“Sfratto” dai locali dell’Unione dei Comuni, i membri del Cai dal sindaco Pardini

Lucca 2032: “Massimo impegno a trovare una soluzione per una nuova sede dell’associazione”
Saranno ricevuti a breve dal sindaco Mario Pardini i membri del Cai di Lucca per trovare una soluzione di fronte allo “sfratto” dai locali dell’Unione dei Comuni della Mediavalle. Il caso, già sollevato nei giorni scorsi, è stato portato all’attenzione del primo cittadino dai consiglieri comunale di Lucca 2032 che dichiarano massimo impegno a risolvere la situazione.
“I consiglieri comunali di Lucca 2032 – spiegano in una nota – hanno posto la vicenda all’attenzione del sindaco Mario Pardini, sempre disponibile al sostegno di tutte le realtà associative del territorio in difficoltà, che a breve riceverà i rappresentanti del Cai per trovare una soluzione al problema. Il Cai Lucca a nome del presidente chiede infatti uno spazio dove svolgere le proprie attività ed uno dei punti cardine del programma di Lucca 2032 è sempre stato l’ascolto ed il pragmatismo”.
“Le attività del Cai – sottolineano da Lucca 2032 – sono diffuse su tutto il territorio nazionale, grazie alla sua rete di sezioni locali e alle sue strutture operative, tra le quali si possono annoverare l’associazione delle guide alpine italiane e il corpo nazionale soccorso alpino e speleologico che ha per iscopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale”.
“L’associazione di Lucca, una delle più antiche – sottolineano -, è importante e deve essere preservata, siamo fortunati ad avere una morfologia del territorio tra le più polivalenti ed un supporto da parte del Cai è fondamentale sia per la pulizia dei sentieri che per la promozione del territorio e la passione che ci fa amare le nostre montagne con tutte le attività didattiche e formative quali l’alpinismo e lo sci alpinismo. Auspichiamo che possano essere trovate le giuste soluzioni volte a far proseguire queste attività collaterali ma di primaria necessità per la collettività”.