Lavoro dipendente, Lucca 28esima in Italia per reddito medio con 13mila euro in busta paga

23 febbraio 2023 | 14:01
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Lavoro dipendente, Lucca 28esima in Italia per reddito medio con 13mila euro in busta paga

In Toscana la provincia si piazza dietro Firenze e Prato che però hanno perso “punti” a differenza dei lavoratori lucchesi che hanno guadagnato il 3,1% in più tra il 2019 e il 2021

La provincia di Lucca tiene più di tutte le altre province toscane per quanto riguarda i redditi medi pro capite da lavoro dipendente, cioè da chi ha una busta paga a fine mese.

Il reddito più alto in regione è ovviamente quello dei lavoratori della provincia di Firenze, mentre al secondo posto si conferma quella di Prato, ma entrambe rientrano nelle 22 province italiane che hanno perso punti percentuali, cioè soldi netti in busta paga, rispettivamente del 5,8% e del 7,1%/ (le uniche due province toscane col segno meno).

Lucca che in valore assoluto in Toscana è terza, è quella che però ha guadagnato di più, il 3,1%, rispetto a tutte le altre, quindi prima in regione per aumenti netti in busta paga. La classifica ufficiale è stata compilata dal Centro studi delle camere di commercio Guglielmo Tritacarne di Novara, che opera attraverso ricerche, studi e analisi sulle policy in collaborazione con le altre strutture delle Camere di commercio italiane. Buste paga più leggere dunque in 22 province su 107 tra il 2019 e il 2021. In queste aree un lavoratore dipendente ha perso in media nel triennio 312 euro, a fronte di una crescita nazionale di circa 301 euro. Sensibili sono le differenze a livello territoriale.

Salari più magri di oltre mille euro a testa si registrano a Venezia, Firenze e Prato. Mentre crescite al top si rilevano a Milano (+1.908 euro), Parma (+1.425) e Savona (+1.282). Sotto la Madonnina i dipendenti sono anche i meglio pagati d’Italia, con uno stipendio medio di 30.464 euro nel 2021, due volte e mezzo la media nazionale di 12.473 euro e nove volte più alto di quello di Rieti fanalino di coda nella classifica retributiva. Ma, va detto, che nel capoluogo lombardo il reddito da lavoro dipendente rappresenta oltre il 90% del reddito disponibile contro il 23,9% di Rieti e il 63,1% della media nazionale.

A Lucca invece negli anni dal 2019 al 2021 i lavoratori hanno visto un incremento annuale medio del 3,1%, che è anche l’incremento maggiore in tutta la Toscana. Come valori assoluti nella classifica delle 107 Province italiane al primo posto c’è Milano con oltre 30mila euro di reddito medio pro capite annuale, e all’ultimo posto Rieti con circa 3mila euro. Si parla sempre e solo di lavoratori dipendenti quindi nulla esclude che nelle province con buste paga più basse ci sia poi una ricchezza media maggiore per il “popolo delle partite iva” ecc. Firenze è settima in Italia con 16,686euro, poi c’è appunto Prato al 24esimo posto con 13,290 euro, e poi Lucca al 28esimo posto con 13,017 che chiude il podio regionale.

“L’analisi dimostra che la geografia delle retribuzioni è diversificata territorialmente, e sotto vari aspetti non rispetta la tradizionale dicotomia nord-sud – ha sottolineato Gaetano Fausto Esposito, direttore generale del Centro Studi Tagliacarne -. Infatti se confrontiamo la graduatoria del pil pro capite (che misura la produzione della ricchezza) con quella delle retribuzioni, vediamo che nel primo caso praticamente tutte le ultime trenta posizioni sono appannaggio di province meridionali (con la sola eccezione di Rieti), mentre in quella delle retribuzioni pro-capite troviamo ben 10 province del centro-nord, il che induce a riflettere sulle politiche dei redditi a livello locale”.

Insomma una crescita non omogenea anche se la maggior parte delle Province italiane ha registrato aumenti.