Il nipote di Paolo Borsellino a Lucca racconta la vita del giudice ucciso dalla mafia agli studenti

11 marzo 2023 | 14:52
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Il nipote di Paolo Borsellino a Lucca racconta la vita del giudice ucciso dalla mafia agli studenti
Il nipote di Paolo Borsellino a Lucca racconta la vita del giudice ucciso dalla mafia agli studenti
Il nipote di Paolo Borsellino a Lucca racconta la vita del giudice ucciso dalla mafia agli studenti

L’iniziativa al comprensivo Fratel Arturo Paoli

Claudio Fiore a Lucca ha parlato agli studenti della scuola media, il nipote di Paolo Borsellino ha raccontato la sua testimonianza diretta di fatti storici che hanno stravolto e cambiato l’Italia per sempre. Ieri mattina (10 marzo) ennesima tappa del percorso verso la Giornata della memoria e dell’impegno del prossimo 21 marzo, presso la Scuola Media Chelini dell’Istituto Comprensivo Fratel Arturo Paoli di Lucca, “dove la memoria è diventata un ponte dal passato verso orizzonti nuovi di pace, giustizia, verità, diritti, accoglienza, libertà: aspetti in cui quest’anno Libera declina è possibile, lo slogan della Giornata del 21 marzo”.

Il presidio di Libera Lucca Giuliano Guazzelli ha organizzato l’incontro con i vertici dell’istituto. Nella sala teatro, gremita delle sei classi terze, Claudio Fiore, nipote di Paolo Borsellino e figlio di Rita, sorella del magistrato ucciso nella strage di via D’Amelio del 19 luglio 1992, nel portare la sua testimonianza di familiare di vittima innocente delle mafie è riuscito a coinvolgere le ragazze e i ragazzi, attentissimi e partecipi, in un “dialogo appassionato, pacato, commosso e commovente. La profonda convinzione di quanto sia importante mettere il cuore, nel senso di passione onesta e determinata, in ciò che ognuno si trova a fare, nel suo piccolo e nella normalità della propria vita, è stata alla base del messaggio di Claudio Fiore. Messaggio, almeno sul momento, senz’altro ben recepito, vista la reazione di quel pubblico giovanissimo, che, uscito dal percorso scolastico, sarà chiamato alla responsabilità di incidere sulle scelte del nostro Paese e che, speriamo, conserverà dentro di sé questo incontro, o allora ne ritroverà traccia.  Un grazie sentito a Claudio Fiore, che, come già lo scorso anno, non ha smentito di avere ben appreso per primo l’importanza del mettere il cuore: dallo zio Paolo, che per quel cuore non ha esitato ad affrontare una morte annunciata; dalla madre, Rita Borsellino, indimenticabile nel suo costante impegno nel portare avanti un progetto educativo delle coscienze, soprattutto quelle dei giovani. Infatti proprio dall’idea che l’educazione è un “attore strategico di crescita civica, umana e culturale, indispensabile per il superamento della subcultura mafiosa Rita Borsellino volle il Centro Studi Paolo Borsellino, oggi Centro studi Paolo e Rita Borsellino del quale Claudio Fiore è presidente onorario”.

“Non può mancare un grande ringraziamento al dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo Fratel Arturo Paoli, Giovanni Testa, che sostiene da sempre con convinzione e sensibilità le attività di educazione alla cittadinanza e ai diritti, e alla professoressa Michela Cella, socia del nostro Presidio di Libera, che da anni incentiva nella scuola i percorsi di Libera per i quali è referente”. “Anche quest’anno le foto, numerose, perché è giusto dare soddisfazione a tutti coloro che hanno partecipato e hanno voluto esprimere la loro ammirazione, vicinanza e vorrei dire affetto a Claudio Fiore,  testimoniano che l’incontro non è stato un momento isolato, ma un punto di arrivo, e perciò speriamo di partenza, di un lavoro educativo che viene da lontano”.