Lazzarini: “Fondi al Giglio dal comitato pucciniano? Ho le prove che sono state dette menzogne”

L’amministratore unico: “Biagi Ravenni si è scusata, ora lo faccia anche Raspini. Veronesi? Figura divisiva, farebbe meglio a dimettersi. Al suo posto l’ideale è il sindaco Mario Pardini”
“La Biagi Ravenni si è scusata delle sue affermazioni su presunti finanziamenti del comitato al Teatro Del Giglio dopo aver visionato la documentazione riguardo ai concerti di Capodanno. Raspini faccia altrettanto”.
Così l’amministratore unico dell’azienda speciale, Giorgio Lazzarini, replica al capogruppo del Pd, che nell’ultimo consiglio comunale sul comitato per le celebrazioni pucciniane, aveva chiesto lumi sulle circostanze che emergevano da una lettera di tre membri del comitato stesso e in cui si ipotizzava la destinazione di fondi al Teatro del Giglio, per l’evento eseguito dallo stesso maestro Veronesi. Circostanze che erano state subito smentite dal sindaco, ma che ora sono al centro di una presa di posizione dell’amministratore unico del Teatro. Anche Lazzarini, comunque, è convinto che quella di Veronesi sia diventata una “figura divisiva per la città” e che “sarebbe un grande gesto di responsabilità da parte – afferma l’amministratore unico del teatro – sua fare un passo indietro dimettendosi”. Al suo posto Lazzarini lancia il nome del sindaco Mario Pardini.
La questione centrale resta comunque per Lazzarini quella di chiarire ancora una volta che il teatro del Giglio non ha ricevuto alcun finanziamento dal comitato promotore delle celebrazioni pucciniane per il concerto di Capodanno. “Dopo il Consiglio comunale di lunedì 6 febbraio – afferma Lazzarini -, mi corre l’obbligo di replicare ad alcune affermazioni rilasciate in quella sede dal consigliere comunale di minoranza Francesco Raspini. Quest’ultimo avrebbe lasciato intendere che – dato il contenuto di una lettera risalente al 9 gennaio a firma della presidente del Centro Studi Giacomo Puccini Gabriella Biagi Ravenni, insieme al vice, Virginio Bernardoni e Michele Girardi, il sottoscritto, amministratore unico del Teatro Del Giglio, probabilmente è un bugiardo”.
“Mi ero recato – spiega – ad assistere al consiglio comunale non pensando di trovarmi al centro di una polemica infuocata. Non sapevo infatti niente della lettera di cui si stava trattando quando ho fatto il mio ingresso nell’aula consiliare, così ho chiesto di poterla leggere. La questione si incentrava su una frase secondo cui, a detta dei tre firmatari, il Teatro avrebbe ottenuto un contributo per il Concerto di Capodanno diretto dal Maestro Veronesi, presidente del Comitato concedente. Si descriveva in sostanza un conflitto di interessi che nella realtà dei fatti è inesistente”.
“Ho fatto dunque presente al consigliere comunale di maggioranza Elvio Cecchini – aggiunge – che la frase non era assolutamente vera, cosa ribadita in aula anche dal sindaco: il Teatro, per quel concerto, non aveva né chiesto, né ottenuto alcun contributo. È stato allora che Raspini, con i toni di un profeta apocalittico, che di politico hanno ben poco, ha lasciato intendere che considerata l’autorevolezza dei tre firmatari, il sottoscritto doveva essere un bugiardo. Mi sono profondamente indignato e irritato, tanto da annunciare al consigliere di opposizione che avrei valutato la possibilità di querelarlo, cosa che poi non ho fatto per non abbassarmi al livello su cui Raspini ha voluto far scadere il dibattito”.
“Bene, il giorno dopo – prosegue Lazzarini -, ho invitato a Teatro la professoressa Biagi Ravenni, che stimo molto, per mostrarle tutta la documentazione predisposta dagli uffici dell’azienda speciale che ho l’onore di presiedere, alla presenza della responsabile della programmazione Simona Carignani. Alla fine dell’illustrazione dei documenti a lei poi consegnati in copia, la professoressa non ha potuto che riconoscere l’errore della affermazione contenuta nella sua lettera del 9 gennaio, poiché le è stato evidente che, come riportato dal sottoscritto, il Teatro Del Giglio non ha ricevuto alcun contributo per il concerto di Capodanno da parte del comitato promotore delle celebrazioni pucciniane. Quindi la Biagi Ravenni, con tutta l’onestà intellettuale che le è propria, si è scusata con il sottoscritto. Tenuto conto di tutta la vicenda, chiedo che anche il consigliere comunale Francesco Raspini faccia altrettanto, scusandosi pubblicamente per le sue insinuazioni menzognere. In conclusione, risulta evidente come la minoranza da lui guidata in Consiglio comunale stia conducendo la propria battaglia in maniera controproducente non solo per il centrosinistra stesso, ma per tutta la città. Non è certo così che si potranno risolvere i problemi del Comitato promotore delle celebrazioni pucciniane”.
“Alzare la voce – chiosa Lazzarini – non significa affrontare e risolvere i problemi. La strada giusta è invece quella intrapresa e perseguita dal sindaco, che evitando clamori e proclami inutili, lavora concretamente per risolvere la questione e far sì che la città si possa finalmente giovare delle risorse di cui il Comitato dispone. Mario Pardini ha già rilasciato alla stampa dichiarazioni tanto pacate quanto eloquenti sulla necessità di superare l’impasse in cui è caduto il comitato e non solo per il suo presidente. Chiaro è che il maestro Veronesi, per quanto apprezzabile direttore d’orchestra, risulta ormai una figura divisiva per la città e che sarebbe un grande gesto di responsabilità da parte sua fare un passo indietro dimettendosi. Una figura istituzionale sarebbe la più appropriata per guidare il Comitato in maniera efficace e corretta. Non a caso il sindaco di Viareggio e quello di Pescaglia hanno proposto per quel ruolo proprio il primo cittadino della città natale di Giacomo Puccini. Mario Pardini sarebbe un’ottima soluzione”.