio 2023 | 15:50
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Sfuma anche l’idea di un parcheggio interrato. Resta ancora un rebus l’identità dell’acquirente. Buchignani: “Ho scritto al loro procuratore, vogliamo avere un incontro”

Rimane ancora sconosciuto il nome del nuovo proprietario che ha acquistato una porzione della Manifattura Tabacchi e Palazzo Bertolli, ex sede della guardia di finanza. Su quest’ultimo immobile, si deve registrare una novità: è decaduta infatti la possibilità della nuova proprietà di ottenere la concessione dei parcheggi di fronte o di realizzare un parcheggio interrato, perché non è stata opzionata la possibilità nei termini previsti dal contratto.

E’ ancora “notte fonda” sulla nuova proprietà che ha acquisito all’asta gli immobili attraverso una società di Pistoia denominata Good City. Una società, costituita pochi giorni prima e che ha nominato un procuratore per rappresentarli nell’acquisto dei due lotti, venduti dal Comune di Lucca, l’avvocato dello studio Cattani e associati, Filippo Alessandro Ricci.

Per entrambi gli immobili acquistati all’asta, il nuovo proprietario deve firmare il rogito e versare il corrispettivo economico, ovvero: 1 milione e 500 mila euro per la porzione alienata della Manifattura e 1 milione e 70 mila euro per Palazzo Bertolli. Per quest’ultimo, il rogito è stato firmato il 5 ottobre scorso, mentre per la Manifattura i tempi si sono allungati per dei lavori di collegamento e dei permessi da ottenere dalla Soprintendenza e ad oggi (25 gennaio) non è stato ne firmato il rogito, ne saldato l’importo.

Secondo l’assessore ai lavori pubblici Nicola Buchignani però, tra non molto si potrebbe squarciare quel velo di mistero dietro il nuovo proprietario: “Abbiamo mandato un’email al procuratore per sollecitarlo a presentare il nome dell’acquirente della porzione di Manifattura venduto all’asta, nel momento in cui verrà firmato il rogito. E’ singolare quello che sta accadendo, personalmente se dovessi esprimere un giudizio, questa è una vendita che non avrei mai fatto. A questo punto e ad ogni modo ritengo che l’incontro con la proprietà, debba ormai essere prossimo. E’ un passaggio necessario e doveroso conoscere la nuova proprietà e auspichiamo che ciò avvenga quanto prima”.

Le scadenze per la nuova proprietà incombono. Anzi la prima è già scaduta: su Palazzo Bertolli infatti, secondo quanto scritto nel bando di gara, l’acquirente entro 90 giorni dal rogito, avrebbe dovuto decidere sulle opzioni da esercitare per l’area di parcheggio difronte allo stabile.
La scelta era tra una concessione trentennale dell’area già attualmente destinata a parcheggio, con pagamento dell’ordinaria tariffa Cosap (attualmente 63mila euro l’anno), maggiorata della somma di 25mila euro l’anno al fine di compensare il ricavo conseguito dalla gestione del parcheggio, da parte di Metro Srl (circa 88mila euro), oppure l’acquisto del diritto di superficie per la durata di 90 anni, per la realizzazione di un parcheggio interrato di pertinenza esclusiva dell’immobile.

“Gli uffici mi dicono che la nuova proprietà ha lasciato scadere i 90 giorni dal rogito di Palazzo Bertolli e non ha esercitato le opzioni previste dal bando – precisa Nicola Buchignani -. Attualmente quindi la società ha la proprietà del solo immobile di Palazzo Bertolli, dei muri e dell’area interna, non del parcheggio di fronte“.

Sicuramente, almeno fino ad oggi, la società che ha acquistato i due edifici all’asta, non ha interessi sui parcheggi in piazzale del Risorgimento.