Dall’abbandono scolastico fino al fenomeno delle baby gang, una settimana del cervello a Imt dedicata ai giovani

All’iniziativa di quest’anno presente anche l’associazione degli insigniti dell’ordine al merito della Repubblica
Dall’abbandono scolastico fino al fenomeno delle gang giovanili. Sono temi che raccontano la sofferenza psicologica dei giovani e che saranno al centro delle iniziative Imt Lucca per la settimana mondiale del cervello.
Ancri e neuroscienziati saranno insieme per il benessere delle future generazioni. Quest’anno scende in campo anche l’associazione nazionale insigniti dell’ordine al merito della Repubblica italiana (Ancri) con il suo delegato nazionale alle neuroscienze per il benessere delle future generazioni Pietro Pietrini, professore in biochimica clinica e biologia molecolare clinica, direttore dell’unità di ricerca MoMiLab, Scuola Imt Alti Studi Lucca e con il delegato alle relazioni istituzionali, il prefetto Francesco Tagliente.
E lo fa condividendo, con la scuola Imt Alti Studi Lucca, la conferenza di apertura della settimana mondiale, dalle 17,15 del 13 marzo. I lavori saranno aperti con l’Inno nazionale, intonato nella versione originale, dal tenore Francesco Grollo. Seguiranno gli indirizzi di saluto del rettore della Scuola Imt Rocco De Nicola, del presidente dell’Ancri Tommaso Bove, del dirigente dell’ufficio scolastico territoriale Donatella Buonriposi e del prefetto di Lucca Francesco Esposito.
Il neuroscienziato Pietro Pietrini aprendo i lavori approfondirà il tema Cervello, adolescenza e benessere psicologico dei giovani. Seguiranno gli interventi del neuropsichiatra Benedetto Vitiello dell’Università di Torino e del prof Gabriele Masi, Direttore Neuropsichiatria infantile di Pisa. Interverrà anche Federica Ruzzante dottorante Cognitive, Computational and Social Neurosciences, Scuola Imt.
I lavori saranno chiusi dal prefetto Francesco Tagliente nella veste di delegato nazionale Ancri alle relazioni istituzionali da anni impegnato a promuovere la cultura della sicurezza condivisa coniugando il mondo del fare degli operatori di Polizia con quello del sapere degli studiosi delle scienze comportamentali.