Assi viari, al via gli espropri. Sinistra Con: “Anas non tiene conto dei pareri del ministero”

L’associazione torna ad affermare la propria contrarietà al progetto: “Il commissario sta procedendo senza il confronto con gli enti locali, bisogna che la politica ora parli chiaro ai cittadini”
“Il commissario Anas sta procedendo senza alcun confronto a livello locale e anche non tenendo conto dei pareri del ministero dell’ambiente”. Così Sinistra Con torna a parlare degli assi viari dopo l’avvio delle procedure di esproprio sulla base del vecchio tracciato.
“La modifica del tracciato agli assi viari, a cui dovrebbe portare il protocollo di intesa in corso di definizione tra Anas, Ferrovie, Regione, Provincia e Comuni di Lucca e Capannori e che mira a non usare via Domenico Chelini nel Capannorese come asse verso il casello del Frizzone e a spostare il collegamento a sud dell’autostrada, non cambia il nostro giudizio negativo sull’opera – proseguo da Sinistra Con -. Sarebbe davvero miope l’idea che qualche variazione in una porzione del comprensorio possa essere sufficiente per modificare il giudizio negativo sul progetto: perché lo sforzo che tutti siamo chiamati a compiere, a fronte di un’idea di sviluppo sostenibile e davanti alla crisi climatica e ambientale che non risparmia neppure il nostro territorio, è addivenire alla convinzione che il futuro dell’intera Piana di Lucca sia intrinsecamente connesso in un destino comune, e che sia indispensabile assumere scelte coerenti a tale dato di fatto. L’approccio non può che essere complessivo, e riguardare l’intero territorio in cui l’opera impatterebbe: a questo nuovo approccio, profondamente diverso da quello fino ad oggi portato avanti, sono chiamati tutti gli enti interessati”.
“Nelle ultime settimane il tema degli assi viari è tornato prepotentemente al centro dell’attenzione. Prima con la richiesta del Consiglio comunale tematico da parte dei consiglieri del centrosinistra a Lucca; poi con la conseguente rincorsa da parte degli esponenti dei partiti di destra-centro che sostengono la nuova amministrazione di Lucca, i quali, dopo ripetuti viaggi a Roma con tanto di foto col Ministro Salvini, si sono affannati a comunicare, alla faccia delle contraddittorie promesse da campagna elettorale, che il progetto andrà avanti, seppure con non meglio definite modifiche atte a raccogliere le tante osservazioni critiche emerse fin dai tempi dell’inchiesta pubblica promossa dalla Provincia di Lucca – dicono ancora da Sinistra Con -. Tali esponenti si sono inoltre profusi in rassicurazioni del tutto prive di elementi concreti circa la prossima apertura di un confronto con il commissario Anas il quale, in modo assurdo e incomprensibile, in due anni di incarico, non ha mai ritenuto opportuno rapportarsi con istituzioni e soggetti locali e non pare invero interessato a mutare atteggiamento”.
“Sinistra con resta profondamente convinta che non solo il progetto, ma l’intera idea da cui esso nasce sia vecchia, superata e capace solamente di creare molti più problemi di quelli che vorrebbe risolvere – dicono ancora -. L’intero progetto degli assi viari ha un impatto ambientale e sociale pesantissimo su un territorio fragile come quello della Piana di Lucca. Un impatto irreversibile che, peraltro, stando a quanto dicono gli studi finora condotti, non produrrebbe risultati apprezzabili per la liberazione della circonvallazione dal traffico pesante, come il Comitato Altrestrade ci ricorda da sempre, e come pure le criticità recentemente elencate pubblicamente dal nostro capogruppo lucchese Daniele Bianucci sono tornate ad evidenziare”.
“Intanto leggiamo che Anas ha accelerato la procedura degli espropri verso 736 proprietari interessati e che il commissario ha stabilito di andare verso l’approvazione – d’accordo con la Regione – del primo lotto degli assi stralciando il collegamento Antraccoli-Frizzone, limitandosi cioè al tratto nord-sud iniziale fino ad Antraccoli e al collegamento tra Antraccoli e il nuovo ospedale. Per arrivare a questo risultato sarà convocata una conferenza dei servizi – proseguono -. È esattamente l’opposto di quel processo di confronto con il territorio a parole auspicato. Lo stralcio del collegamento verso il Frizzone – collegamento che richiede tempi più lunghi per definire il nuovo percorso – appare finalizzato solo ad accelerare i lavori su tutto il resto del tracciato che rimane quello del progetto definitivo approvato ormai quattro anni fa”.
“Sul complesso del progetto, continuiamo a pensare che i pareri di ‘non ottemperanza’ formulati dal ministero dell’ambiente a fine 2019 relativamente a fondamentali requisiti di sostenibilità ambientale e paesaggistica rappresentino oggi come allora una sonora bocciatura del progetto – concludono -. Basti pensare da un lato alla mancata integrazione del ‘progetto con il contesto territoriale e ambientale nel rispetto della configurazione plano-altimetrica’ che lascerebbe in piedi la previsione di una super strada in sopraelevato che attraverserebbe tutta la Piana di Lucca e, dall’altro, alle soluzioni progettuali che provocherebbero danni irreversibili al reticolo delle acque superficiali e di falda in un contesto delicatissimo e di grande pregio. Si vuole far finta di niente anche di fronte a questi giudizi del Ministero? È evidente che a questo punto nessuno può più nascondersi dietro generiche dichiarazioni. Bisogna che la politica, tutta, si misuri davvero nel merito e parli chiaro ai cittadini”.